"Un altro anno ci lascia. Abbiamo vissuto commettendo errori, l'unico modo di vivere senza cadere. Vivere è una serie ininterrotta di errori, ognuno dei quali sostiene il precedente e si appoggia sul seguente. Finiti gli errori, finito tutto".
"4 novembre. Da Fellini, aria di naufragio. Ma io mi diverto solo quando le cose non vanno a gonfie vele. Il disastro rivela gli uomini. I topo scappano e hanno anche loro ragione, perchè della nave non gli interessa che la regolare navigazione, la routine."
"4 novembre. Da Fellini, aria di naufragio. Ma io mi diverto solo quando le cose non vanno a gonfie vele. Il disastro rivela gli uomini. I topo scappano e hanno anche loro ragione, perchè della nave non gli interessa che la regolare navigazione, la routine."
"Il turista è un essere che non rimane ferito da ciò che vede. Una donna che passa basta a sconvolgere l'ipotesi della mia vita, prospettandomene un'altra. Una casa che avrei voluto abitare, un paese dove avrei voluto nascere, e uno dove vorrei morire."
"A quelli che invocano e ringraziano la Divina Provvidenza, far notare che c'è una Divina Imprevidenza altrettanto vigile, quella che regola tutti i nostri errori, gli scontri ferroviari, i naufragi, i terremoti, le stragi degli innocenti, la follia infantile, la peste, le grandi e le piccole catastrofi. Il Bene e il Male si equilibrano nel tempo, secondo la legge dei grandi numeri; o forse non esistono. Esiste un corso delle cose, che non è giudicabile."
Diario degli errori Ennio Flaiano
Questo libro mi è tornato tra le mani recentemente, l'ho ripreso dal mio scaffale in occasione del centenario della nascita di Ennio Flaiano, acuto scrittore e sceneggiatore nato a Pescara appunto cento anni fa. Il diario degli errori raccoglie riflessioni sparse, appunti di viaggio, aforismi spesso cinici e velenosi di un fine osservatore della società, disincantato di fronte all'imbarbarimento ed alla volgarità del mondo che lo circonda, chissà cosa avrebbe detto degli anni che stiamo vivendo.
Ho scelto dei suoi pensieri qua e là, spero vi piacciano.
4 commenti:
Bello l'aforisma sulla divina imprevidenza. è inquietante ma è terribilmente vero.
mi sembra un bel libro, da cui attingere consigli e dritte per questo cammino faticoso e misterioso
bell'esercizio di riflessione.
Anche se trovo Flaiano un po' troppo amaro e caustico, specialmente riferito a quei decenni. Hai ragione Ale, cosa potrebbe dire oggi?
Non ho mai letto Flaiano se non certi suoi aforismi, in compenso Enrico Vaime lo cita spesso e quello che lui riporta è sempre ironico, sarcasrico e sottile a volte sembra scritto ieri
Anch'io non ho mai letto Flaiano, da molti considerato un saggio pensatore. Roba poco apprezzata al giorno d'oggi.
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