DOUBLE FACE

DOUBLE FACE
Ovvero le vicende di Mr. Littlewhite e Mrs. Scartox
Parte prima
Il quartiere dove vive Luca è stato realizzato di recente con soluzioni che favoriscono le comunicazioni fra i residenti . Case a due piani, molto luminose grazie alle numerose ,ma non ampie finestre che guardano sulla via e che illuminano con luce fioca di sera il piccolo giardino attorno al vialetto. Non si può negare che ci si possa anche intravedere attraverso i vetri poiché la distanza è quella giusta dettata da moderne norme. Ma con le tendine ,che hanno interpretato i gusti dei residenti, la privacy era rispettata. Di sera, e, gran parte della notte , la camera che ospita Luca alle prese con il suo computer ,un modello sperimentale, l’ISTINCT 2 ,era modicamente colorata dalla luce azzurrina miscelata alla lampada da studio. Era un segno :tutte le sere era la prima a farsi notare fra i passanti, pochi, e fra i residenti tutte nuove conoscenze. Un destino,poi rivelatosi prodigo , aveva accomunato la Signora Ele Zabe ,la Signorina Mati Scarta e Luca Bianchetto. Ma chi sono ,cosa gli accomuna, quali sono le relazioni fra di loro,come si sono conosciuti ?La prima a giungere in quei luoghi fu la Ele ,che forse per urgenti problemi abitativi , si ritrovò quasi costretta dall’agenzia ad accontentarsi di quello stabile. Fortunosa e fortunata scelta perché dopo qualche tempo giunse la signorina Mati che destò l’attenzione della Ele poiché dal furgone dei traslochi ,spuntò un potente telescopio. Una guarda stelle pensò,vestita di nero con i capelli nerissimi ,lunghi anche sulla fronte ad ombreggiare gli occhi anch’essi neri. Bianco , vestito tutto di bianco, anche durante il suo trasloco,poco per la verità, libri bianchi, tantissimi fascicoli bianchi, qualche foglio che sfugge al trasloco decidendo di andare a dormire sotto i ponti . Anche la casa era più bianca delle altre , poi si scoprì che la preferiva così come la porta d’ingresso con al centro un grosso anello preferito al classico campanello.
La Mati, invece una cordicella attaccata ad una campana che rintoccava, dolcemente , lontano ,forse in soffitta ,ma che tutto il vicinato avrebbe ascoltato. Una piccola comunità si era formata e la signora Ele , forse rifacendosi alle sue origini inglesi, salutò tutto il vicinato con un the servito nel suo giardino sul prato, il più curato della zona. Bianchetto , Luca Bianchetto ,si presentò con in mano uno splendido mazzo di margherite acquistato ,si notava, poco più in là dove una fioraia , molto simpatica ,carina, dai modi ineccepibili , aveva inaugurato il negozietto poco prima. Signor Luca , meglio Luca, ti vorrei presentare la sua vicina , tanto vicina che le sta proprio accanto . Mi sono accorta che non vi salutate ,senza un motivo immagino, ma ormai è già passato un bel po’ ed ora che iniziaste a conoscervi. Piacere ,molto lieto, sono proprio contento di conoscerla, spero che si trovi bene al mio fianco, di casa s’intende,non le darò molto disturbo perché non amo la musica ad alto volume, non ho cani con me,ho bisogno di concentrazione , sapete ho scritto già dei libri ed ora ho in corso uno nuovissimo che mi dà dei grattacapi perché ho perso un pezzo della trama e di notte, scrivo molto di notte, sono trasportato dalle ali dell’ispirazione .Piacere Mati, Mati Scarta. Ci vediamo ,va bene ? La Ele lo notò subito : il bianco ,ovvio, ed il nero, il diavolo e l’acquasanta, il temporale e l’arcobaleno.