Alle vittime e ai sopravvissuti, a coloro che hanno perso una persona amata, la propria casa, tutto. La natura sa essere imprevedibile, l'uomo riesce a superarla in cattiveria, in nome del denaro facile.
perchè in Italia, che è sismica dalla testa ai piedi, si continua a costruire ovunque e comunque, quelle casette dei geometri, senza nessuna considerazione per il territorio, e per l'umana società, senza progetti e con il solo calcolo di mettersi in tasca i soldi ora se la casa cascherà in casa agli attuali proprietari, ai loro figli o ai loro nipoti, poco importa, l'importante è dire al telefono "dove ci capita più un'occasione come il terremoto", ridendo, con i morti ancora sotto le macerie, con i superstiti ancora da cercare, con le lacrime ancora da asciugare. Io sto con le carriole, ora e sempre
di fronte alla furia della natura c'è lo sgomento e la disperzione, ma in qualche modo vai avanti, ma di fronte all'ignominia di determinate persone le rabbia ti lacera. Con le carrriole sempre!
Buongiorno a tutti! Grazie Gianfranco di questo pensiero, mi hai preceduto. Sapete che l'argomento mi sta particolarmente a cuore, essendo io abruzzese. Il mio pensiero va sia ai 308 morti che a quelli che hanno dovuto ricominciare da zero, senza la loro casa, i loro punti di riferimento, le loro abitudini, le persone care. E l'hanno fatto sempre con dignità, senza scene di isteria, si dice sempre che gli abruzzesi siano forti e gentili, ebbene devo dire che lo hanno pienamente dimostrato. Ieri nello speciale Caterpillar da L'Aquila qualcuno ha anche ventilato l'ipotesi che ci sia un piano a monte per allontanare gli aquilani dal centro storico a favore delle famose new town; a l'Aquila prima i cittadini e gli studenti si incontravano in centro, la piazza era il luogo della socialità, adesso rimane il centro commerciale. Ma ho sentito che ci sono tante energie positive e creative nelle tante perosne intervistate ieri da Cirri e Solibello. Per quanto mi riguarda non potrò mai dimenticare le 3.32 di quella notte, il rumore delle grucce che "ballavano" nell'armadio e dei portafotografie che cadevano sullo scaffale.
c'era una bella iniziativa che ho sentito ieri a caterpillar che è partita proprio dai bloggers per aiutare una ditta di torroni de l'Aquila, i blog che si occupano di cucina hanno inventato ricette con i prodotti fatti da questa ditta che dopo Natale era messa male, per evitare che le operaie si andassero ad aggiungere alla lunga fila di coloro che hanno perso il lavoro a causa del terremoto, sono state inventate ricette che contenessero i prodotti di questa ditta: amaretti, pasta di mandorle, nocciolato. Oggi verranno pubblicate, Grazie questa iniziativa sono stati confermati, per le nuove commesse, tutti i posti di lavoro e se ne sono creati di nuovi
Sì Amanda, la ditta di cui parli è la ditta Sorelle Nurzia, una ditta storica abruzzese che produce dolciumi, io a Natale mangio da sempre il loro torrone al cioccolato morbido con le nocciole. E' stata proprio brava quella ragazza, che ha parlato ieri ai microfoni di Caterpillar, a coinvolgere i foodbloggers e ha avuto anche l'idea di preparare cesti con prodotti (salumi, formaggi, dolciumi) di ditte esclusivamente abruzzesi.
ecco per mesi hanno dato da mangiare alla gente in tenda prodotti comprati con i soldi degli italiani da ditte di ogni dove, quando sarebbe stato intelligente favorire le forniture di ditte locali per favorire l'economia della zona: latte delle vacche di lì, biscotti dei biscottifici di lì, pane dei panifici di lì, frutta e verdura delle loro campagne, carne e uova dei loro allevamenti, pasta dei loro pastifici che tra l'altro sono famosi, era un modo per dare una mano a ripartire
15 commenti:
perchè in Italia, che è sismica dalla testa ai piedi, si continua a costruire ovunque e comunque, quelle casette dei geometri, senza nessuna considerazione per il territorio, e per l'umana società, senza progetti e con il solo calcolo di mettersi in tasca i soldi ora se la casa cascherà in casa agli attuali proprietari, ai loro figli o ai loro nipoti, poco importa, l'importante è dire al telefono "dove ci capita più un'occasione come il terremoto", ridendo, con i morti ancora sotto le macerie, con i superstiti ancora da cercare, con le lacrime ancora da asciugare.
Io sto con le carriole, ora e sempre
se la casa cascherà in testa non in casa naturalmente... le vacanze fanno male all'italiano scritto
di fronte alla furia della natura c'è lo sgomento e la disperzione, ma in qualche modo vai avanti, ma di fronte all'ignominia di determinate persone le rabbia ti lacera. Con le carrriole sempre!
Ho visto per la prima volta L'Aquila nel 2006 e sono stata invasa da una specie di sindrome di Stendhal.
Ieri sera, vedendo il capo della Protezione Incivile commosso e gongolate, sono stata affetta da un altro tipo di sindrome.
Buongiorno a tutti! Grazie Gianfranco di questo pensiero, mi hai preceduto. Sapete che l'argomento mi sta particolarmente a cuore, essendo io abruzzese.
Il mio pensiero va sia ai 308 morti che a quelli che hanno dovuto ricominciare da zero, senza la loro casa, i loro punti di riferimento, le loro abitudini, le persone care. E l'hanno fatto sempre con dignità, senza scene di isteria, si dice sempre che gli abruzzesi siano forti e gentili, ebbene devo dire che lo hanno pienamente dimostrato. Ieri nello speciale Caterpillar da L'Aquila qualcuno ha anche ventilato l'ipotesi che ci sia un piano a monte per allontanare gli aquilani dal centro storico a favore delle famose new town; a l'Aquila prima i cittadini e gli studenti si incontravano in centro, la piazza era il luogo della socialità, adesso rimane il centro commerciale. Ma ho sentito che ci sono tante energie positive e creative nelle tante perosne intervistate ieri da Cirri e Solibello.
Per quanto mi riguarda non potrò mai dimenticare le 3.32 di quella notte, il rumore delle grucce che "ballavano" nell'armadio e dei portafotografie che cadevano sullo scaffale.
Alessandra, mi stringo a te ed a tutte le persone della tua terra in questo giorno della memoria.
troppi rintocchi e troppo silenzio ...
avete già detto quello che si poteva dire, dico solo che anche io sto con le carriole
c'era una bella iniziativa che ho sentito ieri a caterpillar che è partita proprio dai bloggers per aiutare una ditta di torroni de l'Aquila, i blog che si occupano di cucina hanno inventato ricette con i prodotti fatti da questa ditta che dopo Natale era messa male, per evitare che le operaie si andassero ad aggiungere alla lunga fila di coloro che hanno perso il lavoro a causa del terremoto, sono state inventate ricette che contenessero i prodotti di questa ditta: amaretti, pasta di mandorle, nocciolato. Oggi verranno pubblicate, Grazie questa iniziativa sono stati confermati, per le nuove commesse, tutti i posti di lavoro e se ne sono creati di nuovi
Sì Amanda, la ditta di cui parli è la ditta Sorelle Nurzia, una ditta storica abruzzese che produce dolciumi, io a Natale mangio da sempre il loro torrone al cioccolato morbido con le nocciole. E' stata proprio brava quella ragazza, che ha parlato ieri ai microfoni di Caterpillar, a coinvolgere i foodbloggers e ha avuto anche l'idea di preparare cesti con prodotti (salumi, formaggi, dolciumi) di ditte esclusivamente abruzzesi.
Quelli?
ma io li conosco, l'Esselunga vende i loro torroni! a dir la verità non sapevo fossero abruzzesi, credevo siciliani
ecco per mesi hanno dato da mangiare alla gente in tenda prodotti comprati con i soldi degli italiani da ditte di ogni dove, quando sarebbe stato intelligente favorire le forniture di ditte locali per favorire l'economia della zona: latte delle vacche di lì, biscotti dei biscottifici di lì, pane dei panifici di lì, frutta e verdura delle loro campagne, carne e uova dei loro allevamenti, pasta dei loro pastifici che tra l'altro sono famosi, era un modo per dare una mano a ripartire
E' vergognoso vedere che a volte col buon senso si risolverebbero un sacco di problemi o almeno si semplificherebbero.
Ma soldi e potere rendono sordi e ciechi i più.
Teniamo duro stando dalla parte giusta, quella delle carriole (non ho ancora letto quel post, ma ne intuisco il significato...).
Anche se in ritardo mi unisco ai vostri pensieri e alle vostre carriole. Ricordiamoci di non dimenticare.
Un pensiero quotidiano a tutti coloro che sopportano una tragedia simile con forza e dignità.
La mia cariola è pronta all'uso.
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