22 ottobre 2010

Mi chiamano Mimì....



Qualche giorno fa Sergio posta, in una malinconica domenica di pioggia, un video di Enzo Gragnaniello, e subito penso a Mimì ed a Murolo. Poi ieri John, dedica parte del suo Twilight proprio a Mia Martini ed io posso provare a dormire due minuti prima, ma quando Mimì intona piccolo uomo sono davvero sveglia nel cuore.
Ho avuto l'opportunità di sentirla ad una Festa dell'Unità molti anni fa, in quello sciagurato periodo in cui si diceva di lei che portasse jella e quindi viveva emarginata.
Ricordo la sua voce che, anche se più arrochita dall'intervento alla laringe e dalla malinconia, era magica e il suo stupore nel rendersi conto che tra il pubblico c'erano dei ragazzini che cantavano le sue canzoni meno note.
Commossa ne chiamò uno sul palco e gli chiese come le sapesse e lui disse "ci sono cresciuto, credo ci sia mia madre da qualche parte con le sue amiche".C'è il manoscritto della sua storia con Fossati in "La costruzione di un amore" e poi in "e non finisce mica il cielo". Tornò sul palco a San Remo con quel capolavoro di grazia e difficoltà di "Almeno tu nell'universo" . E poi partì
Cara Mimì, amica fragile, tu non ci sei più e neppure le feste dell'unità di una volta

13 commenti:

Gloria ha detto...

Mimì di sicuro vive ora felice ai piedi dell'arcobaleno in compagnia di Tenco, Battisti, e Lauzi (che mi piace proprio tanto) cantando le canzoni più belle, quelle canzoni che di così belle non se ne sentono più!

amanda ha detto...

certo ma faber l'abbiamo mandato a campi? :P

Gloria ha detto...

No..lui è lungo una creuza de ma e guarda i righi con nostalgia.

alessandra ha detto...

Che bel post Amanda e che belle immagini quelle di Gloria!
Io ho ascoltato Mimì sin da piccola perchè mia mamma la adorava...certo non conosco approfonditamente la sua discografia, ma sentire che so "Piccolo uomo" o "Almeno tu nell'universo" mi dà sempre i brividi.
Una sensibilità fuori dal comune come quella di Mimì può essere sempre purtroppo un'arma a doppio taglio, soprattutto se si è un pò sfortunati come lo è stata lei, si sentono le gioie e i dolori senza pelle, a cuore puro e aperto e non è facile, si rischia di soccombere...

Ah che belle "La costruzione di un amore" e pure le feste dell'Unità di una volta, certo che ormai sono peggio di una vecchina, passo tutto il tempo a rimpiangere cose che non ci sono più e spariscono, segno di questi tempi sciagurati.

amanda ha detto...

fonderemo un allegro centro anziani, faremo acquagym come i miei nonni-cocoon e andremo a ballare il liscio come si faceva nelle mitiche feste dell'unità "la luna sul Po" ad Occhiobello... ma questo è un altro post non mi gioco l'idea ;)

Tonino ha detto...

Il bulli raggiungerà le vostre dimore ed ,ogni sabato sera ,vi condurrò alla balera con le luci appese sulla pista ed il piattino con ,poche ,salsicce.
Qualcuna di voi ,però, mi deve insegnare a ballare la mazurca ed il liscio.
Sono immagini che ho sempre cercato di raggiungere , anche tramite i film di P.Avati ,ma ...
Pazienza !

amanda ha detto...

ora Tonino va bene l'harem ma caricheremo anche qualche altro ballerino vero?

Tonino ha detto...

Il pulmino ha solo 9 posti purtroppo, tutte donne sarà un pò faticoso fra 15 anni.
Ora vi abbraccio tutte da qui a lì.
ciao T.

oriana ha detto...

Fantastica Mimì, quanti ricordi!
è un venerdì nostalgico?

Non ce la faccio più sono incasinata di lavoro... aiuto!

alessandra ha detto...

Anch'io caro Tonino cerco sempre di riassaporare certe dolci atmosfere attraverso i vecchi film di Avati...

giacy.nta ha detto...

Una volta Mia Martini non mi diceva molto, adesso solo la apprezzo, evidentemente mi ci è voluto un pò di tempo per capire tante cose. Ciao Amanda, un bacio.

Marilina ha detto...

- Venerdì nostalgico -
Straziante un sistema che emargina miracoli umani come Mimì.

Ti ringrazio Mimì per la tua grandezza, per la tua voce che fa accapponare l'anima, per i testi che disarmano ogni essere umano.

Meglio amati intensamente da pochi che superficialmente da molti, ma a volte com'è ingiusta la vita.
Mi auguro che ovunque tu sia abbia trovato pace.

Il mio ricordo delle Feste dell'Unità è di pura "fiesta".
C'andavo troppo piccola (o troppo superficiale) per i contenuti politici, ma mi ricordo le luci, i colori, il calore, le voci, gli odori, la felicità che tutto questo sprigionava.
Il luogo che ospitava la festa era una pista di pattinaggio (a rotelle) all'aperto all'interno di un parco, era splendido.
Che adesso sia un centro commerciale con formicaio residenziale?
Tonino, sono pronta per il bulli.

Pupottina ha detto...

adoro questa canzone!!!