La vita da single ha una serie infinita di aspetti positivi che non starò qui ad elencare, ma purtroppo ha anche alcuni aspetti negativi che bisogna considerare. Uno di questi è il rapporto con la cucina e con il cibo. Chi non ha mai preparato il minestrone ed è stato costretto a mangiarlo per tre giorni consecutivi? Chi non ha buttato via svariate metà di confezioni per 2/3 porzioni perché ormai ammuffite in frigo? Insomma la questione delle quantità per un single è fondamentale per evitare le abbuffate e gli sprechi. Nel tempo ho imparato anch’io a dosare o eventualmente a infilare nel congelatore quel che resta. Propongo qui una ricetta veloce e pratica per chi ha poco tempo, molta fame e voglia di qualcosa di gustoso.
Dosi per una persona:
150 gr di funghi misti surgelati (metà della classica confezione da 300 gr)
200 gr di ceci già pronti (una confezione in tetrapak)
½ cucchiaino di dado in polvere (oppure ½ dado-dado)
1 spicchio d’aglio
1 pezzetto di scorza di parmigiano
Procedura:
Dosi per una persona:
150 gr di funghi misti surgelati (metà della classica confezione da 300 gr)
200 gr di ceci già pronti (una confezione in tetrapak)
½ cucchiaino di dado in polvere (oppure ½ dado-dado)
1 spicchio d’aglio
1 pezzetto di scorza di parmigiano
Procedura:
tritare l’aglio e farlo leggermente soffriggere in un filo d’olio. Aggiungere i funghi ancora surgelati e farli cuocere per circa 10’ mescolando e badando bene che non si attacchino al fondo. Aggiungere i ceci sciacquati e sgocciolati, 3 bicchieri d’acqua (circa 500 ml), il dado e la scorza di parmigiano. Lasciar cuocere (mescolando di tanto in tanto) per circa 20’ (ma assaggiate per sentire la consistenza che preferite, magari sono necessari anche 30’) ed eventualmente salare.
La zuppa sarebbe pronta, ma per i più sofisticati ci sarebbe un passaggio in più: raccogliere in un recipiente circa la metà dei ceci (avendo cura di evitare i funghi) e un po’ d’acqua di cottura e frullare. Versare la crema così ottenuta nel resto della zuppa, mescolare accuratamente per amalgamare il tutto. Servire condendo con un filo d’olio crudo e qualche buon crostino.
La zuppa sarebbe pronta, ma per i più sofisticati ci sarebbe un passaggio in più: raccogliere in un recipiente circa la metà dei ceci (avendo cura di evitare i funghi) e un po’ d’acqua di cottura e frullare. Versare la crema così ottenuta nel resto della zuppa, mescolare accuratamente per amalgamare il tutto. Servire condendo con un filo d’olio crudo e qualche buon crostino.
20 commenti:
Che buona! Poi posterò anch'io una ricetta di una zuppa di ceci ma questa volta con gli spinaci, buonissima, uno dei miei piatti preferiti.
Ragazzi approfitto per salutarvi perchè sarò fuori contatto con internet da oggi pomeriggio, ritornerò sul web domani pomeriggio..mi mancherete, soprattutto la ricetta di Amanda postata a tradimento alle 6 di sera...
tranquilla Ale non ci sarà nessun post a tradimento, oggi pomeriggio vado a salutare per l'ultima volta mia zia, ci risentiamo domani
Ceci e funghi mi sembra un'ottimo matrimonio, quanto prima la provo
Gnam! Che fame! Proverò anch'io! Chissà che non serva a passare dalla condizione di single a quella di single fidanzata...!
@amanda, mi spiace per tanto per l'ultimo saluto
@Amanda
mi spiace.
@stefania: immagino serva una pentola pià larga che alta (se mi sente Vissani...! O anche solo Amanda e Piggi...!)
@amanda, non sembri inutile dirlo, ma dispiace anche a me.
@anna, scusa eh, ma tu la minestrina la prepari nella padella??? :-)
diciamo che servirebbe una pentola che possa contenere un po' di brodaglia. (e speriamo che non ci sentano Vissani, Pigi e Amanda)
@stefania: la minestrina la preparo nel pentolino (quello del latte. N.N. La conversazione, qualora intercettata, è sempre più compromettente) ma per questo vincente connubio mi verrebbe da usare la pentolona antiaderente coi bordi belli alti. Boooo
@anna, per me va benissimo... figurati! io manco ce l'ho il pentolino del latte... lo scaldo nella pentola del sugo... fai un po' te...
(il connubio perfetto saremmo noi due in cucina: un vero disastro!)
Ti immagini?! Comunque N.N stava per N.B.
Qualcuno ha la ricetta del pane dei morti? E' solo lombardo? Lo sto mangiando adesso per merenda, è troppo buono. Da piccola ero drogata, adesso "mi contengo" un po' di più, come Santoro
@anna, ci sarebbe da ridere sul serio!
comunque che è il pane dei morti??? terribboli...
@stefania, no, niente di terribboli, anzi è possibbole che esista anche in altre zone. Oppure non è possibboli o è impossibboli.
E' una sorta di panpepato (se andate a Ferrara, vi prego, non sottraetevi al rito della degustazione) ma senza la copertura ulteriore di cioccolato.
Si chiama pane dei morti perché lo si prepara in occasione della festa di ognissanti.
Grazie a tutti
Lo voglio anch'io il latte nella pentola del sugo. In generale vi dirò che la cucina di Pigi è straordinaria ma a noi serve la cucina quotidiana, quella è un'altra cosa
@amanda, parole sante!!
A proposito, che cos'è la rosadina o rasadina? Una specie di crème brulée?
@anna, ma che t'è preso??? tutto questo amore per la cucina che origine ha?
potremmo organizzare un we con workshop di cucina, così almeno io e anna ci svezziamo un pochetto... amanda, ti offri volontaria come insegnante?
che meraviglia un corso di cucina nella mia cucina: ci sto
Cos'è sta rosadina di rosadina????
Rosadina (Piatti composti)
Veneto
ASPETTO DEL PRODOTTO
Semplice dolce a base di uova, latte, zucchero vanigliato e succo di limone
INGREDIENTI
(Per 6 persone)
Latte: 1 l
Uova: 6
Albumi d’ uovo: 4
Zucchero vanigliato: 200 g
Limoni (succo): 2
Burro per la tortiera: 25 g
FASI DI PROCESSO
Montare uova e albumi con lo zucchero vanigliato
Unire il succo di limone
Aggiungere il latte, poco per volta
Imburrare una tortiera
Versarvi il composto preparato
Cuocere in forno già caldo a 180°C
Servire fredda
AUTORE
15/10/2007 - Boni Ale
L'ho trovata su internet, sarà anche del veneto, ma non l'ho mai sentita prima
W IL CORSO DI CUCINAAA!!! BELLO!!!
Grazie Manada! Non bisogna neanche montare gli albumi a neve (hi hi hi), quindi provo. L'ho scoperta leggendo "La strada di Smirne" della Arslan che la descrive come dolce tipico padovano.
Gesù, ma sarò rimbecillita completamente?! Grazia MANADA (...) sta per grazie AMANDA!
Chiedo venia...
@Anna
secondo me se la chiamiamo cosi' la "manada" ce la da' sul capo :))
g.
Anche secondo me!!
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