30 agosto 2009

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Un uomo in una donna, anzi un dio
Per la sua bocca parla,
ond’io per ascoltarla
son fatto tal, che ma’ più sarò mio.
I’ credo ben, po’ ch’io
A me da lei fu’ tolto,
fuor di me stesso aver di me pietate;
sì sopra ‘l van desio
mi sprona il suo bel volto.
Ch’i’ veggio morte in ogni altra beltate.
O donna che passate
Per acqua e focol’alme a’ lieti giorni,
deh, fate c’a me stesso più non torni.

Michelangelo, Madrigale per Vittoria Colonna, tra quelli scelti per la stampa, 1545 (?), BUR

Il tormento e l'estasi espressi in rima. Sonetti d'amore che possono competere con quelli di poeti ben più celebrati. Assolutamente da riscoprire e rivalutare.

2 commenti:

amanda ha detto...

Credo che questo stesso modo di pensare alla donna si trovi anche in Klimt, dove la donna è cretura centrale della pittura e salvifica, mentre l'uomo è marginale ed in essa annullato

amanda ha detto...

... ora che la guardo, com'è moderno il volto di questa Vittoria Colonna, ha un po' di Gwyneth Paltrow, non trovate?