13 ottobre 2009

dimmi cosa leggi e ti dirò chi sei... o quasi




A proposito dell'articolo di Vanity (che avevo già letto, essendo una lettrice di Vanity) di Erri De Luca che ci ha spedito Stefania, mi è venuta una riflessione.
Quante volte pendolando in treno ho visto gente immersa nella lettura di libri che avevo trovato belli o che avrei voluto leggere e subito quelle persone mi hanno profondamente incuriosito. A volte erano proprio come mi aspettavo che dovesse essere il lettore di quel libro: faccia simpatica o interessante a volte non mi tornavano i conti.
Ma se quella persona veniva rapita dalla lettura di qualcosa che mi era davvero piaciuto, qualcosa in comune dovevamo pur averlo e subito mi veniva una voglia intensa di fare conoscenza.
Una volta ho visto un uomo interessante che leggeva Don Chisciotte, non sono riuscita a staccargli gli occhi di dosso, poi attraverso altri pendolari con cui avevo fatto amicizia ho avuto modo di conoscerlo ed ora è un amico e l'amicizia continua oltre il termine della mia "pendolanza".
La stessa cosa ma a rovescio mi capita con le persone con l'mp3. Se c'è qualche faccia interessante vorrei rubargli le cuffie e sentire cosa ascolta.
E a voi succede?

13 commenti:

stefania ha detto...

forse l'ho già detto a proposito della spesa: io m'incanto... per strada, al bar, in stazione, ovunque. mi perdo nell'osservare le persone, la gente che mi passa davanti o che mi siede accanto. immagino le loro storie, le loro vite, i loro rapporti, i loro pensieri, il loro lavoro e le loro famiglie. immagino dei mondi interi! dovrei sempre avere a portata di mano un taccuino per prendere appunti. e magari un giorno inizierò anche a farlo sul serio.

alessandra ha detto...

Brava Amanda, bellissimo post ( avrò un certo timore reverenziale ai miei primi post!)...sa tanto di Cielo sopra Berlino, se non sbaglio c'era l'angelo che scrutava le facce dei berlinesi in viaggio e ascoltava i loro pensieri..io lo faccio sempre quando sono in treno, è uno dei passatempi preferiti..l'ultima volta ho visto un ragazzo dalla faccia intelligente, mi sono detta vediamo che libro, giornale, cd tirerà fuori..e invece ha giocato tutto il tempo con la playstation portatile o come diavolo si chiama, scusate ho un pregiudizio nei confronti dei videogiochi, sono antica forse! Nello stesso mio tavolino dell'Eurostar c'era un signore sulla sessantina che si ascoltava il suo cd dei coldplay, io li adoro questi tipi..sì anche io sono molto curiosa, mi faccio certi film..con mia nonna Bianca, quando lei aveva ormai difficoltà a camminare, ci siedevamo al tavolino del bar e giocavamo a guardare gli altri e a immaginare un pò le loro vite, a volte devo essere sincera qualcuno l'abbiamo anche preso in giro...

Giulio ha detto...

Amanda della serie: ma farsi i c... propri mai eh ???

E l'uomo interessante? dopo tutto il lavoro che hai fatto, è caduto nella rete ???

E soprattutto... quanto era interessante ?

Comunque sia, scherzi a parte, non trovo alcun interesse per chi gira con le cuffie, oltre che pericoloso mi sembra solo un estraniarsi dalla realtà .... ipoacusia a parte. A parte che a malapena sopporto l'orologio, del filo che penzola dalle orecchie non se ne parla nemmeno !!!

Adesso se posso preferisco il treno all'auto ma ai tempi dell'università lo usavo moltissimo....

Giulio ha detto...

a parte che a parte che mi sono un po' incartato nel messaggio ma tant'è, quello è uscito.....

Mati ha detto...

io penso di essere la ragazza che tutti evitano sul treno!
prima di tutto sempre piena di borse e valigie, poi la borsa principale è carica di ipod (da usare anche per fare il solitario), colori, quaderni, giochi di logica, libri ecc. che tiro fuori e rimetto via in continuazione poggiando tutto sui sedili vicini..
immancabile una busta con panino, acqua (almeno 2 bottigliette) e schifezze varie.
nonostante tutto però mi ricordo una volta in cui un ragazzo ha attaccato bottone e non la finiva piu, ho alzato la musica, ho tirato fuori una rivista, guardavo fuori dal finestrino...e questo che insisteva per parlare e alla fine mi ha pure chiesto il numero (non gliel'ho dato sbagliato...non gliel'ho dato e basata!)

amanda ha detto...

@Giulio: farmi i cazzi miei ...mai!
il tizio con Don Chisciotte è davvero interessante, ma non avevo piazzato nessuna rete e non doveva caderci dentro nessuno, ci piace scriverci e sentirci, fa un lavoro interessante, ha una bella famiglia.

@Mati: anch'io giro munita di ogni sostentamento per il corpo e per lo spirito. Ed impara, gli uomini intelligenti non chiedono il numero ad una signora, offrono il loro lasciandolo su un pezzo di carta, la classe non è acqua

GianfraH ha detto...

Ai tempi dell'universita' passavo anche un'ora al giorno in bus e capitava di usare le cuffiette anche per evitare che la gente ti rompesse troppo :)
In treno il piu' delle volte tiro fuori l'immancabile portatile, se sono sul finestrino appicico la ventosa con l'antenna al vetro (per internet, se funziona) attirando cosi' l'attenzione di coloro che mi stanno accanto. Quando non devo lavorare attacco volentieri bottone, altrimenti metto le cuffiette, a volte anche senza ascoltare nulla: servono come deterrente ad eventuali contatti quando il lavoro chiama.

Per quanto riguarda gli altri, sono sempre incuriosito e cerco di capire cosa stanno leggendo, che giornale stanno leggendo o tento di sbirciare nel display dell'ipod di chi sta accanto... il piu' delle volte pero' non c'e' bisogno di sforzarsi troppo perche' il volume a cui tengono cio' che ascoltano e' tale che si sente anche due file piu' avanti.

g.

amanda ha detto...

Mai attaccato bottone con chi non volesse essere disturbato, ho letto talmente tanto in quei due anni, se avessi chiacchierato sempre non sarebbe stato possibile, ma abbiamo fatto anche parole crociate senza schema al massimo grado di difficoltà di gruppo era molto divertente, meglio decisamente che da soli, delle colazioni di gruppo ho già detto :-)

Anna S ha detto...

Eccomi! Dopo diciannove anni di pendolarismo potrei raccontarne tante ma prometto di limitarmi.
Per deformazione professionale, se non conosco già il titolo del mio vicino, cerco di scoperirne la casa editrice facendo varie contorsioni sul sedile.

Un giorno, invece, mi ricordo un signore in gessato grigio, ventiquattrore nera con chiusura a combinazione, sguardo severamente concentrato su una serie dui quotidiani economici che manco Tremonti: prima estrae il Sole24Ore, poi il Financial Times e, per finire... Harry Potter!! L'unico che, forse, sarebbe in grado di risolvere la crisi mondiale. L'ho adorato

amanda ha detto...

Ecco appunto quello che intendevo: a volte libro ed abito fanno il monaco a volte non c'azzeccano per niente, e saltano fuori piacevoli sorprese

GianfraH ha detto...

@Anna

simile ad una ragazza che avevo seduta accanto su un treno Roma Firenze: tailleur, elegante taglio di capelli, occhiali griffati con tanto di brillantini sulle stecche, borsa in pelle stile avvocato o giu' di li'; ipod nelle orecchie... do' uno sguardo a cosa ascoltava...
i Sepultura (!)

Fantastica :)

g.

alessandra ha detto...

Avete ragione, sono belli questo contrasti..anch'io avevo uno a fianco una volta sul treno che sembrava un manager rampante che, riposto il Sole 24 ore, ha tirato fuori i fumetti, sturmtruppen credo e alan ford, bello

Anna S ha detto...

Sturmtruppen! Che belli!