Da sette anni la
rassegna Fotografia Europea inizia il
secondo weekend di maggio e si protrae per oltre un mese con mostre e iniziative legate alla fotografia. Amo le tre giornate inaugurali quando la città vive
in gioiosa frenesia l’avvicendarsi di conferenze, spettacoli, incontri con gli artisti,
workshop e altro ancora.
Terminate queste giornate restano le mostre, alcune
centinaia, che hanno importanti teste di serie, quest’anno Henri
Cartier-Bresson, Don McCullin, Phil
Townsend, Marco Vitali, Seba Kurtis, Costas Ordolis, Federico Patellani per citarne alcuni, ma anche numerose esposizioni collegate,
di singoli artisti o di collettive,
e un circuito off che è la
sezione libera e aperta a tutti. La provincia intera è coinvolta e le mostre
prendono vita nei luoghi culturali più
classici e suggestivi , ma anche in locali, ristoranti, negozi, scuole,
municipi, sale civiche, sale d’attesa, questura, gallerie d’arte, biblioteche,
università fino ad arrivare alle abitazioni che
privati cittadini mettono a disposizione ospitando le mostre più
piccole.
Quest’anno il tema
conduttore è “Vita comune. Immagini per la cittadinanza”. Un argomento
complesso e carico di semplicità alla stesso tempo, quattro le sezioni per
parlare di vita comune attraverso
l’immagine contemporanea :
CAMBIAMENTO riguarda
la costruzione o ricostruzione della comunità
LUOGHI COMUNI intesi proprio come gli spazi in cui si
confronta la vita comune
PARTECIPAZIONE come esigenza e risposta alla vita democratica
DIFFERENTEMENTE
dedicata alle comunità alternative, agli altri modi di vivere questo
pianeta ribadendo la libertà di esistenza per tutti.
THE
SWINGING LONDON - Sezione Differentemente
Phil Townsend è un anziano gentleman alto e magro, dotato del classico aplomb e
humor inglese. Oggi le sue foto arrivano per
la prima volta in Italia a raccontarci quel decennio di forti cambiamenti
sociali e culturali, quegli gli anni ’60 vissuti nella Londra del boom
economico che vide il diffondersi del consumismo di massa dopo l’austerità
post-bellica , ma anche dei movimenti giovanili e della cultura pop. La Londra
che fu definita Swinging City influenzò il mondo intero con la musica, la moda,
il design, lo stile, l’arte in genere . E in quell’inizio del decennio si
mossero i primi passi che diedero poi vita alla controcultura giovanile e ai
movimenti di contestazione.
Townsend era lì a documentare, allargando l’inquadratura fotografò
quello che succedeva nelle strade, immortalò
le icone del pop e del rock che muovevano i primi passi, le models e i luoghi della moda come Carnaby Street,
Portobello, Biba, fotografò la società nuova che nasceva e si poneva in maniera
differente da come era sempre stata. Il suo lavoro di fotoreporter durò
esattamente quel decennio . I suoi bianco e nero rimasero in uno scatolone fino a qualche anno
fa quando, per fortuna, decise di riportarli al mondo.
La mostra è
allestita allo Spazio Gerra, una moderna struttura nata dal recupero di uno storico
albergo della città. Nei primi due giorni saranno quasi 4000 i visitatori. Scelgo di essere là il
sabato sera poiché a seguire ci sarà l’incontro con l’artista che converserà
dei fantastici sixties londinesi insieme a Carlo Massarini (un’altra icona
intramontabile). Infine a conclusione
della serata sul palco salirà James Taylor Quartet
(JTQ) che al ritmo del mitico organo Hammond farà ballare tutta la piazza e trasformerà per una notte
questa piccola città in una Swinging City.
Philip Townsend - Mister Sixties LE FOTO
Attraverso la moda
si affermò un nuovo stile di vita. Mary
Quant aveva inventato la minigonna che annunciava l’imminente emancipazione
femminile. Giovani modelle divennero simboli
del travolgente cambiamento: tra tutte emerse Twiggy che ancora oggi rinfaccia a Townsend di avere
fatto i soldi grazie alle foto che la ritraggono.
E l’obiettivo di Townsend
fissò in bianco e nero (nella sua carriera vanta solo 20 foto a colori)
i volti di dive ancora bambine e sconosciute, come Charlotte Rampling e Nico,
ma anche di creature divine quale Maria Callas fu.
Le foto più accattivanti sono indubbiamente quelle che
ritraggono i Beatles a i Rolling Stones, al tempo in cui erano degli absolute
beginners e non solo perché quasi
perfetti sconosciuti. In cambio di
alcuni scatti Mick Jagger chiese a Townsend un pollo arrosto e poi, dato che le foto
divennero più di alcune, ottenne anche le birre per il resto del gruppo.
Lennon e McCartney facevano fronte comune per boicottare i testi di Harrison e mentre Lennon e Harrison subivano il fascino del Maharashi indiano, McCartney preferiva il fascino della giovane
Linda Eastman la quale convinse suo padre avvocato a curare gli interessi del gruppo musicale. Negli anni a venire, a quanto si dice, questo distinto avvocato contribuì in egual misura con Yoko Ono allo scioglimento
dei Beatles.
5 commenti:
I Rolling Stones camuffati da bravi bambini fanno quasi tenerezza.
Per quanto riguarda Twiggy si è mai visto che una modella diventi famosa senza un buon fotografo il vantaggio è stato sicuramente reciproco. La Rampling era bellissima.
Io aspetto il seguito
PS:Ho sentito questa storia del pollo due volte in una settimana come è piccolo il mondo dei blogger, sembriamo lontani e siamo così vicini
Infatti la cosa che più colpisce è vedere gli Stones tutti "leccatini" e i Beatles versione freakettona, oltre che le donne erano bellissime e che c'era davvero aria di rinnovamento come non è mai più accaduto.
La storia del pollo non può non essere ricordata, considerato che Jagger & Co in seguito sono diventati super milionari.
Grazie cara Alle per aver condiviso con noi l'emozione di queste foto e di questo evento...mi sarebbe piaciuto poter vedere di persona queste mostre e vivere l'atmosfera vivace della tua città in questi giorni, ma comunque tu riesci sempre a portarci sul posto con le tue parole..
Grazie Alle!
Ma quanto ti sei divertita?!?
Un evento simile ricarica e rigenera!!
Che belle le foto della Londra anni '60.
Ale è quell'atmosfera che so piace
tanto anche a te!
Marilina, mi sono molto divertita inoltre ho rivisto alcuni amici dopo lungo tempo. Molti baci e grandi abbracci. Da amici s'intende :)
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