11 giugno 2012

Varie ed eventuali





Nel momento del mio più basso interesse per il calcio, non che sia mai stata una tifosa, ma le partite di mondiali ed europei di solito le vedevo volentieri, mi spunta 'sto Prandelli che dice delle cose che fanno pensare che qualcuno lì dentro le cose le sappia ancora vedere dalla giusta prospettiva.
Invita, alla conferenza stampa prima della partita di esordio, un giornalista a sorridere dicendogli che in fondo la partita non l'hanno ancora persa.
Ad un altro che gli chiede quanto sia preoccupato dice, io sono sereno come un bambino che ha fatto i compiti, mi sono fatto anche un bel pisolino di un'ora; le preoccupazioni della vita sono altre: perdere la casa o il lavoro per il terremoto, quello fa stare in ansia.
Mi verrebbe quasi da tifare per uno così è che lui dirige i soliti mutandati che si credono divinità perchè sono ingrassati a denaro facile e vivono nella terra di nessuno.

Sabato, per la seconda volta in quindici giorni, sono stata a Verona per lavoro, finiti gli impegni mi sono goduta la straordinaria bellezza di quella città: i ponti, le chiese,  piazza delle Erbe e dei Signori, le arche Scaligere, la piccola chiesa paleocristiana di Santo Stefano il concerto delle campane di San Giorgio in Braida per il vespero con l'eco che nasce dall'impatto contro il Duomo sull'altra riva dell'Adige e si espande e le rondini che se lo godono tanto quanto me in una brezza che spezza l'afa di un pomeriggio di ormai estate. Sarà l'età, saranno i balli della terra degli ultimi giorni, mi viene un magone all'idea di quanto possa essre fragile un patrimonio così prezioso, di quanto velocemente abbiamo rinnegato quei canoni di bellezza ed armonia che hanno fatto l'identità culturale dell'Italia molto più di quanto abbia mai potuto fare la breccia di Porta Pia, abbiamo costruito troppo, male, senza sicurezza, senza regole, senza rispetto delle propozioni, senza prospettive urbanistiche. Siamo stati i primi devastatori, la terra con i suoi movimenti ci apre solo gli occhi e ci fa sentire smarriti

5 commenti:

antonio lillo ha detto...

amanda, il problema è che lo sapevano tutti! o meglio, chi faceva sapeva, non crederò mai che un costruttore, o anche un semplice muratore, non potesse immaginarsi, intuire quella "fragilità". e allora, se sapevano, se lo meritavano anche. il problema è che, come sempre succede, per l'errore (non punito) di uno, pagano con lui altri dieci.

oriana ha detto...

sorvolo sul calcio, europei compresi, perche di pallone ne ho più che abbastanza.....

La tua riflessione sulla fagilità dei nostri tesori artistici ed architettonici è asolutamente condivisibile, ed anche di chi è le responsabilità di tanti scempi.

Sono stata a Verona una sola volta, e molto velocemente,da programmare una visita più accurata ed attenta.

amanda ha detto...

@Oriana: programma che merita davvero

Alle ha detto...

Prandelli aveva dimostrato di essere una persona NORMALE già quando sospese la sua attività di allenatore per stare accanto alla moglie malata terminale, rinunciando a qualche ottima occasione di carriera pronta lì solo da afferrare. Sul resto del mondo calcistico sorvolo poiché trovo sia sempre più inclassificabile e non degno di alcuna attenzione.

In quanto al nostro patrimonio artistico, credo che nessuno al mondo riuscirebbe a fare tanti danni quanti ne stiamo facendo noi.
Penso ai siti storici sparsi in giro per gli States che sono spesso luoghi insignificanti per architettura, bellezza ecc. e che invece gli americani tengono vivi e rispettano come se fossero monumenti degni del patrimonio Unesco.
Non occorre il terremoto, bastiamo noi italiani.

Marilina ha detto...

Anch'io penso che il nostro patrimonio artistico e culturale sia inestimabile, a volte continuiamo a scorgere nelle nostre città delle architetture che ci lasciano senza fiato, possono anche essere vecchie case coloniche perfette per l'armonia delle forme e dei materiali, e che esprimono una carica energetica positiva.
Cosa che non mi succede mai con un'architettura moderna, ma io sono decisamente retrò.
Per la devastazione di tutto ciò, alle parole soldi e potere concorrono in molti, moltissimi.

P.S. Riguardo agli Europei di calcio, sabato tifavo per la Spagna.