27 giugno 2012

Respiro

Salvatore Rizzuti



Quando li vedi
di' loro che io ci sono ancora,
che mi reggo su una gamba mentre l'altra sogna,
che solo così si può fare,

che le bugie che dico a loro sono diverse
da quelle che dico a me stesso,
che con lo stare sia  qui che oltre
mi sto facendo orizzonte,

che come il sole si leva e cala io so qual è il mio posto,
che è il respiro a salvarmi,
che persino le sillabe forzate del declino sono respiro,
che se il corpo è bara è anche madia del respiro,

che il respiro è uno specchio offuscato da parole,
che solo il respiro sopravvive al grido d'aiuto
quando penetra l'orecchio dell'estraneo
e permane ben oltre la scomparsa della parola,

che il respiro è di nuovo l'inizio, che da esso
si stacca ogni resistenza, come il significato si stacca
dalla vita, o il buio si stacca dalla luce,
che il respiro è ciò che do a loro quando mando saluti affettuosi

Mark Strand

8 commenti:

alessandra ha detto...

Ecco se posso dirlo, a me in ufficio manca il respiro...mi piacerebbe poter respirare a pieni polmoni anche metaforici...questa poesia mi ha sollevato un pò..grazie Amanda..

amanda ha detto...

coraggio coraggio

claudia ha detto...

Buongiorno a tutti!
Amanda, sai qualcosa di questo autore? La poesia mi dà da pensare... è come se tra le righe ci fossero tanti sottointesi di vita vissuta.
Mi incuriosice. Non mi sembra solo "poesia", ma quasi un racconto in versi.

claudia ha detto...

sottintesi o sottointesi... oddio....che ignorante!

Alle ha detto...

Il respiro è difficile in questi giorni di umidissima calura, almeno qui nella steppa padana.

Di Mark Strand ci sono altre poesie in questo blog, hanno tutte questa
impronta reale/surreale che attrae
fortemente. Concordo con Claudia nel dire che si sente il vissuto più che in altri autori.

Un saluto a tutte/i.

amanda ha detto...

@Claudia:Di Mark Strand so che è canadese che ha scritto numerose raccolte di poesie, che ne ho già postate altre (vedi il suo nome negli argomenti a lato) che il libro da cui ho tratto i versi di oggi si chiama "il futuro non è più quello di una volta" e che è edito da Minimum fax e a me piace

amanda ha detto...

@Ernest: grazie a te per essere tornato a trovarci, spero tu ti stia riprendendo

amanda ha detto...

@Carl8: benvenuta!