Maestri di vita

Non so voi ma io, molto più del primo amore, mi ricordo il primo giorno di scuola e la mia maestra, in particolare: vestito giallo, occhi verdi, bionda, carnagione molto chiara, sorriso aperto ma figura prestante e autorevole.
Quanto a me, è stato il primo e unico giorno, fino alla prima comunione, in cui mia madre sia riuscita a farmi indossare una gonna!
La mia maestra è stata un personaggio chiave sotto molti aspetti e, più che inculcarci una serie di nozioni, direi che ci insegnava a vivere. Le cose fondamentali, in ogni caso, le ho apprese da lei.
Ci considerava adulti, arrivando però a noi col linguaggio e la logica dei bambini; ci proponeva poesie meravigliose, lasciando che ognuno cogliesse, secondo inclinazione e sensibilità, il loro senso. E i poeti erano certamente Rodari ma anche, e soprattutto, Lee Maters, Pavese, Jimenez, Dickinson, Martì, Calamandrei, Pasolini.
Visto che ieri Amanda ha inaugurato questa nuova, splendida sezione di poesia, mi sono lasciata trasportare da un amarcord dell’infanzia e ho ritrovato questo bel ricordo di una persona davvero eccezionale.

E voi vi ricordate i vostri maestri? Com’erano? Che cosa vi hanno lasciato? Bacchettate sulle dita o qualcosa di meglio?