19 giugno 2012

Lungo il fiume, sull'acqua








Osservava, a tratti, gli oggetti familiari nella stanza tenuamente illuminati dalla luce esterna che giungeva filtrata dalle stecche degli scuri, aperte per riconquistare il fresco sottratto dalla calura dell'estate incipiente. Le notti in città non conoscevano più il buio. Poi lasciò che le palpebre pesanti reinventassero l'oscurità. Fu proprio allora che il respiro regolare dell'uomo che giaceva al suo fianco creò un ritmo e, dopo poco, con il ritmo venne l'immagine, e con l'immagine tornarono i colori ed anche i suoni, suoni d'acqua. Immaginò o, forse no, sognò di essere su una canoa. Vogava a ritmo lento, il respiro cadenzato dell'uomo addormentato era l'incitazione del timoniere; la canoa procedeva solenne. Nel sole basso del tardo pomeriggio si godeva il quasi impercettibile rollio dell'imbarcazione e lo sciabordio dei remi che fendevano l'acqua, ogni tanto verso riva scorgeva delle papere che si beavano al fresco delle canne, dei salici protendevano le fronde verso l'acqua del fiume. Per un attimo pensò: che fine hanno fatto tutti i salici piangenti che popolavano le estati della mia infanzia, che davano quel tocco romantico ad ogni corso d'acqua? Passano di moda anche gli alberi, come le razze canine, come gli abiti degli stilisti? Una nutria procedeva rapida si fingeva olimpionica ma era solo furba non sfidava la corrente, la cavalcava. Ora anche il  respiro della donna si era fatto ritmato e non sapremo mai fin a dove ha risalito il corso del fiume

6 commenti:

Alle ha detto...

Sarà il gran caldo, ma questo lento procedere sull'acqua mi dà sollievo.
Sarà che i miei sogni recenti sono fatti di cose che tremano intorno sotto e sopra a me, ma questo sogno mi rende preciso un senso di pace.
A parte la nutria che sempre m'inquieta un po' ............

amanda ha detto...

@Alle:Dopo sogni di cose che tremano la nutria è quasi un conforto :)

oriana ha detto...

quante volte immaginiamo di essere in un posto diverso da quello che è la realtà del momento, non necessariamente per evaderla, ma per lasciarci cullare dal sogno. Approfitto anch'io e mi abbandono alla freschezza della scia dell'acqua e allo stormire delle fronde dei salici...è una sensazione meravigliosa...!

Marilina ha detto...

Sciaff sciaff il remo che penetra l'acqua, scccccc, l'aria che fende le fronde del salice piangente (anch'io li adoro!), fffffff il lento scivolare della barca sull'acqua... ma tutto questo ora non riesce a darmi serenità... aaaaarghhh che giornata!
Che bel racconto Amanda!
P.S. Secondo me lei navigherà fino alle rapide, ih ih.

amanda ha detto...

sono le famose rapide dei fiumi della bassa veneta :)

alessandra ha detto...

Bellissimo il tuo racconto minimo...intenso e rinfrescante :-)