11 agosto 2010

Il mercato

Stamani sono andata a fare la spesa al mercato, a dispetto del continuo fiorire di centri commerciali non rinuncio ad andare a fare la spesa presso le bancarelle degli ambulanti, anche perchè il rapporto qualità- prezzo è assolutamente vantaggioso.
Recarsi al mercato significa entrare in contatto con una ricchezza di sensazioni che pochi altri luoghi ti offrono, gli odori che pervadono l'aria sono ricchissimi e il vociare dei venditori raggiunge livelli da festa del paese. Oggi era anche il giorno del mercato settimanale delle merci varie. Mi piace curiosare tra le bancarelle, osservare distinte signore frugare tra le merci ammucchiate alla ricerca di un vero affare, o le ragazzine imbambolate davanti alla giovane che crea orecchini etnici. E' una varia umanità che mi affascina ogni volta.

7 commenti:

Tonino ha detto...

Si lo trovo molto interessante visitare il mercato.
Le piante e l'esposizione di pomodori, delle varietà diverse, sono quelle da me preferite.
Mi sento bene lì.
Ciao.

amanda ha detto...

da noi il sabato ci sono 4 piazze destinate a mercato: c'è il grande mercato di Prato della valle, ma non ha frutta e verdura che invece stanno in piazza della frutta e delle erbe (un nome, una garanzia, anche se in piazza delle erbe ci sono i banchi di frutta e verdura più economici in piazza della frutta quellli delle signore snob della padova bene) e poi c'è il mercato di Piazza dei Signori. Trovo però che da quando i cinesi hanno invaso il mercato, i banchi siano omologati in tutte le città. una volta era un piacere in estate, quando andavo in Pugli andare al mercato, perchè rispetto ai miei erano un altro pianeta, trovato abiti, scarpe che qui non si trivavano. Invece ora da nord a sud è tutto omologato, raramente si trovano cose caratteristiche

Tonino ha detto...

In città ci sono ,giornalmente, due mercati di frutta e verdura, con appendici di camper provvisti di tutto il reparto detersivi ed affini. Anche i frutti di mare non mancano, tollerati,ma venduti dai pescatori locali.
Una volta a settimana c'è quello enorme dove si può acquistare di tutto con molto guadagno. Preferisco quello giornaliero che prevede delle rivendite di prodotti del contadino a km zero,ma che dico ,poco fuori città.
La zona è molto fertile ed i pomodori sono curati con cura.
Ogni pietanza vuole il tipo di pomodoro particolare : mi piace acquistarne di due tipi, ed in questo periodo, quello per condire le frise d'orzo, con sottoli,sale di Cervia ,olio, origano del basso Salento : frizzante !
Ne sento il profumo e decido il tipo.
In questo periodo sono in vendita quelli per realizzare, in casa, il passato, i pomodori a pezzetti da conservare ed utilizzare d'inverno. Profumi di basilico e pomodori anche nella stagione fredda senza conservanti, senza coloranti, senza ogm, senza inganno.
Sono piccole realtà ,ma assediate dalla globalizzazione dei supermarket. Resistiamo.

oriana ha detto...

caro Tonino, non avevo dubbi, ti immagino tra i banchi ad acquistare pomodori per le meravigliose focacce che ogni tanto ci fai virtualmente assaggiare, profumate d'olio e di origano.

Sara ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Sara ha detto...

Da ragazza studiavo a Pisa e ho una gran nostalgia del "mercato delle vettovaglie", mi piaceva cogliere le battute che si rincorrevano da un banco all'altro.
Qua a Sarzana invece c'è l'ipercoop e tra un po'forse ci sarà anche l'esselunga...un altro mondo!
Sara

(p.s. ho eliminato il post precedente perché avevo fatto un erroraccio d'ortografia. A quest'ora mi perdonate?)

amanda ha detto...

benvenuta Sara, perdonata,finchè non leggono i precisini che girano per questi lidi sei al sicuro :-)

certo i centri commerciali non assomigliano all'idea di acquisto che ci piace