29 giugno 2009

Praga

Amanda ci fa da guida a Praga.

La prima volta che sono stata a Praga era nella primavera del 1979, servivano il passaporto ed il visto di ingresso. Passammo la frontiera nelle prime ora del mattino dopo aver viaggiato di notte, dopo il confine austriaco c’era un’ampia fascia di terra di nessuno, non c’erano case, né alberi, a destra ed a sinistra della strada solo terreno incolto. Poi la frontiera ceca. Viaggiavamo assieme ad una signora di un villaggio alla periferia di Praga che aveva sposato un sogno di libertà più che un marito italiano, lei tornava a casa a trovare i parenti e si era proposta come nostra guida, come non approfittare. Portava con sé vestiti e altre cose difficilmente reperibili nella Praga di quegli anni, se non si possedeva valuta diversa dalla corona. La sua valigia fu praticamente devastata, ma lei non fece una piega, era abituata, succedeva ogni volta così, a me invece la scena provocò un grande disagio. Poi ripartimmo attraverso questa sterminata e ricca campagna che tale è rimasta anche dopo 30 anni. Alloggiavamo nel villaggio della nostra guida in un Motorest, l’equivalente di un motel per camionisti, ci si lavava dietro una tenda, e ad ogni ora del giorno impazzavano dal jukebox Drupi, il triangolo di Renato Zero e gli Abba, i Motorest esistono ancora, riveduti e debitamente corretti e penso più ospitali. Poi iniziò la nostra scoperta della magica città. Chi di voi l’ha vista di recente ai suoi ricordi cancelli i colori. Prima della caduta del muro, Praga era in bianco e nero, anche dentro alla foto. L’unica cosa colorata, allora, era il vicolo d’oro, la famosa strada delle case degli alchimisti. In realtà in tutta la città regnava un’aura che la assimilava all’idea che uno aveva della città di rabbi Löw, il creatore del Golem. Di rabbi Löw a Praga c’è ancora la tomba, riposa, se i turisti glielo permettono, nel cimitero ebraico della città; 20.000 pietre tombali affastellate in un piccolo terreno, l’unico concesso agli ebrei per la loro sepoltura fino al 1700. Ingresso a pagamento e coda al cancello, questa volta, non sono entrata. La gente allora era incline alla melanconia, non sorridono molto neanche ora. Praga è un enorme cantiere oggi, il suo splendore, i suoi colori stanno via via ricomparendo, i turisti sciamano ovunque, spesso fotografano ciò che neppure guardano o che guardano ma non vedono, ma è inutile fare gli snob, se queste meravigliose città, come Venezia, sopravvivono è anche grazie al turismo. Se non l’avete vista ve la consiglio e se, con la capillare rete di mezzi pubblici, vi spingerete un po’ fuori dalle 5 città che ne compongono il centro, troverete una città estremamente economica e gradevolmente accogliente.

9 commenti:

amanda ha detto...

ma siete tutti in ferie? anche le spalle rotte? vi lascio una settimana e non trovo più nessuno? Giustifico Gianfranco che è in giro per lavoro e la Mati che oggi ha la terza prova della maturità, ma gli altri?......

Anna S ha detto...

Non nominare la mia spalla, per carità: in questo momento desidererei solo l'amputazione!

Praga, che meraviglia! Io ci sono stata nel 1993 e sono rimasta folgorata. Cercavo l'atmosfera di Kafka e di Kundera e ho trovato cittadini fiduciosi nella politica dell'allora primo ministro Havel. La tetra periferia coi palazzoni grigi del socialismo reale era altro dal brulicante centro storico, ancora magico o, almeno, così mi sembrava. Oggi me la descrivono molto cambiata e forse non del tutto per il meglio.

Che cosa mi dici di "Praga magica" di Ripellino? L'hai letto? Io non ancora

amanda ha detto...

non l'ho ancora letto, ma mia sorella ha promesso di prestarmelo, una persona che ho conosciuto grande estimatrice e conoscitrice di praga mi ha detto che la sua lettura è imprescindibile

Anna S ha detto...

Allora non possiamo perdercelo.
Che ne dici della loro birra?

nik ha detto...

amo birre più corpose e meno amare come quelle alsaziane, ma la loro gambrinus non era male, l'ultima sera ne abbiamo provata una nera più simile a quelle che piacciono a me, ma ancora adesso non so come si chiama

amanda ha detto...

@anna: scusa ma era rimasta l'identità di un mio collega sono sempre io la bevitrice di birre

Mati ha detto...

nooo amanda! ce l'ho domani! noi romani oggi siamo in vacanza per san pietro e paolo!!!
ma qui si sono tutti scordati di me, neanche un in bocca al lupo il giorno prima dell'inizio!!!!! sono quasi offesa... :)

Anna S ha detto...

@Mati, su su su, non cedere proprio adesso. Sai bene che siamo tutti con te, ti pensiamo tanto ed è come se stessimo facendo (rifacendo) l'esame anche noi! CORAGGIO!!

amanda ha detto...

Ma cara la mia Mati, questa mattina ti ho pensata subito, e credimi scoordinata com'ero da rientro non è una cosa da poco, ma di san p & p non mi ero davvero ricordata e non pesavo certo che si facessero differenza tra città e città in italia, pensavo che rigorosamente le prove dovessero essere simulatanee. IN CULO ALLA BALENA per domani