11 agosto 2009

Incipit dell'11 agosto


Ascolta, Paula, ti voglio raccontare una storia, così quando ti sveglierai non ti sentirai tanto sperduta.
La leggenda familiare inizia nei primi anni del secolo scorso, quando un robusto marinaio basco sbarcò sulle coste cilene con la testa piena di progetti di grandezza e protetto dal reliquiario di sua madre appeso al collo; ma perchè risalire così indietro, basta dire che la sua discendenza fu una stirpe di donne impetuose e di uomini dalle braccia forti per il lavoro e dal cuore sentimentale.
Alcuni, dal carattere irascibile, morirono sputando schiuma dalla bocca, ma forse la causa non fu la rabbia, come vollero le malelingue, bensì qualche pestilenza locale. Acquistarono terreni fertili nei dintorni della capitale che col tempo crebbero di valore, si raffinarono, edificarono dimore signorile con parchi e viali alberati, diedero le figlie in sposa a ricchi creoli, educarono i figli in severi collegi religiosi e così, col passare degli anni, si integrarono in una orgogiosa aristocrazia di proprietari terrieri che prevalse per più di un secolo, finché il vento impetuoso del modernismo non la sostituì al potere con i tecnocrati e i commercianti. Uno di loro era mio nonno.


Isabel Allende "Paula". Feltrinelli Editore

Paula, figlia di Isabel, avrebbe la mia età, ma con questo libro Isabel ha accompagnato per mano Paula nel suo ultimo viaggio nel 1992 e noi nel loro mondo. Isabel ha usato la sua scrittura magica per "distrarre la morte".
Come dice lei stessa, poiché non esiste separazione definitiva finché esiste il ricordo,
Adiós, Paula, mujer
Bienvenida, Paula, espíritu

6 commenti:

mariangela ha detto...

Pausa caffè per la capa, ti saluto a dopo

amanda ha detto...

Oh buongiorno Mariangela! Almeno una è ricomparsa. A dopo

mariangela ha detto...

@amanda ci sono e ho una riflessione su quanto hai scritto,perchè non ho letto il libro, ho ben precisa e nitida dentro di me la separazione da mia madre mancatami improvvisamente,da quel giorno però è successo che mi sono legata a lei con il ricordo più che mai, e la separazione definitiva esiste finchè esiste il ricordo.

amanda ha detto...

dunque secondo te c'è separazione maggiore proprio dovuta al ricordo? o forse ho capito male?

mariangela ha detto...

@amanda volevo dire, che sono o mi sono più legata adesso con il ricordo.

Anna S ha detto...

Goethe dice che si parla sempre bene di chi è scomparso, mentra bisognerebbe essere più solleciti con chi è rimasto.

Cioè lui lo dice meglio ma siccome ho prestato il libro da più di un anno, prima di scrivere la citazione come si deve, devo recuperarlo!