13 gennaio 2010

Incipit del 13 gennaio



Il cielo sopra il bush, striato di rosa e arancio, si era scolorato in grigio. Dentro casa era quasi buio e su nonno, seduto in poltrona accanto all'unica finestra della stanza, cadeva l'ultima luce. Se ne stava fermo, sorridendo del nostro smarrimento.
Il suo bisbiglio aveva azzittito la conversazione. "guardate chi è venuto a bere un goccetto con noi" aveva detto. Ma non si era mosso nulla. La porta era rimasta chiusa, il gatto era accocolato tranquillo sul divano.

Robyn Scott. Come si bacia un serpente. Guanda Editore

Carissimi, rompo una mia regola ferrea "non si parla di un libro che non si è letto completamente", per questa autobiografia, prima mia lettura del 2010, perchè pur essendo arrivata a tre quarti so per certo che comunque vada a finire è un libro da leggere. E', per restare in tema "l'altro lato" di una infanzia, l'infanzia della scrittrice, nata appena nel 1981, in Inghilterra, ma trasferitasi da piccola in Botswana. E' la storia della sua strampalata famiglia, del suo allevamento di galline vecchie strappate agli allevamenti in batteria. Della sua scuola non scuola, ma molto più formativa di qualsiasi classe ai tempi della Gelmini. Insomma, fatevi un regalo, leggetelo

31 commenti:

alessandra ha detto...

Già mi piace! Finirà nella mia solita enciclopedia Treccani (ormai le dimensioni sono quelle) dei libri da leggere. Amanda ma quanto leggi? Che brava!
Mi piacciono le famiglie strampalate e poi hai ragione, per come è fatta la scuola in Italia, l'esperienza di vita o comunque una scuola fuori dai canoni sono molto più interessanti e soprattutto utili!
Chi viene in Africa con me, io non ci sono mai stata!

Gloria ha detto...

Ale : anch'io ho uno scaffale pieno di libri ancora da leggere..pant pant..non riesco a smaltirli..
ora mi sono adagiata su un miss marple, ma questo mi ispira.
mi sa che sabato faccio un salto in libreria a vedere che aria tira..
p.s. allora si parte per l'Africa??

claudia ha detto...

Anche io ho una montagna di libri da leggere, soprattutto peché a Natale i libri sono stati il regalo più gettonato tra i miei amici.
Però questo già mi piace. L'incipit é molto avvolgente.
Domandona: questa Guanda editrice o come si chiama, dove si trova???

Gloria ha detto...

Claudia : mi sembra che Guanda sia di milano ma non vorrei dire una panzana..

alessandra ha detto...

Bisonga chiedere all'esperta. Annaaaaaaaa dove sei?

claudia ha detto...

AAA - Anna cercasi!
Comunque se non é una casa editrice indipendente si dovrebbe trovare. In pausa pranzo arrivo alla feltrinelli per vedere se almeno lo hanno in catalogo.
Ma mi devo appuntare il nome della casa editrice perché vorrei evitare confusione tra le vocali...

alessandra ha detto...

no ma la Guanda ce l'hanno di sicuro, vai tranquilla Claudia!

Anna S ha detto...

Guanda è una storica e premiata casa editrice di Parma che, da alcuni anni ormai, non è più indipendente ma fa parte del gruppo Mauri Spagnol in buona compagnia di Garzanti, Ponte alle Grazie, Vallardi, Longanesi etc. etc.

In ogni caso, essendo il gruppo piuttosto potente, si trova dappertutto. In Feltrinelli c'è senz'altro.

claudia ha detto...

Quanto mi sento ignorante!!

Anna S ha detto...

@Claudia, perché mai? L'onniscienza non è di questo mondo (né di questo blog!)

:-)

oriana ha detto...

sul mio comodino non c'è più spazio, comincerò ad appuntare i titoli su un'agenda

maria grazia ha detto...

Mi sa che anche io mi appunto il titolo, l'incipit mi invoglia all'acquisto, grazie Amanda.
Ma quanto leggi!
Tu e Anna siete due divoratrici di libri, io sto leggendo "il paradosso terrestre" ma leggendo solo sul metro' quando vengo al mattino avanzo pian pianino, un capitolo a viaggio, ma non prendo sempre la metropolitana, e percio'...
Si vede che sono agitata e non riesco a concentrarmi...

stefania ha detto...

anch'io adoro le storie sulle famiglie un po' strampalate. anch'io prendo appunti e metto via.

@ale, in africa con te ci vengo io! dobbiamo solo scegliere l'itinerario (ho già qualche idea)

amanda ha detto...

Ste se ti piacciono le saghe di famiglie strane, questa è la terza che propongo negli incipit c'è il libro di Picouly figlioccio spirituale di Pennac e La fortuna dei Meijer libri che ho amato molto cercatele tra gli incipit di quest'estate

amanda ha detto...

voglio sapere l'itinerario, io di Africa ho visto solo poco poco di Marocco nel lontano 1980

GianfraH ha detto...

@MG

Idem, piu' che altro mi uccide il mal di testa la sera, oppure dopo un po' mi tradisce la vista... poche pagine, ma buone :)

g.

amanda ha detto...

io sono lettura dipendente, in genere leggo la sera, spesso voi mi mandate sms su cose alla TV, ma da noi è spenta, tranne quando ci prendiamo un DVD o il weekend per Fazio, così leggo poi crollo ma, cenendo presto, quando posso, poi un paio di ore per leggere le ho

Anna S ha detto...

Che fortunati... Io ceno tra le 21.30 e le 22.00 e leggo solo in treno

amanda ha detto...

qando andavo a Merano annch'io usavo il treno per leggere 3 ore e mezzo andata e altrettante al ritorno più ritardi di routine era un bello spazio per la lettura settimanale

claudia ha detto...

Pensate che io leggo sull'autobus...
E avete presenti gli autobus di Roma alle otto e mezzo del mattino?
Ecco perché tra una spinta e l'altra non riesco a scorrere più di tre o quattro pagine.
La sera sono stanchina, c'é sempre qualcosa da fare a casa. Ceno alle dieci e dopo ho poca voglia di leggere.
Preferisco noleggiare un filmetto, che ha bisogno di minor concentrazione

GianfraH ha detto...

@Amanda

con il pensionamento preventivo di Giacobbo, resta ben poco da vedere in tv.
Quando sono ancora in piedi guardo Parla con me (tardissimo, accidentaccio); immancabile Report, Palco e retropalco (che guardo registrati per via dell'oraccia), Fazio. Da quando mi hanno sistemato l'antenna saltuariamente guardo Otto e Mezzo su La7. Per il resto la tv e' un bell'aggeggio appeso ad un mobile, adatto a proiettare i film.

Non ho mai ceduto alla tentazione di pagare per la tv satellitare, ma ci sto pensando seriamente.

g.

amanda ha detto...

ragazze vi ricordo che sono semidisoccupata è chiaro che ho più tempo di voi, grave sarebbe se avendo più tempo non approfittassi della disgrazia per leggere

alessandra ha detto...

Io invece riesco a leggere al massimo mezzora al giorno quando va bene, poi mi viene sonno o mi bruciano gli occhi (troppe ore al PC)...
Per il viaggio in Africa mi piacerebbe vedere tante cose,mi hanno detto che il Mali è bellissimo, e ci sono dei musicisti bravissimi.

stefania ha detto...

anch'io la sera riesco a leggere pochissimo... o lo faccio prima di cena, oppure dopo crollo alla prima pagina...
in compenso però quando trovo una lettura particolarmente itneressante riesco a dedicargli anche un fine settimana intero. monotematico. fantastico!

amanda ha detto...

io sono una viaggiatrice timorosa e c'è sempre il mio problema personale legato al fatto che non mi piace fare la turista nei posti dove la gente non sbarca il lunario, non so boh

stefania ha detto...

quanto al viaggio in africa, uno dei miei sogni sarebbe quello di attraversarla in treno, il centro-sud è ricco di ferrovie, ma temo che sia un po' pericoloso, ci vorrebbero dei maschioni a farci compagnia!
ad ogni modo, come primo viaggio pensavo di partire dalla costa della tanzania, passare per il malawi, attraversare lo zambia e arrivare in namibia, prima nel deserto e poi sulla costa. quindi sarebbe un viaggio dall'oceano indiano all'oceano atlantico in treno... bello da morire!!!

@ale, se ti itneressa, Einaudi anni fa ha pubblicato un cd "diario mali" (o qualcosa del genere) con ballake sissoko... all'epoca, mi piaceva molto.

alessandra ha detto...

@Amanda
Un pò hai ragione, ho sentito racconti di chi è andato in India, Africa, Brasile e devo dire che tutti mi hanno detto che è difficile godersi un bel paesaggio, la cena con gli amici ecc.. quando poco prima hai visto bambini affamati che vivono per strada o altre cose molto tristi..ma mi dicono che dopo un pò diventa meno doloroso, un pò come te che, a furia di lavorare in ospedale, hai imparato a convivere col dolore e la malattia tutti i giorni.

amanda ha detto...

o bella l'Africa questa sconosciuta

amanda ha detto...

@Ale: ma io in ospedale cerco di trovare soluzioni per la gente che si rivolge a me, nei limiti del possibile

alessandra ha detto...

Infatti ho letto che Einaudi ha collaborato con musicisti del Mali ed è stato anche per un periodo lì. Io tempo fa ho comperato un cd di Ali Farka Tourè (anche lui del Mali)e Ry Cooder che si chiama Talking Timbuctu, ve lo consiglio vivamente, l'avevo pure messo fra i famosi 10 dischi da portare sull'isola deserta.

Gloria ha detto...

Una mia carissima amica va spesso in Etiopia per motivi di studio. Continua a chiedermi tutte le volte di accompagnarla ma per ora, per vigliaccheria, ho sempre temporeggiato. Magari un giorno troverò il coraggio, però il solo fatto di tornare a casa con le pulci mi terrorizza. e questo accade regolarmente.