Vogliono rimandarci indietro, chiedono dove stavo prima,
quale posto lasciato alle spalle.
Mi giro di schiena, questo è tutto l'indietro che mi resta,
si offendono, per loro è la seconda faccia.
Noi onoriamo la nuca, da dove si precipita il futuro
che non sta davanti, ma arriva da dietro e scavalca.
Devi tornare a casa. Ne avessi una, restavo.
Nemmeno gli assassini ci rivogliono.
Rimetteteci sopra la barca, scacciateci da uomini,
non siamo bagagli da spedire e tu nord non sei degno di te stesso.
La nostra terra inghiottita non esiste sotto i piedi,
nostra patria è una barca, un guscio aperto.
Potete respingere, non riportare indietro,
è cenere dispersa la partenze, noi siamo solo andata.
Erri De Luca
5 commenti:
E' bellissima. Erri De Luca ha davvero una penna magica.
Molto intensa, e molto vera.
Chiara, forte, diretta. Non lascia spazio a giri di parole, inchioda lo sguardo, la coscienza su questa realtà considerata scomoda e insopportabile. Una realtà che tanto rievoca quella passione e sacrificio sovraumano che la religione cattolica celebra proprio in questi giorni. Bisognerebbe ricordarselo.
dimenticavo: grazie Amanda, preziosa e attenta ogni giorno.
Grazie Amanda, parole intense, importanti, con la vita dentro.
Siamo figli della stessa terra, fratelli sotto a questo cielo, padri e madri in questo mare.
Ma persi alla ricerca della meta, ci dimentichiamo di vivere il viaggio con profondo rispetto per i compagni di questo viaggio.
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