Il 13 novembre scorso, nei giorni in cui ero a Madrid, è stata liberata Aung San Suu Kyi, una piccola grande donna. Questa politica birmana, insignita nel 1991 del premio Nobel per la pace, da anni combatte contro il regime militare del suo paese e lo fa ispirandosi a Gandhi e alla sua politica della non violenza; per difendere le sue idee ha pagato un prezzo altissimo: ha trascorso quasi tutti gli ultimi venti in reclusione coatta nella sua casa, senza che neanche le fosse concesso di salutare un'ultima volta il marito che stava morendo per un male incurabile.
Nel 1990 il partito da lei fondato e guidato, la Lega Nazionale per la Democrazia, aveva ottenuto una schiacciante vittoria alle elezioni, risultato che ovviamente non fu riconosciuto dal regime e lei fu posta davanti ad un aut aut: la fuga verso la libertà all'estero o la privazione della libertà in Birmania. Lei ovviamente fece la scelta più difficile, ma più coerente con le sue idee, rimase in Birmania accanto al suo popolo, decisione che le è costata molto anche in termini di condizioni di salute che hanno spesso vacillato in questi anni.
Io sono molto legata a lei perchè durante l'università ho fatto parte di un gruppo di Amnesty Internationale e, nel nostro piccolo, ci siamo mobilitati tanto per lei; poi per amarla basta soffermarsi sulla dolcezza del suo sguardo e la pacatezza delle sue parole che non sono state minimamente intaccate dal calvario di questi anni.
Molte personalità si sono mobilitate per lei, anche cantanti. Il video che allego è quello della canzone che le hanno dedicato qualche anno fa gli U2, Walk on....continua a camminare Aung San!!!
Nel 1990 il partito da lei fondato e guidato, la Lega Nazionale per la Democrazia, aveva ottenuto una schiacciante vittoria alle elezioni, risultato che ovviamente non fu riconosciuto dal regime e lei fu posta davanti ad un aut aut: la fuga verso la libertà all'estero o la privazione della libertà in Birmania. Lei ovviamente fece la scelta più difficile, ma più coerente con le sue idee, rimase in Birmania accanto al suo popolo, decisione che le è costata molto anche in termini di condizioni di salute che hanno spesso vacillato in questi anni.
Io sono molto legata a lei perchè durante l'università ho fatto parte di un gruppo di Amnesty Internationale e, nel nostro piccolo, ci siamo mobilitati tanto per lei; poi per amarla basta soffermarsi sulla dolcezza del suo sguardo e la pacatezza delle sue parole che non sono state minimamente intaccate dal calvario di questi anni.
Molte personalità si sono mobilitate per lei, anche cantanti. Il video che allego è quello della canzone che le hanno dedicato qualche anno fa gli U2, Walk on....continua a camminare Aung San!!!
6 commenti:
Ho visto lo speciale di Report sul gruppo di giornalisti indipendenti birmani che per il solo fatto di aver documentato le proteste pacifiche dei monaci e della popolazione hanno rischiato l'arresto (puntualmente avvenuto per alcuni di loro) e la vita. Nelle proteste civili e pacifiche per i propri diritti non ci sono armi da vendere quindi nessuno sostiene quelle civilissimi lotte per il diritto a vivere in un paese democratico
Nel suo sguardo c'è solo amore e serenità. non lascia trapelare la sofferenza, le privazioni le ingiustizie di un'intera vita. abbiamo tutti da imparare da una donna come lei che non si è fermata non si è arresa. le nostre piccole lotte quotidiane sono niente in confronto a quelle che deve combattere lei. da lei dobbiamo imparare a non arrenderci mai, neanche nelle piccole cose.
Lei ci insegna ogni giorno a difendere le nostre idee sempre e a qualunque costo, ci insegna ad esporci per la giustizia. ci vuole molto coraggio e lei lo ha avuto veramente.
Bel post davvero!
ci sono donne minuscole che sprigionano una tale forza che ti fanno esser fiera di appartenere all'universo femminile.
Oriana deve essere la giornata delle donne piccole ;)
E' veramente una piccola grande donna!
Oohh, ieri non riuscivo a scrivere perchè i miei lineamenti erano troppo tirati dalla tensione per delle piccole piccole cose.
Ma come si fa ad avere viso e sguardo così dolci quando attorno tutto brucia?
Probabilmente è una dimensione interiore di certezza della giusta causa.
Probabilmente è la fede dell'attesa di un'altra dimensione.
Grazie Aung San Suu Kyi!
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