2 novembre 2010

Frammento alla morte



Vengo da te e torno a te,
sentimento nato con la luce, col caldo,
battezzato quando il vagito era gioia,
riconosciuto in Pier Paolo
all'origine di una smaniosa epopea:
ho camminato alla luce della storia,
ma, sempre, il mio essere fu eroico,
sotto il tuo dominio, intimo pensiero.
Si coagulava nella tua scia di luce
nelle atroci sfiducie
della tua fiamma, ogni atto vero
del mondo, di quella
storia: e in essa si verificava intero,
vi perdeva la vita per riaverla:
e la vita era reale solo se bella...

La furia della confessione,
prima, poi la furia della chiarezza:
era da te che nasceva, ipocrita, oscuro
sentimento! E adesso,
accusino pure ogni mia passione,
m'infanghino, mi dicano informe, im
puro
ossesso, dilettante, spergiuro:
tu mi isoli, mi dai la certezza della vita:
sono nel rogo, gioco la carta del fuoco,
e vinco, questo mio poco,
immenso bene, vinco quest'infinita,
misera mia pietà
che mi rende anche la giusta ira amica:
posso farlo, perché ti ho troppo patita!

Torno a te, come torna
un emigrato al suo paese e lo riscopre:
ho fatto fortuna (nell'intelletto)
e sono felice, proprio
com'ero un tempo, destituito di norma.
Una nera rabbia di poesia nel petto.
Una pazza vecchiaia di giovinetto.
Una volta la tua gioia era confusa
con il terrore, è vero, e ora
quasi con altra gioia,
livida, arida: la mia passione delusa.
Mi fai ora davvero paura,
perché mi sei davvero vicina, inclusa
nel mio stato di rabbia, di oscura
fame, di ansia quasi di nuova creatura.

Sono sano, come vuoi tu,
la nevrosi mi ramifica accanto,
l'esaurimento mi inaridisce, ma
non mi ha: al mio fianco
ride l'ultima luce di gioventù.
Ho avuto tutto quello che volevo,
ormai:
sono anzi andato anche più in là
di certe speranze del mondo: svuotato,
eccoti lì, dentro di me, che empi
il mio tempo e i tempi.
Sono stato razionale e sono stato
irrazionale: fino in fondo.
E ora... ah, il deserto assordato
dal vento, lo stupendo e immondo
sole dell'Africa che illumina il mondo.

Africa! Unica mia
alternativa

Pier Paolo Pasolini


Nel 35° anniversario del suo omicidio

10 commenti:

alessandra ha detto...

Amanda mi hai proprio commosso con questa poesia di Pasolini..meravigliosa. Io stamattina in suo onore ho rivisto su youtube la scena del bel film di Nanni Moretti "Caro diario" in cui Nanni va all'Idroscalo nel luogo in cui hanno ucciso Pasolini, la musica è quella del Koeln Concert di Keith Jarrett...struggimento allo stato puro per la perdita precoce di questa preziosa voce fuori dal coro, chissà cosa direbbe di questi tempi ancora più tristi.
http://www.youtube.com/watch?v=AIBeQ7ddgXw

Ernest ha detto...

Pasolini deve vivere in tutti noi!

amanda ha detto...

@Ernest: magari potesse albergare in me tanta lucidità, lungimiranza e tanta poesia
benvenuto

alessandra ha detto...

Benvenuto Ernest!

Gloria ha detto...

se non sbaglio anche twilight ha ricordato Pasolini stamattina, ma non ricordo...non mi ricordo mai niente di quello che accade all'alba. sono talmente rintronata che stamattina presto verso le 3 ho sognato che suonavano alla porta e mi sono tirata giù dal letto di corsa per andare ad aprire. ma si può?

oriana ha detto...

bellissimo omaggio, Amanda.


@ Gloria io stanotte ho sognato un mio ex fidanzato dell'era preistorica, che vorrà dire? Mi dovrò preoccupare?

amanda ha detto...

@Gloria: i sogni del mattino paiono sempre così veri!

@Oriana: se non si preoccupa tuo marito!

Adriano Maini ha detto...

Mi viene da ricordare che da ragazzino ho conosciuto Pasolini come notista di "Vie Nuove". Lo leggevo con avidità (siamo nel 1962) perché era un maestro di vita. Dopo ho conosciuto la compiutezza dell'artista.

amanda ha detto...

Benvenuto anche a te Adriano

alessandra ha detto...

Benvenuto Adriano!