Se avessi scritto questo post qualche giorno fa, avrei
usato parole diverse.
Avrei raccontato, come una piccola favola, l’incontro con
una poetessa, un’attrice e una pianista in un raccolto e intimo foyer una domenica mattina d’inverno
e di come quell’incontro fosse nato per
caso e si fosse realizzato, nonostante qualche difficoltà, poiché fortemente
voluto. Da parte mia, ovvio.
Ora che la poetessa non c’è più considero quell’appuntamento un segno forte, un dono speciale caduto
inaspettato dal cielo e per questo intendo farne tesoro
e trarne energia per la mente e per lo spirito, nonostante la tristezza nel sapere che non ci saranno altre poesie
che giungeranno a noi da questa poetessa
polacca che ha saputo vedere l’insolito nell’ordinaria quotidianità con stupore
e ironia.
Aggiungo che alle sue poesie, quella domenica mattina, ha
dato voce in maniera perfetta che meglio non si poteva un’attrice intensa ed espressiva, meravigliosa e tra le mie preferite di sempre, Licia Maglietta, e che i versi sono stati accompagnati, alternati,
sottolineati dalle note di Chopin e di Preisner grazie alla bravura di Angela Annese, giovane ed eclettica pianista.
La “Ballata” delle poesie di Wislawa Szymborska si apre così:
Ad alcuni –
cioè non a tutti.
E neppure alla maggioranza, ma alla minoranza.
Senza contare le scuole, dov’è un obbligo,
e i poeti stessi,
ce ne saranno forse due su mille.
Piace –
ma piace anche la pasta in brodo,
piacciono i complimenti e il colore azzurro,
piace una vecchia sciarpa,
piace averla vinta
piace accarezzare un cane.
La poesia –
ma cos’è mai la poesia?
Più d’una risposta incerta
è stata già data in proposito.
Ma io non lo so, non lo so e mi aggrappo a questo
come all’ àncora d’un corrimano.
Rifletto su quanto mi stia coinvolgendo la Poesia, come
non mi era mai capitato, ancora influenzata in modo negativo dall'apprendimento scolastico. Poi l’incontro con il blog, le proposte costanti e ricercate di Amanda, la conoscenza di giovani
e bravissimi poeti come Lillo e Sergio, lo stupore di scoprire mondi interi in poche parole, la curiosità di
accostarmi a un mondo per me quasi sconosciuto.
Ma fin qui nulla di tutto questo mi aveva emotivamente
colpita come “ascoltare” la poesia da una voce viva che in quel momento è la voce della poetessa, lì davanti a me che incrocia il mio sguardo e
dice:
Nulla due volte accade
nè accadrà. Per tal ragione
si nasce senza esperienza,
si muore senza assuefazione.
nè accadrà. Per tal ragione
si nasce senza esperienza,
si muore senza assuefazione.
Anche agli alunni più ottusi
della scuola del
pianeta
di ripeter non è dato
le stagioni del passato.
di ripeter non è dato
le stagioni del passato.
Non c'è giorno che ritorni,
non due notti uguali uguali,
nè due baci somiglianti,
nè due sguardi tali e quali.
Ieri, quando il tuo nome
qualcuno ha pronunciato,
mi è parso che una rosa
sbocciasse sul selciato.
Oggi, che stiamo insieme,
ho rivolto gli occhi altrove.
Una rosa? Ma cos'è?
Forse pietra, o forse fiore?
Perché tu, malvagia
ora,
dai paura e incertezza?
dai paura e incertezza?
Ci sei - perciò
devi passare.
Passerai - e qui sta la bellezza.
Passerai - e qui sta la bellezza.
Cercheremo un'armonia,
sorridenti tra le braccia,
anche se siamo diversi
come due gocce d'acqua.
e si emoziona fino alle lacrime ed emoziona fino alle
lacrime.
Penso che sia stata una fusione perfetta di elementi : una
poetessa, un’attrice, una pianista, una grigia e fredda mattina invernale che all’ improvviso si anima e prende colore. Forse non sarà ripetibile in egual perfezione, ma sicuramente è un’esperienza che
vorrò ripetere poiché è come toccare la bellezza.
Alla fine della “Ballata” nella Sala degli Specchi si sente l’emozione forte che ha colto tutti i
presenti, restano ancora pochi minuti per stringere la mano all’attrice e
ringraziarla per aver dato voce alla Poesia, lei mi guarda sorridendo e confessa : “ ci divertiamo come delle pazze
a fare queste cose” quasi stupita che
possa riscontrare tanto successo. Qualche battuta scherzosa ancora e poi via di nuovo nel giorno di festa
che per una volta non è il solito giorno di festa.
![]() |
“Ballata” di Licia Maglietta da Wislawa Szymborska, al
pianoforte Angela Annese musiche di F.Chopin
e Z. Preisner - Ridotto del Teatro R.Valli 29 gennaio 2012 - Rassegna "Finalmente Domenica"
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8 commenti:
tutte queste care voci che si spengono mi fanno sentire infinitamente sola
grazie per avermi citato nel post vicino a tanti grandi alle :)
amanda, tu pensa che un giorno mi spegnerò anch'io! speriamo alla veneranda età della szymborska così ci sentiamo tutti meno soli un altro po'! :D
tanto, per età, quando te ne andrai tu io avrò risolto già da tempo il problema quindi : zitto e scrivi :)
Lillo ma tu sei tra i grandi !
e poi ha ragione Amanda: continua a scrivere che a noi fa bene e ci fa sentire meno soli :))
cara, dolcissima Alle, hau saputo rendere perfettamente la magia del momento
Grazie Alle per aver condiviso con noi questo momento magico...
Magico sarebbe poterlo condividere di persona, ma un po' eravate là con me ugualmente.....
Grazie Alle, deve essere stato un bellissimo viaggio al centro di te stessa date le emozioni che le tue parole evocano.
Se chiudo gli occhi quasi quasi riesco ad essere lì...
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