12 ottobre 2010

così vicino, così lontano




Domenica, tardo pomeriggio di una giornata casalinga, di un weekend casalingo.
L'aria è mite e non c'è più voglia di continuare a leggere e si sa che la settimana sarà da reclusi, così usciamo.
Troppo tardi per uscire in bici, quindi saliamo in auto e fuggiamo verso i colli.
In realtà, da qualche tempo siamo alla ricerca di un posto dove giungemmo trascinati da amici molti anni fa, una di quelle trattorie ricavate da una vecchia casa colonica, dove mangiammo bene sotto ad uno splendido portico. Allora si partiva in gruppo, magari non si guidava, magari ci si distraeva chiacchierando, insomma ancora oggi non sappiamo da che parte dei colli fossimo quella famosa volta.
Il 3/4 da un po' pare un segugio con questa storia, con google maps ha identificato dei tragitti che potrebbero corrispondere e li battiamo a turno, ma non abbiamo ancora scovato il posto.
La ricerca di quel posto appare infruttuosa, tuttavia abbiamo scoperto posticini deliziosi in cui cenare ed angoli dei colli che nonostante le salite e discese ciclistiche e nonostante si viva qui da praticamente mezzo secolo ancora non conoscevamo.
E' così che ci siamo imbattutti in Villa Beatrice D'Este a Baone e le foto che vedete non rendono giustizia all'incanto del posto che ricorda la struggente bellezza compositiva di un quadro di Boklin con una serie concatenata di giardini cintati dove uno potrebbe perdersi in un giorno di primavera a leggere dimentico del mondo. Ancora una volta quel che resta della bellezza di un posto ci porta a domandarci quanto ci siamo persi con la disennata devastazione del territorio.

12 commenti:

suarakamansa ha detto...

Bocklin!!!
lo conosco anch'io. La Genia mi ha fatto studiare!!
Pensa che avevo creato un avventura del Dungeons and Dragons, ambientata nel quadro dell'isola dei morti. I personaggi avevano subito un attacco di Sindrome di Standhal e nella soluzione dell'enigma dovevano districarsi dalle insidie dell'isola nelle due diverse versioni.

una brava narratrice ci avrebbe potuto scrivere una storia.

amanda ha detto...

@Suara:che meraviglia mi hai messo voglia di giocare

giardigno65 ha detto...

ma come ! e le magnifiche sorti e progressive ?

Il problema è che non ci sappiamo perdere, ci perdiamo senza coscienza ...

Gloria ha detto...

Che bello passare le domeniche in campagna alla ricerca di un angolo perduto. e nel frattempo scovate nuovi angoli. ma questi mi raccomando segnateveli bene così potete ritornarci!
e poi l'autunno è il momento ideale per bazzicare la campagna. le foglie che cambiano colore ( la famosa indian summer..beh qui non so come si chiamerebbe..) il profumo intenso di muschio e un bel posticino dove gustare cose semplici genuine che nei ristoranti di città non puoi trovare.

Marilina ha detto...

Che posto Amanda, e a due passi da casa, grazie!
E poi che belle le osterie che trovi in questi luoghi, se autentiche trasudano storia.
Un sacco di volte mi rammarico di non aver vissuto cent'anni fa, con meno cemento, meno auto, tempi più lenti...
Tanto oggi anche se hai il satellitare non è detto che trovi quello che cerchi...

amanda ha detto...

odio il satellitare

Alle ha detto...

questo luogo è di straordinaria bellezza, per fortuna mantenuto in vita. Le scoperte casuali sono sempre di grande soddisfazione, ci si sente un po' pionieri, un po'
baciati da una stella.
Vi auguro di trovare presto anche l'antica trattoria, altro luogo di
arte e meditazione.......

@serenatudisco ha detto...

che bello

suarakamansa ha detto...

anche secondo me l'avventura era molto bella.
partiva da una stanza dove era stata allestita una camera per una veglia funebre del figlio di un nobile e il gruppo veniva chiamato perche il padre di questo ragazzo avrebbe pagato una gran quantità di monete d'oro perchè potesse essere resuscitato.
Purtroppo al momento dell'arrivo del gruppo il cadavere era scomparso, la porta chiusa da fuori e non c'era nessuna finestra.
il gruppo scopriva che i due bocklin differivano per il fatto che uno aveva la barca e l'altro quadro no.
dovevano entrare nei due quadri (di cui uno rappresentava il lato oscuro e l'altro il lato buono del ragazzo) e vedere che fine aveva fatto il cadavere.
il gruppo visitava le due isole, risolveva enigmi, faceva indagini all'interno dei quadri e si confrontava con la figura bianca sulla barca (anzi LE figurE bianche) e poi...

Anonimo ha detto...

Parte in diretta, parte in differita, come nel più vero dei reality abbiamo seguito il tuo fine settimana, cominciato sabato nella fucina di Vulcano, proseguito domenica nella quiete casalinga della lettura e infine in questa suggestiva uscita di coppia alla ricerca del bello, artistico e gastronomico.
Pensare che c'è gente che ha bisogno di lasciarsi ingannare da Grandi Fratelli ed Isole varie...
Chi entra nell'adorabile mondo di Lady Amanda si sente un privilegiato, e tiene volentieri la tv spenta.

Buon proseguimento della tua settimana di battaglia; vedo con piacere che trovi comunque il tempo per gli amici!
Franz

amanda ha detto...

@Suara: i commenti a puntate non sono concessi o fai un post da te o finisci di raccontare

@Franz caro lei mi lusinga

alessandra ha detto...

Commento con colpevole ritardo, ma sono stati giorni vorticosi...che meraviglia girare per i paesini nel weekend, scoprire posti nuovi e come dice Gloria l'autunno, nonostante io non lo ami particolarmente, dà una magia cromatica particolare a questi giri domenicali. Grazie come al solito Amanda.