3 settembre 2009

Incipit del 3 settembre


Il nuovo curato sembrava un giovanotto proprio simpatico, peccato che gli si vedessero le mutande lunghe, infilate alla bell’e meglio nei calzini, quando stava seduto. Belinda lo aveva notato quando lo avevano conosciuto al vicariato la settimana prima e aveva provato molto imbarazzo. Forse Harriet avrebbe potuto parlargliene. I suoi modi schietti e allegri erano in grado di spazzare via questi piccoli imbarazzi molto meglio della timidezza di Belinda. Naturalmente il giovanotto avrebbe potuto pensare che non era affar loro, e in verità non lo era, ma Belinda era quasi indotta a credere che non pensasse affatto, vista la qualità del suo primo sermone.

Barbara Pym, Qualcuno da amare, La Tartaruga

IL romanzo inglese per antonomasia. The, biscotti e tartine al burro, huomur e sottile ironia contornano la storia di Belinda e Harriet alla prese col nuovo giovane vicario del loro paesino di campagna. Una storia d’amore delicata e sottile come solo una penna inglese può raccontare.

3 commenti:

amanda ha detto...

come si deve fare, non c'è proprio verso, fino in fondo, che abbiamo letto uno stesso libro. Questo incipit mi intriga molto, segnato

Anna S ha detto...

Forse dovremmo confrontarci sui classici, chissà... In fin dei conti Kundera e Fruttero & Lucentini, almeno, li abbiamo letti tutte e due

amanda ha detto...

e Camilleri e Pennac