L'appuntamento è alle 11:00 davanti ad un bar gelateria di Pozza.
Vedo subito un sorriso dolce venirmi incontro e sento un che di familiare nel suo aspetto che però non riesco a mettere a fuoco. Ci sediamo per un caffè e da lì a perdersi in ciacole è un attimo e un piacere, un grande piacere.
Ma non possiamo passare la giornata lì, decidiamo per un'escursione in quota: ognuna propone un luogo mai visto dall'altra.Alla fine decidiamo per la mia proposta, il luogo è il Belvedere, sopra a Canazei, da cui si gode una vista panoramica a 360° tra il Gruppo Sella, il Sasslong, la Marmolada.
Ci avviamo e appena salite in macchina ci raggiunge Amanda..........al telefono, solo al telefono. Dall'altro capo c'è una voce pimpante e soave, perfetta per parlare ai suoi piccoli pazienti e anche per deliziare le amiche di penna.Altre ciacole poi ci lasciamo con una piccola promessa.......
Arrivate a Canazei ci attende una sorpresa poco simpatica. L'impianto di risalita è chiuso per la pausa pranzo, ma come? Che ore sono ? Ma quanto tempo è trascorso ? Ahi le chiacchiere!!!!!
A questo punto non ci diamo per vinte e caliamo l'asso nella manica di MG. Entra in scena la sua proposta, una signora propost:a salire fino a Punta Rocca sul Ghiacciaio della Marmolada. Vuole dire mettere i piedi nella neve in piena estate, significa osservare il mondo dall'alto.
Ci rimettiamo in macchina e in breve arriviamo al bacino di Fedaia, un lago artificiale dalle acque smeraldine che si trova ai piedi della Marmolada. Costeggiamo il lago e con esso tutto il fronte del ghiacciaio, uno spettacolo così perfetto che sembra ricreato ad arte. Proseguendo si arriva al Passo Fedaia e una volta scollinato si inizia a scendere, la strada è agevole, i tornanti lunghi e uno a seguire l'altro. E' una zona molto bella, ci sono ampi pascoli e piccoli ricoveri in legno che rendono il paesaggio molto pittoresco. Grazie alla perfetta e sicura guida della driver (leggi MG) arriviamo presto a Malga Ciapela, il punto di partenza per la nostra destinazione odierna. Ma un'altra piccola antipatica sorpresa ci attende. Il cileo si è oscurato ed è iniziato a piovere, proviamo ad aspettare un pò, le nuvole nere si alternano a sprazzi di cielo azzurro e magari il nuvolone scuro, che copre completamente la punta dove siamo dirette, decide di spostarsi e fare posto al chiaro.
La "scalata" prevede un dislivello di 1810 m. e, per fortuna, si avvale dell'ausilio di un moderno impianto di risalita.Una funivia, che copre tre differenti tratte, in 12 minuti sale fino a 3265 m. La prima fermata consente il cambio di vetturina e si prosegue fino a Punta Serauta a 2950 m
Qui si scende e si può sostare per godersi la vista del ghiacciaio e del panorama mozzafiato che comprende cime e massicci di ogni forma e genere che si alternano e si rincorrono fino dove l'occhio riesce ad arrivare. Peccato che la giornata non sia del tutto limpida, ma lassù è davvero notevole.
Restiamo ad osservare il ghiacciao, c'è una cordata che lo sta attraversando diretta al Pian dei Fiacconi. Entrambe consideriamo le insidie che il percorso può riservare, i pericolosi crepacci che possono aprirsi sotto i piedi all'improvviso. Occorre rigore, prudenza e rispetto. La montagna non perdona, a volte anche i più esperti. Notiamo anche che il ghiacciaio ha ridotto molto la sua estensione, sembra addirittura che nel tempo abbia dimezzato la sua superficie.
L'aria è frizzantina, esce anche un pallido raggio di sole che riscalda immediatamente. Si sta bene e ci soffermiamo ancora un pò. La nostra attenzione è catturata dalla fauna......umana. Molto varia e fantasiosa, c'è un gruppo vacanze del Salento piuttosto nutrito e uno che arriva dalla lontana Trinacria, è una bella immagine sentire la cadenza sicula e pugliese a quella altezza, fa sembrare le distanze insignificanti. Poi ci sono i gruppetti di famiglie: quelli che sono arrivati fin lì quasi in tenuta da spiaggia ed ora i bambini camminano avvolti in improvvisate coperte, stile Indiani d'America. C'è poi una famigliola in tenuta da sci impeccabile, tuta termica, guanti, berretti, occhiali da ghiacciaio. Tutti dello stesso colore. Si muovono impacciati, come si sentissero fuori luogo. In un attimo ci tornano alla mente Totò e Peppino quando approdano a Milano, la fredda Milano, con abiti da Siberia. Ridiamo divertite citando la celebre frase del film "Noio, volevam savuar....." e pensando che a volte ci si complica la vita inutilmente.
Proseguiamo la nostra ascesa con l'ultimo tratto di funivia. Ora siamo proprio sopra il ghiacciaio, superiamo la cordata e nella neve sono ben chiare le lunghe piste lasciate dal loro passaggio. Man mano saliamo le nuvole ci avvolgono e sembra di dirigerci verso l'ignoto. La funivia ogni tanto oscilla per la gioia dei bambini che urlano come fossero sulle montagne russe.
A punta Rocca ci sono 6 gradi, la nebbia totale e un'atmosfera spettrale. Scendiamo una scaletta e siamo sulla neve, con i piedi nella Marmolada!
Al ritorno ci fermiamo di nuovo a Punta Serauta, dobbiamo mantenere la piccola promessa fatta ad Amanda: gustarci una bella fetta di strudel e anche un rifocillante tè bollente. Prendiamo l'ultima corsa, per fortuna in ritardo.Ancora un pò e ci toccava passare la notte lì !!!
E' stata una bella giornata, l'incontro con un'amica speciale simpatica, bella e tosta. Mi sento fortunata e non importa se sulla strada del ritorno ci attende una lunga fila (ah la Statale!). E' l'occasione per altre ciacole, del restoè tra le cose che amiamo fare. Vero?
Grazie MG per la magnifica escursione, spero di avere ancora e presto il privilegio della tua compagnia.
P.S. - poi durante il giorno, man mano che la compagnia di MG mi sembrava sempre più una cosa naturale, ho avuto l'illuminazione e ho messo a fuoco quel non so che di familiare che mi trasmettteva: la somiglianza sia fisica che nei modi di fare con una mia carissima amica, preziosa compagna di viaggi. Ma le cose avvengono sempre e solo per caso ?
14 commenti:
Dalle Alpi alle piramidi
da Manzanarre al Reno...
chi è che ti accompagna ?
Orsù or lo sapremo
chiamar la potremo !
ti guiderà sicura dalle catacombe
a Sanremo con una banderuola
allacciata ad un remo.
Conosce strade, arte, scavi,
ascese e risalite
su nel cielo terso
e poi giù il deserto
e poi ancora in alto
con un grande salto.
Non perderti potrai
la ''grande sorella'' ti seguirà
col satellitare o la palla di vetro
del crepaccio ti avvertirà.
Consigliarti potrà e l'ordine farà
e guai se lo strudel tu rifiuterai.
Lampi fulmini saette invierà
e tutti gli dei in fila allineerà.
Poveri , nasconderci mai potremo
dei burattini diventeremo ?
Bella vacanza è stata questa
ma l'estate dove resta ?
Che spettacolo!
Quando andai sulla Marmolada avevo poco più di dieci anni, noi fratelli facemmo a pallate di neve, e la data rimase storica in famiglia: 10 agosto.
Grazie per lo spettacolo.
Le cose non avvengono mai per caso, bisogna saper trovare il messaggio che ci sta dietro. Le casualità sono doni dell'Universo.
Ciao
ho un terribile ricordo di punta rocca; allora non avevamo ancora scoperto il piacere dello sci di fondo ed io avevo presto abbandonato la discesa (amanda e velocità sono termini coniugabili solo separatamente, ma seguivo il gruppo degli sciatori con libro alla mano imbaccuccata per benino e mi mettevo su una sdario al sole a godermi aria buona e sole. Quel giorno, nonostante le previsioni, straordinariamente ottimiste non si vide neppure un barlume di sole, un vento impietosissimo, che col sole si sarebbe potuto tollerare, sferzò ininterrottamente la pista ed in breve passai l'intera giornata chiusa nel rifugio consumando una tazza di the dopo l'altra per avere il diritto di rimanere al caldo. Per fortuna siete state leggermente più fortunate :)
a proposito di MG la donna ha carattere è l'unica che riesce a tenere in riga tremonti
Ma è meraviglioso, avere tanti amici che ti portano in giro per mare e monti. Tonino a suo tempo ci ha deliziato e veleggiato verso le isole Greche, ed ora Alle ed MG ci hanno portato con loro sulle montagne.
Vi ho immaginato belle e sorridenti!
Buongiorno, ma che bello il resoconto di Alle e MG che si incontrano! Io sono molto affezionata a Pozza di Fassa e alla Marmolada, ci andavo spesso da piccola con zii e cugini riminesi, quanti bei ricordi, quante passeggiate, quante mangiate nelle malghe! E appunto anch'io da bimba adoravo quando la funivia o il cestino che c'era allora per arrivare sulla marmolada oscillava per il vento..adesso se succede mi viene l'occhio vitreo e mi faccio silente :-)
Un urrà per MG Scuhmacher e per lo strudel!
io sono stata sulla Marmolada circa 20 anni fa e ho ricordi stupendi.
immagino che vi siate proprio divertite voi due!! chissà quante ciacole, quante risate.
grazie del bel post, le foto sono stupende.
Infatti foto stupende!
ah si ciacole go-go, avete ragione, per poco perdiamo la funivia per scendere, questa la dice tutta.
Leggo con piacere che la Marmolada
è un luogo che rimane nel cuore di tutti quelli che passano a salutarla e a quanto vedo sono tanti. La chiamano Regina delle Dolomiti ed è con la dovuta riverenza che ci si accosta, si osserva, si tocca, ci si sente piccoli e felici.
Spero di vivere altre giornate così, dove non manca niente e
ti senti veramente bene.
E poi il Pelmo, l'Antelao, le Tre Cime. Andavo a San Vito di Cadore, prima con tutta la famiglia e poi restavo con i nonni fino a settembre.
Ma guarda te che ricordi lontani mi porti in superficie...
@enzo: i blog servono anche a quello : memorie private e memorie collettive
Enzo, allora dai fuori quei ricordi. Qui si sta ad
ascoltare con attenzione........
qui si fa filò
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