Se papà stava attento a quel che diceva il cartello tutta questa storia non succedeva. Il cartello era sulla sbarra che chiudeva una traversa della strada dove stavamo marciando, e diceva: ASSOLUTAMENTE VIETATO IL TRANSITO AL PUBBLICO. Ma, dopo tanti anni che prendeva l'indennità di disoccupazione e l'assistenza per i figli a carico e tutta quell'altra roba, papà mica si considerava Il Pubblico. La sua idea era di essere più o meno una parte del governo perchè ci lavorava insieme da tanto. Il governo gli dava una mano e lui faceva del suo meglio per dar da fare al governo e così renderlo felice. Non potevano fare a meno l'uno dell'altro insomma, e a dire la verità credo che se non era per papà un sacco di statali potevano fare fagotto e tornarsene a casa.
Richard Powell. Vacanze matte. Einaudi.
Scritto nel 1959, questo libro racconta la storia dei Kwimper; padre, un figlio giovane, due gemelli pestiferi bambini, cugini o zii o.... fate un po' voi del ragazzo, che solo un'esile baby sitter, l'unica non Kwimper, l'unica testa pensante, riesce a domare. Una via di mezzo tra Forrest Gump ed i Simpson (quest'ultimo paragone è di Francesco Piccolo nella prefazione del libro) che contro ogni logica riescono a costruire una piccola comunità nel nulla. Un po' ricorda gli "uomini del west" di Mark Twain, una lettura estiva molto piacevole.
1 commento:
già il titolo è tutto un programma
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