25 agosto 2009

Incipit del 25 agosto


Il bambino era inchiodato alla porta come un uccello del malagurio. I suoi occhi plenilunio erano quelli di una civetta.
Loro erano sette e salivano le scale quattro a quattro. Naturalmenete ignoravano che questa volta gli avevano inchiodato un moccioso alla porta. Pensavano di avere già visto tutto e quindi correvano verso la sorpresa. Ancora due piani e un piccolo Gesù di sei o sette anni avrebbe sbarrato loro la strada. Un bimbo-dio inchiodato vivo alla porta. Chi può immaginare una cosa simile?
Belleville aveva già fatto loro di tutto, cos'altro poteva fare?
Erano stati accolti con lanci di carne morta e di bucce, orde di femmine gli avevano graffiato la faccia urlando degli youyou, un giorno avevano dovuto sgomberare sei piani di un palazzo da un gragge di pecore innamorate protette da montoni gelosamente poligami, un'altra volta avevano trovato l'edificio deserto, abbandonato a ritroso da una marea umana che, evacuare per evacuare, aveva scaricato se stessa su ogni gradino. Tutt'altra cosa quel tappeto di gloria, rispetto alle mattine in cui la merda cadeva direttamente dal cielo sulle loro teste ben pettinate di pubblici ufficiali.

Daniel Pennac. Signor Malaussène. Feltrinelli Editori

Mancando pochi giorni al ritorno dei nostri due, non si poteva non dedicare almeno un incipit alla saga del nostro uomo, il divino non-eroe Malaussène ed alla sua sgangherata, variopinta famiglia. Un uomo che di professione fa il capro espiatorio, che cresce i suoi fratelli come figli, a cui ne succedono di tutti i colori che non si può che amare incondizionatamente, senza riserve. Leggeteli tutti, ammesso e non concesso che non lo abbiate ancora fatto

3 commenti:

GianfraH ha detto...

Se vi capita andate a cercare la rivisitazione teatrale di questo libro che e' stata fatta da Claudio Bisio, ne vale veramente la pena.

g.

amanda ha detto...

Ho sentito parlare della versione teatrale di Bisio e ho letto anche che Pennac ha molto apprezzato, poi Bisio.....

Anna S ha detto...

Letto tutta la saga, ma il mio preferito rimane il primo, il mitico "Paradiso degli orchi!".