24 aprile 2012

Ginevra 5



... continua


"Delusa?" Disse Sergio volgendo lo sguardo a Ginevra "Si attendeva il racconto di una rovina incolpevole? Di un fallimento amoroso o economico da tempi di crisi?"
Ginevra lo guardò con occhi severi e replicò "Ho raccolto il racconto di una vita in cui sono state fatte delle scelte personali che hanno comportato conseguenze  pesantissime per chi le ha prese, cosa dovrebbe indurmi a considerarmi delusa?" Sergio allora si rilassò e le sorrise: "Sapevo di aver trovato la confidente giusta". A quel punto Ginevra gli disse"Bene Sergio, sarei lieta di invitarla a far parte del nostro circolo di lettura, i ragazzi ormai li conosce, questa sera ci troviamo a casa mia per cena, sarà mio ospite, non credo il suo carnet preveda altri impegni inderogabili, quindi la prego sia dei nostri ". Sergio perplesso le disse: "Sicuro che la cosa sia gradita ai suoi ospiti?". Ginevra ribattè "A casa mia tutti sono ospiti, graditi, ma ospiti, ed anche voi Sergio, e questo è quanto" Sergio scoppiò in una sonora risata e disse "Allora sarà un piacere" si incamminarono verso casa di Ginevra.
Quando i ragazzi arrivarono a ci fu un iniziale imbarazzo generale, timide parole scambiate, sguardi di sottecchi, come se Sergio sulla panchina fosse in qualche modo compatibile, ma Sergio in una casa nota non lo fosse affatto.
Ad un certo punto dopo la cena, che era riuscita solo in parte a sciogliere le tensioni, Filippo, da sempre il più intraprendente dei ragazzi, era andato in cucina con Ginevra col pretesto di preparare il caffè e si era rivolto a lei "Ginevra, sai quanto ti amiamo e quanto teniamo a te, sei sicura di questa persona, di quali siano i suoi intenti, quale sia il motivo per cui ha deciso di avvicinarsi a noi, ma soprattutto a te?". Ginevra posò la sua mano su quella di Filippo e lo guardò negli occhi "Pensate dunque che non sia più responsabile per me stessa? Che non possieda più un metro di giudizio, che il mio spirito si sia fiaccato al punto di non volermi bene a sufficienza?". Filippo imbarazzato ritrasse la mano e negò decisamente. "Un tempo ho aperto il cuore a voi, certo eravate bambini, avevo poco da temere, ma credo che gli anni mi abbiano insegnato soprattutto questo: leggere negli occhi della gente.E poi ci siete voi con me,  ma quelli che ho visto crescere non quelli di questa sera accecati dal pregiudizio, usate tutti i vostri sensi, non sedetevi su voi stessi. Vieni torniamo dagli altri" disse Ginevra.
Entrò in soggiorno ed esclamò: "Questa sera poesia! Iniziamo da questa: "


Piaceri

Il primo sguardo dalla finestra al mattino
il vecchio libro ritrovato
volti entusiasti
neve, il mutare delle stagioni
il giornale
il cane
la dialettica
fare la doccia, nuotare
musica antica
scarpe comode
capire
musica moderna
scrivere, piantare
viaggiare
cantare
essere gentili.


Bertold Brecht


non so se continuerà

14 commenti:

Alle ha detto...

E' un bel finale a chiusura di una storia che fa pensare e lascia qualcosa di amaro e qualcosa di dolce. Sarebbe un bel finale se non
volessi più continuare..... :)

giardigno65 ha detto...

chi entra in soggiorno e esclama : stasera poesia andrebbe protetto dal wwf !

amanda ha detto...

@Alle: non continuerà infatti

@Giardi:noi infatti le Ginevra le riteniamo specie protetta

alessandra ha detto...

Grazie Amanda di aver condiviso con noi questo tuo racconto...meraviglioso chiudere con la poesia di Brecht...

oriana ha detto...

bello, bello, bello.... anche a me piace tantissimo questo "non" finale...

Franz ha detto...

"Usate tutti i vostri sensi" e giustamente non dice "i vostri cinque sensi", ché la vera sensibilità, solo se non circoscritta in canali codificati, è un formidabile ricettacolo di realtà.
Ciao Ginevra, Sergio, e ciao Amanda.

Marilina ha detto...

Ma Sergio è stato un prof di lettere? Sergio e Ginevra, non ci potete lasciare, ci siamo affezionati e almeno di tanto in tanto fateci avere vostre notizie. Se decidete di fare un viaggio assieme, mandateci cartoline dai luoghi che visitate.
Per me Ginevra è la nonna che non ho più e Sergio è la nuova possibilità...

amanda ha detto...

@Marilina: come il nano da giardino di Amelie? :D

Marilina ha detto...

Ffff, lo so Amà che non mi credi, ma Il fantastico mondo di Amelie non l'ho mai visto "per intiero". Anche se c'è qualcuno che mi dice che sono surreale come lei.

Il tempo delle cartoline (senza telefono) è stato bellissimo. Era un contatto veloce, un saluto, un far sapere dove sono, un non vedo l'ora di vederti quando torno.

Anna ha detto...

Concordo con Marilina: sarebbe bello avere di tanto in tanto altre notizie di Ginevra e di Sergio.
Amanda, sei forte. Grazie per queste belle righe. Attendo il tuo prossimo racconto. Ti abbraccio

amanda ha detto...

Cara Anna, grazie di aver avuto la pazienza di leggere tutta la storia di Ginevra e Sergio, passa quando vuoi: la mia casa è la tua casa

Marilina ha detto...

Anna, ma sei Anna-Anna?!? Bentrovata!!

amanda ha detto...

No Marilina non è quell'Anna, questa è Anna mia carissima amica, compagna di pendolate

Marilina ha detto...

Allora benvenuta Anna!