28 agosto 2010

HO INCONTRATO L'INGEGNERE

'' Perchè leggere L'Odissea ''? potrebbero chiedersi i ragazzi oggi . Perchè perdere tempo con la mitologia che racconta storie di migliaia di anni fa quando adesso abbiamo a disposizione i videogiochi, la televisione ed i film in 3D ?
Perchè , parola di Luciano De Crescenzo, le storie degli eroi e degli dèi dell'Olimpo sono piene di colpi di scena, di amori, tradimenti, viaggi da sogno e vendette alla Rambo. Perchè la mitologia è ''la capostipite di tutte le telenovelas,la madre di tutti i romanzi d'avventura , il prototipo di tutti i serial ''.
Perchè Ulisse era, più di tanti vip del nostro tempo, un vero ''fico''.













'' Ero ingegnere all'IBM e progettavo i programmi per i primi elaboratori.



Nato a Napoli,incarnavo e trasportavo con me tutte le abitudini psicologiche e pratiche dei partenopei.



I programmi avevano ed hanno delle leggi ben precise, ma cozzavano contro il mio essere.
Dicevo ''pressappoco'' deve funzionare così.
Ma in IBM , il ''pressappochismo'' non esiste e così mi ritrovai nel mondo dei cercalavoro.
Ieri come accade oggi, dovetti cercare un nuovo lavoro.
Presentai una poesia, non scritta da me, e fui assunto nel glorioso giornale ''Roma'' come collaboratore della terza pagina di cultura.




Il resto lo conoscete già. ''

Moltissimi, quasi trecento, ad assistere a questo incontro in una calda serata di fine agosto, con Luciano De Crescenzo.
Lo attendevo da tanto colui che ha permesso di scoprire la mitologia greca e latina.
Civiltà che hanno lasciato un segno e che, tutt'oggi, sono ancora vive e prolifere d'insegnamenti, di proposte, di esempi e di cultura.
Quella ellenica più specializzata nella poesia e nella musica e quella latina nelle leggi, nella strategia militare e politica, nelle arti manuali.
Il ''maestro''.





Le foto sono eloquenti del tempo che lascia il segno sul volto ed, ascoltandolo, nel tono della voce e nel linguaggio, lento e misurato.




Di De Crescenzo conservo libri e molte cassette VHS della serie ''Zeus'' da lui presentate che con eleganza, ironia e metodica, accompagnava il pubblico nel mondo della mitologia.
Non è più così il mio ingegnere, non crea quell'aura di mistero intorno agli eroici personaggi dell'Odissea.
Il massimo dell'applauso lo riceve sul paragone fra Achille e d Ettore.
''Linvincibile era un palestrato, un iracondo, spietato, o vita o morte.
Ettore...Ettore 'ttiniva 'e 'ccorni !A Napule tutto s'accetta, meno che sì curnuto o sì rricchione !''
Battuta sentita e risentita in tutti i talk-show ed in tutte le interviste. Niente di nuovo a parte la sua presenza.
Niente di nuovo neanche sul suo ultimo libro ''Ulisse era un fico''che oltre a parlare del mitico eroe, ripercorre tutti i personaggi più famosi.
Sono ancora attuali, ci sono molti che s'accostano alla mitologia, come ha fatto notizia l'ennesima ''riscoperta'' della casa, fortezza, castello, dimora di Ulisse e di Penelope ad Itaca.
C'è stata, è tutta una immaginazione, sarà un giorno scoperta ?
Non lo sò, ed intanto, osservo il prezzo esagerato di una spemuta dei suoi libri precedenti.
La mitologia vende e rende ancora oggi.

14 commenti:

antonio lillo ha detto...

è ancora il dongiovanni che dicevano? o si è concesso la pace "filosofica" dei sensi?

amanda ha detto...

di De Crescenzo ho letto solo così parlò Bellavista, circa duemila anni fa, non ho letto nessuno dei suoi libri di iniziazione alla filosofia o all'epica e di lui avevo perso le tracce da un sacco di tempo, avevo saputo da una sua intervista di parecchi anni fa che aveva problemi di memoria soffre di anomia, non sa dare un nome alle persone che incontra due volte,succede anche a me, ma nel suo caso è più grave pare

oriana ha detto...

il tempo passa ed è impietoso con tutti

alessandra ha detto...

Anch'io ho letto anni fa alcuni suoi libri, uno sulla mitologia greca sicuramente, ma non ricordo il nome..mi è dispiaciuto vederlo così rallentato nel parlare nelle ultime interviste, la sua verve mi faceva simpatia.

@Amanda

Come mi chiamo? :-)

amanda ha detto...

@Ale: genoveffa, domitilla, diocleziana, faustina?

Gloria ha detto...

Bravo Tonino, un'estate culturale dal sapore filosofico.
Ale : Sigismonda? Ruperta? Agenora?

maria grazia ha detto...

io ho letto qualcuno dei libri di De Crescenzo, sia Così parlo' Bellavista che qualcuno dei libri sui filosofi greci ch non avevo studiato a scuola, visto che non ho frequentato il liceo, e così' ho preso un po'di dimestichezza con lo in modo molto molto informale ma divertente, sul serio.
Devo soffire anche io un po' della malattia di De Crescenzo, mi è capitato di non riuscire ad associare il nome al viso di una persone che ho incontrato per strada e che conoscevo bene..., forse ero solo in un brutto periodo, molto stressante e allora le mie sinapsi avevano altro da fare... mah?

alessandra ha detto...

Ecco Gloria non ci siamo, riprova e fatti curare!

MG adesso prova tu, come mi chiamo? :-) In attesa della dottoressa vi faccio dei test di memoria!

amanda ha detto...

Il problema di De Crescenzo era un problema circolatorio: microictus o forse un ictus più importante e ben piazzato. Poteva parlare con una persona singola per molto tempo, interessarsi a quello diceva, stabilire incontri successivi e poi non sapere minimamente chi fosse la persona che si trovava davanti.
Se mi dite che è molto rallentato nell'eloquio forse i problemi si sono accentuati con l'età. ALtra cosa è quello che succede regolarmente quando in un marasma di incontri ti trovi a dover fare mente locale su dove e come hai incontrato una persona. Nel secondo caso devi trovare il cassetto del cervello in cui è depositata una informazione e in tanti cassetti non la trovi, nel primo caso non hai più cassetti dove archiviare l'informazione

Alle ha detto...

nemmeno io conosco molto DeCrescenzo scrittore, non ho mai avuto modo di approfondire forse perchè la mitologia non è il mio forte e poi questa sua celebrità nata sugli schermi televisivi e preceduta sempre dalla fama di sciupafemmine hanno credo penalizzato in parte i suoi meriti di scrittore filosofo conoscitore della storia mitica.
Allo stesso tempo penso che se volessi accostarmi a questo argomento, un titolo come Ulisse era un vero fico mi farebbe desistere.

alessandra ha detto...

@Alle
In effetti come titolo non alletta molto neanche me...:-)forse voleva attirare l'attenzione dei giovani usando il loro gergo, però...

Alle ha detto...

Amanda, questa malattia deve essere
terribile. Anch'io ho notato questo suo modo di parlare molto affaticato, da una parte prevale un senso di compassione e dall'altra ti colpisce la volontà comunque di andare avanti continuando a fare le tue cose abituali. Con chissà quali difficoltà.

Anonimo ha detto...

Come sempre arrivo tardi, rispetto al Niagara di aggiornamenti di questo scatenatissimo sito.
Vorrei soltanto dire che è molto bella, caro Tonino, la tua passione mitologica.
Da parte mia sono piuttosto ignorante su quel mondo, ma ricordo bene un inprinting avuto negli anni precedenti l'adolescenza (e visto che siamo coetanei, mi potrai capire).
Sto parlando di quel capolavoro a puntate che fu la messa in scena dell'Odissea. Da allora sono rimasto sempre affascinato dalla modernità di quell'eroe da romanzo che è Ulisse, che ritrovai e approfondii in italiano ('epica') alle medie, grazie ad una professoressa straordinaria, e poi in brevi stralci in lingua originale, al liceo.

Chissà se il suono delle cicale di Itaca è parente del canto delle sirene che cercò di ammaliare l'uomo di ingegno molteplice...

Salutone.
Franz

alessandra ha detto...

@Franz
Ciao caro Franz! Me la ricordo pure io quella Odissea in TV, con Irene Papas nella parte di Penelope, l'Odissea è uno dei libri più belli che abbia mai letto, ho studiato con passione al liceo la Grecia antica, la sua storia, la sua letteratura, un vero piacere, peccato che, come dicevano Mavi e Luca stamattina in radio, le iscrizioni al liceo classico siano in netto calo, forse perchè si ha un approccio più pratico alle cose e si pensa che il greco e il latino non servano a niente, ma si sbagliano, sono ginnastica per la mente e per il cuore.