31 agosto 2009

incipit del 31 agosto


Skare, freddo intenso, solstizio d’inverno.
Nei primi giorni di gennaio del 2006 un lupo solitario entra in Svezia dalla Norvegia attraversando il confine a Vauldalen. Un uomo che guidava un gatto delle nevi sostiene di averlo intravisto poco lontano da Fjällnäs, ma il lupo scompare nella foresta, verso est, prima che qualcuno riesca a vedere dove sta andando. Nel profondo dell’Österdalarna sono stati ritrovati i resti congelati di un alce, sulle zampe brandelli di carne e non molto di più. Ma è successo due giorni fa. Adesso il lupo ha di nuovo fame ed è in cerca di cibo.

Henning Mankell. Il cinese. Marsilio Editore

Ultimamente vanno di moda i lupi ed i gialli del profondo nord. Vanno alla grande i giallisti svedesi dopo l’epocale successo di vendite della trilogia di Millennium di Laarson, ma, in principio era Henninga Mankell ed il suo ispettore Wallander (I cani di Riga, La leonessa bianca, Delitto di mezza estate ecc). Qualcosa in Wallander mi fa ricordare il Pepe Carvalho di Vasquez Montalban e cioè il disincanto, un pessimismo di fondo, una feroce critica della società in cui vivono, ma indubbiamente ognuno è figlio della propria terra e Carvalho è molto spagnolo e Wallander molto svedese.
Questo ”Il cinese” però non vede protagonista il mitico ispettore ed ha una molteplice ambientazione spaziale(la Svezia, la Cina, l’America, l’Inghilterra) e temporale la fine dell’800 e il 2006. Bello l’intreccio, nolte le pagine (quasi 600) rapida la lettura.
Grazie a Mariangela che me l’ha regalato per il compleanno

4 commenti:

Anna S ha detto...

Mankel: Ne ho scoperto l'esistenza grazie a "L'eleganza del riccio" ma confesso di non averlo ancora approcciato. Ennesima lacuna, ennesimo vuoto da colmare. Sto prendendo appunti su tutti i consigli di Amanda, sono a posto per il prossimo anno!

amanda ha detto...

...oddio per tutto l'anno! certo se uno inizia un filone e poi quello piace c'è di che leggere ;-)

Anna S ha detto...

Il problema è che io, in genere, rifuggo dai best seller, a meno che non mi vengano regalati. Quindi mi trovo a leggere successi che sono stati tali magari cinque anni prima. Tanto per dirne una, non ho ancora letto "Il cacciatore di aquiloni" né "La solitudine dei numeri primi". Unica eccezione che concedo è Camilleri. Appena esce, è mio

amanda ha detto...

Ho letto il cacciatore di aquiloni solo l'anno scorso perchè mi è stato prestato da un'amica dopo che avevo letto "mille splendidi soli" dello stesso autore sulla condizione della donna in Afganistan, che è di una crudele bellezza e, come te devo ancora leggere la "solitudine dei numeri primi. Per quanto riguarda Camilleri, non mi è concesso di acquistarlo: il secondo giorno dopo l'uscita è già a casa dei miei