...continua
s'era fatto pieno giorno, il sole cominciava a scaldarli piacevolmente e seguendo i binari ora si trovarono in aperta campagna, era un mattino che odorava di primavera, le foglie nuove degli alberi scintillavano alla brezza tiepida ed il loro procedere si era fatto gradevole, meno insidioso, per quel senso di condivisione che la lunga camminata ed il loro raccontarsi avevano creato.
Spesso si trovavano a ridere l'uno alle battute dell'altro e stavano perfino a tratti dimenticandosi dell'assurdità della loro situazione. Fu allora che da lontano giunsero le note di una banda. Antonio prese Marta per mano e le disse "vieni" e si misero a correre verso la fonte di quei suoni, in lontananza scorsero allora il tendone di un piccolo circo in allestimento, una cavallerizza si allenava all'aperto insieme a dei giocolieri, sotto il tendone una donna dalle seriche chiome color ebano provava il suo numero sul monociclo, mentre sopra di lei volteggiava una trapezista redarguita dal suo allenatore. "Non ho mai amato il circo, mi ha sempre intristito" disse Antonio, "Io invece avrei voluto fare l'equilibrista, ma soffro di vertigini" sorrise Marta, passarono tutta la giornata assieme ai circensi, quando tutto fu pronto per lo spettacolo li salutarono, prima che se ne andassero la cavallerizza disse loro " il filo che vi ha unito si srotola, satolli nell'anima e nel corpo, troverete la salita, ma l'uscita sarà gioiosa e la porta chiusa per sempre?" Marta ed Antonio si guardarono e ripresero il cammino, ma non tornarono lungo i binario, si addentrarono ancora di più nella campagna e poco prima dell'ora del tramonto giunsero in riva ad un lago. Si sedettero vicini tra le canne, sulla riva. "Mi sembra un viaggio lungo una vita questa nostra giornata" disse sottovoce Marta", e Antonio "Qui ha senso misurare il tempo?Qui....Ma poi ci importa ancora del mondo lì fuori?"
Ed i loro occhi, le loro mani, la loro pelle, le loro bocche, le loro lingue ed i loro sessi nell'urgenza forgiarono lettere, che si unirono in sillabe, che coniarono parole dei vocabolari dell'amore e del piacere, che tesserono frasi con le quali si inebriarono, delle quali si stordirono e che avvolsero i loro corpi stremati come in un caldo bozzolo.
continua (ancora per poco)
Ed i loro occhi, le loro mani, la loro pelle, le loro bocche, le loro lingue ed i loro sessi nell'urgenza forgiarono lettere, che si unirono in sillabe, che coniarono parole dei vocabolari dell'amore e del piacere, che tesserono frasi con le quali si inebriarono, delle quali si stordirono e che avvolsero i loro corpi stremati come in un caldo bozzolo.
continua (ancora per poco)
12 commenti:
Grazie Amanda, gran bella puntata..e finalmente è arrivato l'ormone con la colonna sonora di Fossati...
quando ce vole ce vò :D
è quasi una sceggiatura da film, se dovessi scegliere tu il casting ?
@Giardi:oh bella non ci ho pensato mica l'è mica facile
Nel film posso fare la trapezista?
E' una cosa che mi atterrisce, per cui vorrei esorcizzarla.
Complimenti per la frase dei fili, adesso devo andare a smascherarla, i binari sono paralleli, i fili si intrecciano... o forse no...
anzi ora allargo agli altri la proposta consigli per il casting?
forse a fare Antonio ci vedrei Valerio Mastrandrea deve essere un attore italiano, con l'aria da pasticcione,stropicciato ma con un suo fascino
per fare Marta ci vuole una bellezza vissuta come quella di Sandra Ceccarelli
bello, bello.... hot al punto giusto!!
Lei mi fa venire in mente Valeria Golino..
no no no no no Valerio Golino troppo passionale
Favino nel ruolo di Antonio no?!?
Già Favino va meglio, ma Favino ha un'aria di maschio posato, di roccia solida a cui potersi aggrappare, Antonio me lo immagino uomo e bambino insieme
E come si chiama quell'attrice che ha anche fatto il film con Abatantuono quello sull'imprenditore leghista del nord-est?
Lei la vedrei come Marta.
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