7 maggio 2010

Il vento cala e se ne va




Il vento cala e se ne va
lo stesso vento non agita
due volte lo stesso ramo
di ciliegio
gli uccelli cantano nell’albero
ali che voglion volare
la porta è chiusa
bisogna forzarla
bisogna vederti, amor mio,
sia bella come te, la vita
sia amica e amata come te

so che ancora non è finito
il banchetto della miseria
ma finirà.

Nazim Hikmet, 1947

9 commenti:

alessandra ha detto...

Grazie cara Amanda di questa poesia di Nazim Hikmet, un poeta che amo moltissimo. Non sono un'assidua lettrice di poesie nè un'esperta come la nostra Ste che ci manca tanto, ma anni fa appena ho avuto per le mani un libro di Hikmet me ne sono innamorata.
E' una poesia questa che apre alla speranza, forziamola la porta di questa speranza, dell'amore e speriamo davvero che il banchetto della miseria finisca.
E dette da uno come Hikmet queste parole assumono ancora più forza, lui è stato perseguitato per le sue idee e ha trascorso molti anni in carcere.

maria grazia ha detto...

Anche io non sono un'amante delle poesie, se penso a Hikmet subito mi viene in mente il piu' dei mari.
Da poco ho scoperto Elisabeth Barrett Browing, che ha scritto dei sonetti d'amore fantastici, o Kavafis, invece conoscevo già Emily Dickinson.
Grazie Amanda.

Oggi siamo romantiche...

Gloria ha detto...

Non conoscevo questa poesia, grazie.

UH MG, Elisabeth Barret Browning che bella!!
tutto questo romanticismo che cola da tutte le parti...dove andremo a finire?
dovrebbero inventare le poesie senza zucchero. sugarfree.

alessandra ha detto...

@Gloria
le poesie sugarfree :-), ma come ti vengono...

@MG
Brava, che nomi di poeti ci hai suggerito, la Dickinson e la Browning le ho studiate all'università, ma Kavafis lo conosco poco

michi ha detto...

Aiuto!!!
Mi si stanno cariando i denti!
Temo di essere decisamente in controtendenza.

Anonimo ha detto...

Un po' enigmatica ad una prima lettura, questa poesia rivela poi, rileggendola, la sua bellezza, soprattutto legata all'ottimismo della ragione e della volontà, e ad un approccio capace di incanto nei confronti della natura e della vita.
La prima cosa che ho pensato, tuttavia, quando ho letto gli ultimi due versi, è stata che, ai nostri tempi, "ancora non è cominciato il banchetto della miseria / ma comincerà".
Lo pensate anche voi, Amanda & Tiffany's boys and girls?

Ciao, buona domenica !
Franz

amanda ha detto...

@Michi: hai ragione è l'effetto candy candy,sono andata troppo sullo sdolcinato questa volta, giuro non lo faccio più

@Franz: ci serviva a tirarci su dopo tre post consecutivi di cupezza sui mala tempora, perciò ti prego non giriamo il coltello nella piaga

oriana ha detto...

@ Franz ci sono momenti in cui essere ottimisti è assolutamente indispensabile per affrontare il quotidiano, anche se questo non ci risolve i problemi.

alessandra ha detto...

@Franz
Il banchetto della miseria è ben imbandito di questi tempi, c'è solo l'imbarazzo della scelta :-(