25 giugno 2012

Motoscafi di sabbia





I motoscafi di sabbia sono passati di moda.
Alla fin degli anni 60 sulla spiaggia si facevano sinuosi motoscafi di sabbia a quattro o sei posti.
Zio Gastone, neanche a dirlo, era il re delle finiture eleganti dei motoscafi di sabbia. Noi sfrecciavamo veloci nella nostra immobilità, i capelli arsi ed imbionditi dal sole. Le gemelle piangevano, volevano il posto di guida, ma Massimo avrebbe ucciso per il posto di guida.
Così abbiamo serie di foto con gemelle urlanti.
In realtà quando io ho potuto vantare diritti sui posti in motoscafo, le gemelle avevano da tempo smesso di piangere per il posto di guida ed avevano anche smesso di piangere perchè si erano perse sulla spiaggia. Mia madre viveva nell'incubo di perdersi una gemella in spiaggia. Zia Bruna ci portava sui monti, mia madre al mare. Finché ne doveva gestire quattro (mia sorella, Massimo e le gemelle), faceva indossare immancabilmente a tutti lo stesso cappellino da sole e passava il tempo a cercare di identificare quattro cappellini identici nello stesso campo visivo - mia madre è una nota patita di enigmistica -. Poi siamo arrivate Monica ed io ed abbiamo scombussolato le carte: avevamo teste di dimensioni diverse ed esigenze diverse, quindi a questo punto al mare veniva anche Ortensia e la sera dopo averci "desabbiati" ed aver decatramato 12 piedi erano sfatte.
Anche le piste per le biglie con le facce dei ciclisti sono passate di moda, niente più bimbi piccoli portati a traino per i piedi dai più grandi per sagomare l'otto iniziale.
Resiste qualche castello di sabbia, ma niente ponte levatoio fatto con gli stecchi del gelato.
Nessuna partita ad impiccato e niente costruzione ardita di "piroli" di sabbia bagnata

15 commenti:

ruhevoll ha detto...

Questo è proprio un Amarcord. Per me niente motoscafi ma tantissime piste disegnate col culo ed arricchite da curve paraboliche e tunnel. Se penso ai nomi dei ciclisti sulle palline mi commuovo: Merckx, Gimondi, Anquetil...
Un abbraccio

Alle ha detto...

Anche per me niente motoscafi e nemmeno l'impiccato (ma cos'è?), le piste per le biglie erano all'ordine del giorno con due fratelli maschi e mi divertivo tanto anche a fare i piroli che mi permettevano di creare mondi fantasy.
Credo di non essermi mai persa solo perché ero io terrorizzata di non ritrovare più il mio ombrellone e quindi non mi allontanavo mai troppo. Però il metodo della signora Lina poteva essere brevettato se non foste arrivate tu e Monica a scompigliare tutto :)
nella foto sei la piccolina di spalle ?

amanda ha detto...

@Ruhevoll: e Gimondi?

@Alle: l'impiccato è quel gioco in cui si dovevano indovnare le parole stile ruota della fortuna con le vocali e le consonante contraddistinte da + e - segnati sulla sabbia, ad ogni tentativo si disegnava un trattino dell'omino impiccato se l'omino risultava tutto disegnato prima della soluzione il concorrente aveva perso. Nella foto non ci sono è il BA before amanda ci sono le gemelle massimo e mia sorella, mia madre , zio Gastone, Ortensia, zia Silvana, zia Giovanna ed altri di cui forse vi racconterò :)

amanda ha detto...

@Ruhevoll: come non detto :(

Marilina ha detto...

Che foto, Amanda!
Piroli di sabbia ne vedo ancora, castelli merluti meno, piste da biglie proprio no.
Ci sono ancora genitori che giocano con i bimbi come bimbi, ma molto spesso sono 4 adulti con un bimbo contro i 4 bambini con 1 adulto del tuo Amarcord.
Oggi ci sono bimbi che hanno paura della sabbia e dell'acqua (c'erano ai nostri tempi?), ma per fortuna la maggior parte di bambini potrebbe avere lo stesso cappellino, perchè nulla è cambiato sotto il sole quando ti siedono sulla sabbia con una paletta e poco lontano vedi il mare.

oriana ha detto...

forse l'ultima generazione che ha continuato a fare piste dei ciclisti è quella dei mie figli, trent'anni e dintorni... Adesso solo fastidiossimi racchettoni. Solo per i più piccoli, come dice Marilina, nulla è mutato e secchiello e paletta hanno ancora la loro magia

oriana ha detto...

forse l'ultima generazione che ha continuato a fare piste dei ciclisti è quella dei mie figli, trent'anni e dintorni... Adesso solo fastidiossimi racchettoni. Solo per i più piccoli, come dice Marilina, nulla è mutato e secchiello e paletta hanno ancora la loro magia

amanda ha detto...

@Marilina: paura dell'acqua da sempre, della sabbia? alcuni la mangiano da sempre

Marilina ha detto...

E la rivoluzione dei lettini vs le sdraio, quando è iniziata?

amanda ha detto...

@Marilina: dopo un'intera giornata su una spiaggina ho deciso di mettere una candela all'inventore del lettino :D

amanda ha detto...

per altro sulla sdraio potevi infilare le gambe dilato e sedere all'incontrario... prova a farlo sulla spiaggina

Marilina ha detto...

Il lettino è il lettino, ma vuoi mettere quando volevi stenderti prona e l'unica possibilità era distesa sulla sabbia?

alessandra ha detto...

Che malinconia mi hai messo, una bella malinconia però...

giacy.nta ha detto...

Ehi! Stavo per perdermi uno dei tuoi post CULT! :)

p.s.
il link "enigmistica" non porta da nessuna parte!
bacio

amanda ha detto...

@Giacynta: sistemato, grazie :)