31 luglio 2009

LA CENA E' SERVITA



Vi propongo un piatto tipico della mia zona sperando che sia di vostro gradimento.
La frisa con il pomodoro
Che cosa è la frisa ? E’ ottenuta dall’impasto della farina con l’acqua e lievitata naturalmente. La farina potrà essere anche d’orzo , integrale, mista con crusca e cambierà ovviamente il sapore. Vengono preparati dei pani che dopo la cottura ,tradizione vuole nei forni a legna d’olivo, si tagliano in due parti con un filo metallico che rende la curiosa superficie ruvida. Le due parti vengono ulteriormente infornate per togliere la residua umidità. I pezzi così ottenuti si possono conservare per lunghi periodi. Si pensa che i Crociati facessero grandi scorte di frise per affrontare la navigazione visto che potevano essere conservata in orci di terracotta senza perdere la fragranza e il degrado in ambiente umido .
Ingredienti : una o più frise per persona, pomodori, aglio, origano ,basilico , sottolio di verdure miste, rucola , sale q.b.,olio q.b. Il contorno ,a piacere prevede olive, formaggio fresco,giuncata ecc.
Preparazione : pulire lo spicchio d’aglio e con questo grattare la parte inferiore della frisa più o meno a seconda dei gusti,immergerla in poca acqua e cubetti di ghiaccio, disporre sopra la parte piana i sottolio ed i pomodori tagliati a rondelle. Quindi sminuzzare la rucola con le dita, spolverare con l’origano, il sale e l’olio e guarnire con il basilico per esaltare i profumi in tavola. E’ un piatto estivo che si presta ad essere accompagnato con le olive, i formaggi freschi ,la giuncata.
Ora vi propongo le mie varianti. Da un po’ di tempo uso l’aglio proveniente da Voghiera che ha un basso contenuto di composti solforati . In questo periodo non avendolo ho preferito quello greco che ha valenza simile ed è gradevole nella preparazione creme e contorni. Il sale : sull’acidulo del pomodoro fresco , preferisco una grattatina di sale di Cervia che , essendo dolciastro ,si distacca dal solito sapore. L’origano invece proviene dalle zone poste al centro del Salento ,fra i due mari Ionio ed Adriatico. La rucola deve essere selvatica ,leggermente piccantina ed il basilico quello con la foglia rugosa e duretta in modo da essere più profumato al tocco. I sottoli sono prodotti locali così come l’olio della collina brindisina. Questo piatto può legare benissimo con un vino rosso. Io preferisco Il Simposio prodotto in zona Torre Mozza oppure da una birra chiara e dolce da servire in bicchiere ghiacciato. Per ultimo ,ma non ultimo per consumare le frise ,si ha bisogno di una buona compagnia e tutti insieme le si prepara in estemporanea ,ognuno con le proprie mani e secondo il suo personale gusto.
Buona cena.

4 commenti:

amanda ha detto...

@Tonino:sono le 8 del mattino, ma a pensare alle frise con il pomodoro, mi vengono una fame ed una nostalgia del Salento....
Certo che non è che puoi pensare che qui nella palude possiamo distinguere da che parte del Salento proviene l'origano! E' già una benedizione se, come quest'anno, qualcuno che si conosce scende in Puglia e da uno dei vostri bellissimi mercati, ti porta un mazzo di origano ed i capperi sotto sale e frise e taralli

Tonino ha detto...

Pensa un po ,che nell'ospedale dove lavoravo due anni fa, io e l'ausiliaria ci eravamo organizzati benino. La mattina invece del solito minuto con il caffè, mi chiamava perchè c'era una urgenza. Era la frisa che s'ammosciava troppo e dovevo correre. Poi anche le infermiere ed il primario s'accodarono .
La cosa divertente era di aver creato un gruppo intorno alla frisa ,tonda, come la Tavola rotonda, tutti uguali . Che bello.
Io portavo l'origano,ma forse è superfluo dirlo.

amanda ha detto...

Anche con Mariangela e le altre in ospedale ci eravamo ben organizzate, e più o meno anche negli altri ospedali dove ho lavorato, fare tavola comune migliora lo spirito cementa le intese allenta le tensioni :-)
Certo da noi la frisa non c'è

mariangela ha detto...

Cosa mi sono persa, favoloso la mia passione, peccacato che da noi non sono la stessa cosa abbiamo provato tantissime volte anche con prodotti che ci arrivavano da giù, con un collega che giura di essere un artista nel farle, io le mangio al posto delle briosc che da noi all'ospedale fanno schifo.