ovvero "Ciacole da Tiffany"
(aspettando Lady Scartox & Mr. LittleWhite)
9 dicembre 2010
Sul tavolo
Ci terrei a precisare che ho comprato
questa tovaglia
con il suo semplice disegno ripetitivo
di fiori viola scuro non menzionati
da alcun botanico
perché mi ricorda quel vestito stampato
che indossavi
l’estate che ci siamo conosciuti (un vestito
– hai sempre sostenuto –
che non ti ho mai detto che mi piaceva).
Be’, mi piaceva, sai. Mi piaceva.
Mi piaceva un sacco, che ci fossi tu dentro
oppure no.
Come è potuto uscirsene così in silenzio
dalla nostra vita?
Detesto (proprio detesto) l’idea di qualche
altro sedere
che faccia svolazzare a sinistra e a destra
quelle pesanti corolle.
Detesto ancor più immaginarmelo sgretolarsi
in una discarica
o fatto a brandelli – un pezzo qui che pulisce
un’astina dell’olio
un pezzo là intorno a una crepa in un tubo
di piombo.
È passato tanto tempo ormai, amore mio,
tanto tempo,
ma stanotte proprio come la nostra prima
notte sono qua,
la testa leggera tra le mani e il bicchiere
pieno,
che fisso i grossi petali sonnolenti fino
a quando si mettono in moto,
amandoli ma con il desiderio di sollevarli,
di schiuderli,
persino di farli a pezzi, se questo è quanto
ci vuole per arrivare
alla tua bellissima pelle, desiderosa,
calda, candida come la luna.
Andrew Motion
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Motion A.
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19 commenti:
Non conoscevo questo poeta..beh se qualcuno mi dedicasse una poesia del genere potrei sentirmi appagata per molti mesi...:-)
Grazia Amanda!
@Ale: io anche di più :)
Neanch'io lo conoscevo.
certo che non c'è mofo migliore che iniziare la giornata con un pò di romanticismo. distende i nervi!
.... e stira le tovaglie
Uau! Uuuaaauu!! Mi piace proprio, grazie spacciatori.
Mi piace l'idea di un uomo che ama anche attraverso un abito, la fantasia dell’abito. E che la ricerca. E che evoca.
Anch’io quando vedo l’uomo che amo (tempo presente?!?) indossare un capo che mi piace, lo vedo scintillare in maniera ancora più intensa.
quale uomo può amare così intensamete la sua donna da ricordare persino l'abito del loro primo incontro? Giusto un poeta.
Certo che in effetti solo un poeta si può ricordare una cosa così hai ragione Oriana, noi donne invece ricordiamo tutto!
ma non dite così, l'amore non è mica appannaggio esclusivo femminile
Sicuramente un uomo romantico, prima che poeta. Un uomo che sa amare la sua donna nella completezza, dagli aspetti importanti, ai dettagli. Significa
che la sa osservare, che ama tutto di lei e lo sa esprimere. Che bello! ma dove siete uomini così fatti ?
Mah..non sarà appannaggio femminile, ma siamo noi in genere a dedicare di più i nostri pensieri ed energie all'argomento amore...la maggior parte degli uomini la vivono diversamente...
quanti poeti maschi conosci che hanno scritto poesie d'amore? forse che erano poco sinceri quando esprimevano così bene le loro pene?
me paro un avvocato della difesa :D
parlando degli uomini comuni, non poeti, hanno una sorta di pudore ad esprimere i loro sentimenti, noi donne siamo più romantiche sempre.
Donne romantiche, sapete che mi verrebbe da dire che ci sono tanti uomini romantici, ma a volte bloccati dall'effetto stupefacente che producono.
Eehhhhhh?!?
Se qualcuno capisce cosa volessi dire, grazie.
:-))))))))))))))))
@Marilina: ora ci rifletto su un 7-8 ora poi se ho capito ti saprò dire :D
Gli oggetti hanno un'anima...
Se ci penso, tutti i più grandi scrittori, registi, pittori lasciano ch siano gli oggetti a "parlare", a trasferire emozioni.
Bellissima scelta Amanda cara!
Bacio
@Giagynta un po' più indietro c'è un post che parla anche di te: le cose che abbiamo in comune :)
Mi sembrano fiori di origano.
davvero c'è una bella differenza tra l'uomo e il poeta, anzi, se ci penso, i grandi artisti a livello sentimentale sono quasi sempre incapaci di darsi completamente...cio non toglie che sia una bellissima poesia;)
ciao amanda!!
leggete questa (in originale) :
A Glass of Wine
Exactly as the setting sun
clips the heel of the garden,
exactly as a pigeon
roosting tries to sing
and ends up moaning,
exactly as the ping
of someone's automatic carlock
dies into a flock
of tiny echo-aftershocks,
a shapely hand of cloud
emerges from the crowd
of airy nothings that the wind allowed
to tumble over us all day
and points the way
towards its own decay
but not before
a final sunlight-shudder pours
away across our garden-floor
so steadily, so slow
it shows you everything you need to know
about this glass I'm holding out to you,
its open eye
enough to bear the whole weight of the sky.
- Andrew Motion
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