22 settembre 2011

Londra a passo di musica









































Ed eccomi qui a cercare di comprimere in poche righe il racconto di tre giorni intensi e bellissimi trascorsi a Londra sulle tracce dei grandi della musica. Quando ho sentito che organizzavano questo viaggio mesi fa, non mi sembrava vero, era quello che avevo sempre sognato: un tour musicale londinese in compagnia dei miei due giornalisti musicali preferiti, Gino Castaldo ed Ernesto Assante di Repubblica!!! Così ho prenotato immediatamente, non volevo perdere questa opportunità e ho aspettato impaziente il giorno della partenza che finalmente è arrivato.


Del gruppo non conoscevo quasi nessuno, ma ci siamo trovati subito bene, l'amore per la musica è un grande collante, avere gli stessi interessi crea affiatamento anche se eravamo un gruppo eterogeneo per età e provenienza, ah il potere magico della musica!!!


Dopo esserci sistemati al volo nel nostro hotel vicino il Tower Bridge (tra l'altro un signor hotel con un lettone comodissimo tutto per me e una doccia che era un'esperienza mistica) siamo partiti per le prime tappe del nostro tour, c'erano tantissimi posti da vedere e non potevamo perdere un minuto!!!


In questi tre giorni abbiamo fatto il pellegrinaggio in tanti luoghi culto del rock, ve ne cito solo alcuni per non rendere questo post solo un lungo elenco: la mitica Apple Records, sul cui tetto i Beatles fecero il famoso concerto improvvisato, la casa in cui Jimi Hendrix è vissuto con una delle tante fidanzate nel suo periodo londinese e poi quella in cui è morto ahimè, tra l'altro il caso ha voluto che fossimo lì davanti proprio il giorno del quarantunesimo anniversario della sua morte avvenuta il 18 settembre 1970. E poi la casa di Bob Marley, quella del diamante pazzo dei Pink Floyd, Syd Barrett; l'abitazione in cui è morto Keith Moon, il mitico batterista folle e geniale degli Who; il negozio da dove è partita l'onda del punk, gestito all'epoca da Vivienne Westwood, oggi affermata stilista e da suo marito Malcolm Mc Laren, manager dei Sex Pistols; lo stabile nel cui seminterrato hanno cominciato a suonare i Led Zeppelin, lì davanti una mia amica, fan sfegatata di questo gruppo, si è fatta fotografare in ginocchio e dopo in stile estasi di Santa Teresa; e poi abbiamo visto locali mitici come il Marquee club e il Ronnie Scott dove hanno suonato tutti i più grandi della musica e del jazz.


Naturalmente non poteva mancare il pellegrinaggio agli Abbey Road Studios, in cui sono stati incisi alcuni tra i dischi più memorabili della storia della musica, vi dico solo che in un periodo si trovarono a lavorare contemporanenamente lì Beatles e Pink Floyd...ovviamente ci siamo fatti la foto sulle strisce come nella storica copertina di Abbey road dei Beatles, alcuni di noi si sono tolti pure le scarpe per imitare Paul che appunto sulla copertina compare scalzo, volevamo essere filologicamente accurati...


Abbiamo camminato a piedi per Soho seguendo le lezioni itineranti dei nostri speciali Prof di musica ( ci siamo fermati anche davanti all'ufficio dei grandi Monty Python in una piazzetta colorata e deliziosa), abbiamo percorso Denmark Street, strada mitica del rock ( foto a destra ), piena di negozi di strumenti musicali e un tempo anche di case discografiche, qui cominciarono ad incidere i Rolling Stones ed ad esempio Elton John concepì la sua bellissima Your song; abbiamo respirato l'aria adrenalinica di Bricklane, piena di gioventù e di deliziosi profumi che arrivano dalle bancarelle di cucina indiana, con immancabile sosta da Rough Trade, magnifico negozio di dischi, vi dico solo che ho comprato 8 cd a prezzi molto convenienti.


Un posto magico e suggestivo che vi voglio assolutamente segnalare è Primrose Hill ( foto a sinistra ), una collina che domina Londra da cui si gode una vista spettacolare sulla città e che ha ispirato molte canzoni, noi siamo arrivati all'ora del tramonto e vi assicuro che c'era da commuoversi per il panorama e nel vedere tanti ragazzi seduti lì a suonare e chiacchierare.


Naturalmente la visita a questi luoghi era sempre accompagnata dai racconti e dagli aneddoti dei nostri Prof che ci incantavano dovunque con le loro lezioni peripatetiche, per strada , sul bus che avevamo affittato e in cui ci godevamo anche la visione dei video e l'ascolto dei cd relativi ai posti che stavamo per visitare; era bellissimo cantare Come together o Something tutti insieme mentre ci avviavamo agli Abbey Road Studios o Stir it up mentre ci avvicinavano alla casa di Bob Marley. Gino ed Ernesto ci hanno deliziato con la competenza e con la loro simpatia...


Ci sono stati poi momenti magici: fermandoci davanti allo studio in cui era stata incisa Hey Jude è venuto spontaneo a tutti iniziare a cantarla dolcemente, non ce lo siamo detti, abbiamo avuti tutti la stessa idea all'unisono, non vi dico che brividi sentire più di trenta persone che cantano questa meraviglia in una viuzza del centro di Londra.....




Hey Jude, don't make it bad.


Take a sad song and make it better...

9 commenti:

amanda ha detto...

Mi sa che questo tuo viaggio sale al primo posto delle tue esperienze memorabili da come lo racconti e non perchè è l'ultimo in senso cronologico :)

alessandra ha detto...

Eh sì uno dei viaggi più belli, non mi è mai capitato di stare a contatto con tante persone pazze per la musica come e più di me...poi stare insieme a Gino ed Ernesto fa star bene, impari ridendo; la "scuola peripatetica" è fantastica, si apprende bene, ci pensate che bello sarebbe studiare anche la storia delle letteratura e i romanzi sul posto? Studiare Gabriel Garcia Marquez o Jorge Amado visitando il Sudamerica....Oscar Wilde e Virginia Woolf percorrendo l'Inghilterra....Francis Scott Fitzgerald, Kerouac o Paul Auster camminando per le strade americane...pura utopia lo so :-)
Però solo così si entra davvero nello spirito del romanzo, del disco, non si può prescindere dal luogo in cui sono stati concepiti e ambientati.

Marilina ha detto...

Grazie Ale, come sempre mi hai fatto viaggiare con te.

Londra è una città che amo molto e che un po' conosco, ma non certo a passo di musica.

Bellissima l'idea di un viaggio/tour con persone che non conosci, ma tutti accomunati dalla stessa passione.
Se poi gli insegnanti sono così...

Anch'io sono dell'idea che in questo modo si apprenderebbe in maniera più facile ed efficace.

Gloria, cerchiamo un tour a Madrid sui luoghi di Miguel?!?
:-))))))))))))

alessandra ha detto...

ahhahah un tour sulle tracce di Miguel Bosè ahhah mi fai morire Marilina! Buongiorno!

Alle ha detto...

ma che viaggio fantastico! Sono felice che ti sia piaciuto così tanto. La musica, dietro alle note musicali, ha una sua storia che spesso si ignora del tutto. Ma scoprirla riserva sempre delle interessanti sorprese e riviverla nei luoghi dove i fatti sono accaduti deve essere di indicibile emozione. Oltre a questo tour londinese, a me piacerebbe ripercorrere i siti della beat generation, quindi zona San Francisco e West Coast, parlando di poesia e letteratura e ascoltando la musica di quel tempo.
Non è che i tuoi mentori organizzano anche tour oltreoceano ?

Grazie Ale per le belle emozioni!

Alle ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
alessandra ha detto...

Alle l'intenzione è di organizzarne altri di tour, magari un tour di Liverpool sui luoghi dei Beatles. Io ho proposto tra il serio ed il faceto ad Ernesto Assante, grandissimo appassionato di musica californiana anni 60, un tour di San Francisco e dintorni appunto sulle tracce di quel periodo indimenticabile da un punto di vista letterario, artistico e musicale (ci aveva fatto una stupenda lezione su Joni Mitchell, da commuoversi proprio). Bisognerà vedere, sarebbe un viaggio che richiederebbe molto più tempo e soldi...ti tengo aggiornata cara Alle.

Ernest ha detto...

veramente uno spettacolo!

maria grazia ha detto...

Che bello Ale, un gran bel tour!un giro a S. Francisco con guide di questo livello sarà indimenticabile!