24 novembre 2010

Lieve offerta




Vorrei che la mia anima ti fosse
leggera
come le estreme foglie
dei pioppi, che s’accendono di sole
in cima ai tronchi fasciati
di nebbia -

Vorrei condurti con le mie parole
per un deserto viale, segnato
d’esili ombre -
fino a una valle d’erboso silenzio,
al lago -
ove tinnisce per un fiato d’aria
il canneto
e le libellule si trastullano
con l’acqua non profonda -

Vorrei che la mia anima ti fosse
leggera,
che la mia poesia ti fosse un ponte,
sottile e saldo,
bianco -
sulle oscure voragini
della terra.


Antonia Pozzi 1934

8 commenti:

Gloria ha detto...

Una poesia che si posa leggiadra come una foglia in questa mattina di fine autunno. speriamo arrivi presto la primavera

giardigno65 ha detto...

Vorrei diventare acqua,
confondermi ai fiumi dall' acqua abbondante,
risalire alla loro sorgente.
Così la mia bella verrebbe a riempire la brocca,
nella brocca entrerei gorgogliando.
Lei metterebbe la brocca sulla spalla:
io le sgocciolerei per i seni.
(Canto Armeno, XIX sec. d.C.)

Tonino ha detto...

@ Giardigno
come sono belle queste poche parole .

alessandra ha detto...

Ecco un pò di poetica leggerezza mi ci voleva...grazie tesoro.
Giardi è stupenda, mi appunto questo canto armeno, sei una sorgente inesauribile di poesia.

giacy.nta ha detto...

E' davvero lieve, e l'ultimo verso, dissonante, che allude alla "grave" realtà, lo conferma a mo' di antitesi.
Grazie Amanda!

Marilina ha detto...

Grazie Amanda, grazie Giardi.
Una leggera e forse sottilmente disperata, una più passionale.
Poesia. Che parla per immagini. Bellissima anche la foto.

Fffff, che pomeriggio pesante.
Ma c'è la meraviglia di questo blog, non ho motivo per lamentarmi.

oriana ha detto...

anche per me giornata pesantuccia, ma stasera questi versi rendono la mia anima leggera

maria grazia ha detto...

Grazie @Amanda, Confermo il post di Oriana in pieno.