24 maggio 2012

Le giornate della Fotografia Europea


  
Da sette anni  la rassegna Fotografia Europea inizia il  secondo weekend di maggio e si protrae per oltre un mese con mostre  e iniziative legate alla fotografia. Amo le  tre giornate inaugurali quando la città vive in gioiosa  frenesia  l’avvicendarsi di conferenze,  spettacoli, incontri con gli artisti, workshop  e altro ancora.
Terminate queste giornate restano le mostre, alcune centinaia, che hanno importanti teste di serie, quest’anno Henri Cartier-Bresson,  Don McCullin, Phil Townsend, Marco Vitali, Seba Kurtis, Costas Ordolis, Federico Patellani   per citarne alcuni,  ma anche numerose  esposizioni  collegate,  di singoli  artisti o di collettive,  e un circuito off  che è la sezione libera  e  aperta a tutti.  La provincia intera è coinvolta e le mostre prendono vita nei  luoghi culturali più classici e suggestivi , ma anche in locali, ristoranti, negozi, scuole, municipi, sale civiche, sale d’attesa, questura, gallerie d’arte, biblioteche, università fino ad arrivare alle abitazioni che  privati cittadini mettono a disposizione ospitando le mostre più piccole. 
Quest’anno il tema  conduttore è “Vita comune. Immagini per la cittadinanza”. Un argomento complesso e carico di semplicità alla stesso tempo, quattro le sezioni per parlare di vita comune  attraverso l’immagine contemporanea :
CAMBIAMENTO  riguarda la costruzione o ricostruzione della comunità
LUOGHI COMUNI  intesi proprio come gli spazi in cui si confronta la vita comune
PARTECIPAZIONE  come esigenza  e risposta alla vita democratica
DIFFERENTEMENTE  dedicata alle comunità alternative, agli altri modi di vivere questo pianeta ribadendo la libertà di esistenza per tutti.

 
THE SWINGING LONDON   -     Sezione Differentemente
Phil Townsend è un anziano gentleman  alto e magro, dotato del classico aplomb e humor inglese.  Oggi le sue foto arrivano per la prima volta in Italia a raccontarci quel decennio di forti cambiamenti sociali e culturali, quegli gli anni ’60 vissuti nella Londra del boom economico che vide il diffondersi del consumismo di massa dopo l’austerità post-bellica , ma anche dei movimenti giovanili e della cultura pop. La Londra che fu definita Swinging City influenzò il mondo intero con la musica, la moda, il design, lo stile, l’arte in genere . E in quell’inizio del decennio si mossero i primi passi che diedero poi vita alla controcultura giovanile e ai movimenti di contestazione.
Townsend era lì a documentare, allargando l’inquadratura fotografò quello che succedeva nelle strade,  immortalò le icone del pop e del rock che muovevano i primi passi, le models  e i luoghi della moda come Carnaby Street, Portobello, Biba, fotografò la società nuova che nasceva e si poneva in maniera differente da come era sempre stata. Il suo lavoro di fotoreporter durò esattamente quel decennio . I suoi bianco e nero  rimasero in uno scatolone fino a qualche anno fa quando, per fortuna, decise di riportarli al mondo. 

 
La mostra  è allestita allo Spazio Gerra, una moderna struttura nata dal recupero di uno storico albergo della città. Nei primi due giorni saranno quasi  4000 i visitatori. Scelgo di essere là il sabato sera poiché a seguire ci sarà l’incontro con l’artista che converserà dei fantastici sixties londinesi insieme a Carlo Massarini (un’altra icona intramontabile). Infine  a conclusione della serata sul palco salirà James Taylor Quartet  (JTQ) che al ritmo del mitico organo Hammond farà ballare  tutta la piazza e trasformerà per una notte questa piccola città  in una  Swinging City. 





Philip Townsend - Mister Sixties    LE FOTO
  Per le strade di Londra si potevano incontrare gli uomini della City, abito scuro e bombetta,  e allo stesso tempo i nuovi contestatori che esibivano abiti mai visti prima per foggia e fantasia.
 

Attraverso la  moda si affermò un nuovo stile di vita.  Mary Quant aveva inventato la minigonna che annunciava l’imminente emancipazione femminile.  Giovani modelle divennero simboli del travolgente cambiamento: tra tutte emerse Twiggy  che ancora oggi rinfaccia a Townsend di avere fatto i soldi grazie alle foto che la ritraggono.


E l’obiettivo di Townsend  fissò in bianco e nero (nella sua carriera vanta solo 20 foto a colori) i volti di dive ancora bambine e sconosciute, come Charlotte Rampling e Nico, ma anche di creature divine quale Maria Callas fu.



Le foto più accattivanti sono indubbiamente quelle che ritraggono i Beatles a i Rolling Stones, al tempo in cui erano degli absolute beginners  e non solo perché quasi perfetti sconosciuti.  In cambio di alcuni scatti Mick Jagger chiese a Townsend  un pollo arrosto e poi, dato che le foto divennero più di alcune, ottenne anche le birre per il resto del gruppo.  
Lennon e McCartney facevano fronte comune per  boicottare i testi di Harrison e  mentre Lennon e Harrison subivano  il fascino del Maharashi indiano,  McCartney preferiva il fascino della giovane Linda Eastman la quale convinse suo  padre avvocato a  curare gli interessi del gruppo musicale.  Negli anni a venire,  a quanto si dice,  questo distinto avvocato contribuì  in egual misura con Yoko Ono allo scioglimento dei Beatles.

  

5 commenti:

amanda ha detto...

I Rolling Stones camuffati da bravi bambini fanno quasi tenerezza.
Per quanto riguarda Twiggy si è mai visto che una modella diventi famosa senza un buon fotografo il vantaggio è stato sicuramente reciproco. La Rampling era bellissima.

Io aspetto il seguito

PS:Ho sentito questa storia del pollo due volte in una settimana come è piccolo il mondo dei blogger, sembriamo lontani e siamo così vicini

Alle ha detto...

Infatti la cosa che più colpisce è vedere gli Stones tutti "leccatini" e i Beatles versione freakettona, oltre che le donne erano bellissime e che c'era davvero aria di rinnovamento come non è mai più accaduto.

La storia del pollo non può non essere ricordata, considerato che Jagger & Co in seguito sono diventati super milionari.

alessandra ha detto...

Grazie cara Alle per aver condiviso con noi l'emozione di queste foto e di questo evento...mi sarebbe piaciuto poter vedere di persona queste mostre e vivere l'atmosfera vivace della tua città in questi giorni, ma comunque tu riesci sempre a portarci sul posto con le tue parole..

Marilina ha detto...

Grazie Alle!
Ma quanto ti sei divertita?!?
Un evento simile ricarica e rigenera!!
Che belle le foto della Londra anni '60.

Alle ha detto...

Ale è quell'atmosfera che so piace
tanto anche a te!

Marilina, mi sono molto divertita inoltre ho rivisto alcuni amici dopo lungo tempo. Molti baci e grandi abbracci. Da amici s'intende :)