6 luglio 2009

Incipit del 6 luglio

Berlino, una parola che ci risuona in petto come una campana. Berlino, un luogo talmente luminoso da staccare le stella dal cielo e indossarle intorno al collo. Berlino, una città costruita sulla sabbia sparsa dei circhi e le tavole consumate degli allestimenti teatrali. Venite, venite a rimirare le fotografie animate.

Beatrice Colin “La vita luminosa di Lilly Afrodite” Neri Pozza Editore
Lilly Afrodite nasce negli ultimi minuti del 1899, da una scrittrice-attrice e da un donnaiolo che questa Bimba non hanno nessuna intenzione di gestire. Dopo varie peripezie trova il suo posto nella vita notturna berlinese successivamente sui set del nascente cinema tedesco

6 commenti:

Anna S ha detto...

Ma dimmi, l'atmosfera che si respira com'è? Tipo Heinrich Boll? Non so perché ma la Germania dei primi decenni del Novecento, in letteratura, è un periodo che tende sempre a incupirmi. Dimmi, convincimi!

amanda ha detto...

Ombre e luci, il cinema nascente, le guerre alle porte, la miseria, ma straordinaria capacità di scovare delle soluzioni

Anna S ha detto...

Un po' tipo "Vogliamo vivere" di Lubitsch?

amanda ha detto...

mi spiace non l'ho letto

Anna S ha detto...

No no, non è un libro, è un film che io trovo splendido: è l'antenato di "Essere o non essere" di Mel Brooks, che gli si ispira esplicitamente. Lo consiglio a tutti, è una vera chicca.

amanda ha detto...

ops... non l'ho visto, ma si era già capito