12 giugno 2012

Il leone ruggisce a Firenze sotto il diluvio



Domenica sera ero tra i fortunati che allo stadio Artemio Franchi si è goduto uno spettacolo epico, biblico, soprannaturale...il concerto di Bruce Springsteen!! E non vi sembrino esagerati i miei aggettivi, quest'uomo che a settembre compirà 63 anni è una forza della natura, ha cantato per quasi 3 ore e mezza di seguito, dopo averlo fatto il giovedì prima in un altro strepitoso concerto a San Siro; lui e la sua mitica E-Street Band hanno suonato senza interruzioni, appena una canzone volgeva al termine, subito Bruce incitava al grido di "One, two, three" e partiva la canzone successiva...una creatura soprannaturale si muoveva sul palco con un tempo inclemente perchè una pioggia torrenziale ha accompagnato quasi tutto il concerto e ne ha presa tanta anche Springsteen che era spesso in passerella a cantare e salutare il suo adorato pubblico..chissà forse gli dei invidiosi di tanta forza in un umano che sembra immortale e della fascinazione che il Boss sa esercitare sulle masse volevano punirlo di tanta tracotanza (gli antichi greci chiamavano ubris la presunzione umana di voler eguagliare gli dei) e l'hanno sfidato scatenandogli contro la furia degli elementi... ma non ce l'hanno fatta a fermare lui e il suo pubblico di fan irriducibili.
Il concerto è cominciato sulle note di C'era una volta in America mentre i vari membri della E Street Band arrivavano sul palco, la mia emozione era a mille già da giorni prima, in treno per Firenze io e il mio gruppo di amici come me pazzi di rock e concerti non potevamo crederci, stavamo andando a vedere il Boss, per me era la prima volta.. immaginate la mia gioia quando in ultimo è arrivato lui che è subito partito con Badlands...e la magia energetica ha avuto inizio!
Bruce ha cantanto tantissime canzoni (per chi volesse ecco la scaletta del concerto di Firenze), ovviamente c'è stato spazio anche per le canzoni nuove, ma lo stadio è letteralmente esploso con i classici come "Born in the Usa" o "Born to run" (e durante questa canzone la pioggia ha assunto dimensioni colossali e la gente ha davvero dovuto cominciare a correre); quando ha cantato "Wainting on a sunny day" ha preso un bimbo dal pubblico e lo ha fatto cantare, mi hanno detto che lo fa spesso durante questa canzone, come pure durante la meravigliosa "Dancing in the dark" (che ho ballato e urlato come una matta) Bruce, come faceva nel famoso video e come fa a tutti i suoi concerti, ha sollevato una ragazza che stava proprio sotto il palco e ha ballato con lei prendendola pure in braccio, è stata la donna più invidiata di Firenze in quel momento, se l'è pure baciato come vedete nel video che ho postato...
E' stato meraviglioso vedere la gente con gli impermeabili e gli ombrelli ballare e fare girotondi al ritmo di Hungy heart in un prato che ormai era diventato una gigantesca pozzanghera ...
Bruce ha anche omaggiato i Rolling Stones con una bellissima cover di Honky Tonk Woman e i Beatles con quello che doveva essere il pezzo di chiusura del concerto, una trascinante versione di "Twist and shout" che ci ha fatto ballare tutti come invasati, vi ho allegato il video anche di questo momento da brivido..
Ma l'Highlander Bruce, non ancora sazio di musica, ha voluto premiare le 45.000 persone che avevano resistito sotto quella pioggia con "Who'll stop the rain"...davvero onore al merito a chi si è zuppato da cima a fondo e ha dovuto dire addio a cellulari e macchine fotografiche che sono diventati loro malgrado subacquei, io non ero fra questi eroi essendo una privilegiata in tribuna coperta, ma avevo tanti amici sul prato e in curva che hanno fatto una doccia continua di tre ore, ma con un sorriso entusiasta dipinto sul viso; come mi ha scritto via sms un'amica:"Mi verrà la broncopolmonite, ma sono felice!"...e onore anche a Bruce che ci ha elevato dal nostro quotidiano ordinario, ci ha fatto sognare, sperare, urlare, tirar fuori la nostra rabbia e che, mentre noi stavamo ancora smaltendo i postumi del concerto fiorentino, si esibiva in un nuovo concerto a Trieste, un uomo di cui si è perso lo stampo purtroppo...
Tanti sono i ricordi che mi porterò dietro di questo concerto, i saluti e gli abbracci agli amici fatti come davanti al muro di Berlino perchè tra tribuna e prato c'erano le transenne e quelli della sicurezza ti controllavano inflessibili come gendarmi...i salti indemoniati tenendomi per mano con le mie due amiche rock...il sorriso di Bruce che ancora vedo se chiudo gli occhi...la bellissima "fauna" del concerto, un'umanità variegata e transgenerazionale, nonni, padri e figli come questo articolo racconta così bene...
GRAZIE BRUCE....


5 commenti:

Alle ha detto...

Fantastici, il Boss e tu !

Lui perché è unico, forte, generoso,
non delude mai
Tu per essere stata là, per esserti presa il maltempo, per aver ballato
e cantato senza risparmiarti.

Grazie per avercelo raccontato, anche se non si può raccontare un concerto del Boss bisogna solo esserci.

amanda ha detto...

si sente quando non si perde l'anima strada facendo e resta il piacere di quello che si fa, è una grazia che si trasmette

giacy.nta ha detto...

Strepitoso Bruce e altrettanto strepitoso post. Grazie Alessandra! Mi hai consentito di essere per un po' lì, per ascoltare, peraltro, la canzone del Boss che preferisco. :))

Marilina ha detto...

... quasi come Claudio Baglioni...

claudia ha detto...

Caspita Ale, ti concedi certi piaceri della vita a volte, che quasi ti invidio!!