2 giugno 2011

E INVECE IL CENTO C'E'


La bambina
è fatta di cento.

La bambina ha
cento lingue
cento mani
cento pensieri
cento modi di pensare
di giocare e di parlare

cento sempre cento
modi di ascoltare
di stupire di amare
cento allegrie
per cantare e capire

cento mondi
da scoprire
cento mondi
da inventare
cento mondi
da sognare.

La bambina ha
cento lingue
(e poi cento cento cento)
ma gliene rubano novantanove.

Le dicono:
di pensare senza mani
di fare senza testa
di ascoltare e di non parlare
di capire senza allegrie
di amare e di stupirsi
solo a Pasqua e a Natale.

Le dicono:
di scoprire il mondo che già c’è
e di cento
gliene rubano novantanove.

Le dicono:
che il gioco e il lavoro
la realtà e la fantasia
la scienza e l’immaginazione
il cielo e la terra
la ragione e il sogno
sono cose
che non stanno insieme.

Le dicono insomma
che il cento non c’è.
La bambina dice:
invece il cento c’è.

Loris Malaguzzi (Fond. Reggio Children)

4 commenti:

Franz ha detto...

Ed ha proprio ragione lei, la bambina di questa bellissima poesia.
Cerchiamo di imparare ad essere, se non cento (come lei e come i bambini che fummo anche noi), almeno cinque, e poi dieci, e poi cinquanta, perchè il compito di crescere, ma di crescere davvero, non finisce mai.

Buona festa, Repubblica, e buona festa a te, Amanda e amiche ed amici tiffanisti.

Alle ha detto...

Ciao Franz! buona festa anche a te

allora cominciamo da cinque.....

Emilys ha detto...

buon 2 giugno ad Amanda e agli altri del Blog!anche dalla Trip e la sua bandana bianco-rosso-verde che sventola lassù :-))

amanda ha detto...

facciamo che partiamo dai 18 lettori di questo blog e andiamo avanti :)

buona festa