1 settembre 2010

Naturale sconosciuto






Il firmamento è il capogiro di Dio

la sua bestia stellata che conduce

il fuoco nelle strettoie del buio.

Quando l'azzurro giace prigioniero

un bordone spicca e si staglia

dagli assi melodici del cielo.

Tratteggiato

lo slancio dell'uccello

propulsa dal rovo

fino su alle chiome che a me sembrano

qualcuno.



Mariangela Gualtieri

17 commenti:

oriana ha detto...

probabilmente ho la mente rallentata dalle poche ore di sonno, ma non l'ho ben compresa.

amanda ha detto...

leggi e rileggi, stampala e portala in vacanza dentro uno dei tuoi libri, e soprattutto ascoltala mentre la leggi :-)

amanda ha detto...

perchè hai dormito poco?

oriana ha detto...

questioni di lavoro. Ho l'ultima consegna giovedì e sono terribilmente indietro

amanda ha detto...

ce la fai ce la fai ce la fai cela fai ce la fai ce la fai ce la fai ce la fai se vuoi ti faccio un mp3 e questa notte te lo ascolti a basso volume come un mantra dormi e venerdì parti per le ferie con tutto finito :-)

oriana ha detto...

certe amiche sono davvero preziose per infondere coraggio. Ma ora vado a lavorare davvero!

amanda ha detto...

corri baci e ricorda ce la fai!

alessandra ha detto...

Questa Gualtieri è davvero notevole, per me è sempre misterioso e affascinante il processo creativo che porta alla creazione di una poesia..descrizione stupenda...

Dai Oriana ce la farai! Non ti preoccupare!

amanda ha detto...

questa Gualtieri è stata davvero una grande scoperta per me tante emozioni in così poco spazio

maria grazia ha detto...

vero Amanda, davvero una poesia piu' bella dell'alrra, un vero tesoro!

maria grazia ha detto...

si che ce la fai ORIANAAAAAAAAAAAAA siamo tutte con te!!!

Il Ballo dei Flamenchi ha detto...

bella, davvero :)

amanda ha detto...

dove ti ho già incrociata/o "il ballo dei flamenchi"? eri già passata/o di qui, perchè mi suona noto il tuo nome? Comunque benvenuta/o o bentornata/o

giardigno65 ha detto...

Conoscete questa ?

Sinuoso è il respiro del mare
retto il volo dell’uccello marino
spianate le armate di scogli
e tutta una geometria di grani
fa spiaggia fa muraglia
fa orma d’uomo e di cane.
Galleggiamo qui come spadaccini
al rallentatore entriamo
in tutti i bar della riviera
ma è sete decennale che ci arde
è il rombo di tutte le acque.
Mariangela Gualtieri

Alle ha detto...

Giardi lo sapevo che avresti risposto con un'altra bellissima
poesia, tu e Amanda siete davvero
unici in questo. Ma anche in tante altre cose, sono certa.

alessandra ha detto...

Grazei Giardi, questa Gualtieri è veramente prodigiosa!

amanda ha detto...

io sono unica nel fare torte "avrei voluto essere una sacher" stortignaccole e opache :D

no Giardi non la conoscevo grazie del regalo