5 aprile 2011

Domande




Ogni settimana su D di La Repubblica c'è una rubrica che mi mi piace un sacco che si chiama "Domande" sottotitolo "Credo che le risposte rendano saggi, ma le domande rendano umani"


Bene questo sabato c'era questa domanda:


"Se ci fosse un oggetto chiamato come voi quale vorreste che fosse?"


A questo punto mi sono detta che oggetto vorrei che si chiamasse Amanda?


Ho deciso per un macinino da caffè. Il macinino da caffè è sufficientemente vetusto, ha una sua dignità, è per intenditori che sanno assaporare i piaceri della vita


E voi che oggetto vorreste con il vostro nome?


18 commenti:

Marilina ha detto...

Tovaglietta da tè fatta a mano in pizzo color ecrù Marilina.
Bellissima, preziosa e delicata.
Per i momenti conviviali, di accoglienza, di relax.
Sufficientemente antica, che si può anche trovare nei mercatini dell'antiquariato, vicino al macinino Amanda.

giardigno65 ha detto...

un cacciavite cercafase, di quelli che si accendono quando passa la corrente ...

L’OGGETTO DEL PENSIERO
E’ un’astrazione
e non un fatto:
l’oggetto
di un pensiero
un concetto
più che un sentimento
uno stato desiderato
inseguito dalla mente
eppure insoddisfatto
perduto prima
di averlo conquistato
e, dunque, mai goduto
(sempre sul punto
di essere... ) creduto
e delirato:
il senso del piacere.
Paolo Ruffilli

suarakamansa ha detto...

battezzo con il nome di Suara il bastone corto (pang) di nocciolo che uso per il kung fu.
ora ti trovo gli oggetti per Porco e Maiale

oriana ha detto...

ombrello.... parapioggia o parasole! Buono per tutte le stagioni!

Anonimo ha detto...

Una ghironda, fantastico strumento della tradizione musicale popolare.
Ciao ciao.
Franz

amanda ha detto...

@Marilina: eh certo vuoi che ci sia un macinino amanda senza una tovaglietta marilina?

@Giardi: un cacciavite cercafase ti calza a meraviglia

@Suara: chissà perchè me l'aspettavo

oriana l'ombrello per ogni stagione. è già sui manifesti pubblicitari

@Franz: la ghironda che meraviglia ho un cd di un gruppo tedesco in cui c'è una tizia che suona la ghironda mi piace un sacco

mariangela ha detto...

Amanda non mi viene niente, ma tu come mi vedresti?

Ernest ha detto...

ma credo proprio uno di quei libri, di quei tomi, con le pagine spesse con dentro un sacco di avventure, personaggi, passioni, amori, lotte, delusioni, vittorie ma mai strategie.
:)

Gloria ha detto...

decisamente una crostata : la famosa crostata gloria (dopo la torta margherita....) io mi sento una crostata : un po' country, molto rustica. sono di quelle crostate che nei banconi delle pasticcerie non vengono notate perchè tutti si concentrano sulle mega torte al cioccolato, alla panna. e poi lì in un angolo c'è una banalissima crostata, troppo semplice per attirare attenzione pero' in fondo buona, dolce. Le crostate non fanno venire l'acquolina come una sacher pero' è adatta a una semplice cena tra amici, di poche pretese ma soddisfacente.
comprate la crostata gloria.

Marilina ha detto...

Mi piace la parola ghironda.
Suona più da animale di compagnia che da strumento musicale.
Me ne farò una ragione.
:-)))))))))))))

alessandra ha detto...

ma che begli oggetti che avete scelto e che bel post Amanda, stupenda idea :-)
Io vorrei essere una chitarra e forse un pò lo immaginavate, mi piace l'idea di essere suonata ai falò sulla spiaggia, durante concerti rock, dopo le cene tra amici sul terrazzo, di accompagnare la crescita degli adolescenti che la suonano nella loro stanzetta pensando ai loro idoli musicali o al loro amore.
Musica e convialità per la chitarra Alessandra :-)

amanda ha detto...

@Ernest: un marquez?

amanda ha detto...

@: lascia perdere che una crostata alla frutta con la crema pasticcera fa la sua porca figura e si fa mangiare che è una meraviglia

@Mariangela: un modello di Harley Davidson

amanda ha detto...

@Ale: sei quasi pornografica :D

alessandra ha detto...

Eccola vede la malizia ovunque la nostra Amanda :P

Flavia ha detto...

Beh, di caffè ne so già qualcosa...
e anche il mio blog :)
Ma se dovessi scegliere un oggetto col mio nome... un bel palcoscenico.. ma è un pensiero troppo triste, perché in realtà possiamo essere ugualmente tante cose, con i nostri corpi e le nostre stesse facce.

amanda ha detto...

benvenuta Flavia, perchè un palcoscenico è un pensiero triste? Del teatro una delle cose che più mi piace, a prescindere dalle cose che vi si rappresentano, è la capacità di mutare perfino dimensioni a seconda della scenografia, di essere uno spazio nudo che veste bene qualsiasi abito

Emilys ha detto...

vista la mia passione per il caffè e tenendo conto che devo considerare le ultime volontà della Trip..Emilys sarà il nome di una caffettiera di quelle elettriche che quando è pronto però abbaia..che ne dici Amanda? :-))