26 novembre 2010

7 domande per me posson bastare: ultima puntata




Quando le maestre, le prof e i parenti domandavano "E tu, cosa vorresti fare da grande?" cosa rispondevate? Cosa avete sognato più e più volte di fare? Quanti mestieri? Quanti sogni?


Superato il periodo in cui volevo diventare ballerina di tip tap , sono entrata in quello in cui volevo fare la giornalista o la romanziera e questo è durato per tutto il periodo delle medie poi ho deciso che avrei fatto la logopedista, non mi ritenevo in grado di affrontare sangue ed autopsie, ho optato per medicina solo all'ultimo anno delle superiori.






Ed ora che abbiamo risposto alle domande io dovrei rilanciare la palla, ma a chi?


Giardi ha già risposto al gioco, Lillo non credo parteciperebbe, Sergio ha già praticamente commentato qui da noi, Emilys e la Trip hanno già dato, Desian non so se ci legge più, potremmo chiederlo a Mafalda, o a Giacynta, Massimo lascerebbe il Frigo Vuoto, non lo smuoveresti neanche a pregarlo, forse Franz? Ma lui è più sociale, impegnato. Allora forse Enimol che legge ma non commenta.


Non so insomma chi vuole s'accatti 'ste domande e risponda

14 commenti:

Gloria ha detto...

Ah io ho sempre voluto fare la pasticcera. abitando sopra una pasticceria gironzolavo sempre tra i banchi, assaggiavo in anteprima i gusti nuovi di gelato, riuscivo a corrompere la padrona che mi nutriva a cannoli, non mi perdervo mai un nuovo bignè. e io nella mia testa mi vedevo già a sfornare torte e pasticcini con una sola differenza : non li avrei mai venduti, me li sarei mangiati.
nell'età adolescenziale mi è passata per l'anticamera del cervello di fare la hostess, ma poi uno sguardo allo specchio e due conti mi hanno fatto capire che l'unico posto dove mi avrebbero accettato sarebbe stato a fantasilandia dove c'era quel simpatico nanetto. quindi...

alessandra ha detto...

Gloriaaaaaaaaaa! :-)
Allora io dopo la lettura alle medie di un libro sulla scoperta della tomba di Tuthankhamon o come diavolo si scrive, ho deciso di fare l'archeologa, poi poco dopo mi è nata la passione delle lingue che dura ancora oggi, volevo fare la traduttrice e l'interprete e ho studiato per farlo. Adesso mi piacerebbe lavorare sì con le lingue e impararne ancora di più, che so anche il portoghese, lo spagnolo, il greco moderno...però preferirei avere o lavorare in una libreria internazionale, che vende libri in lingue diverse o comunque stare a contatto con gente di varie nazionalità, cosa che purtroppo non mi capita nel mio ufficio attuale.

Gloria ha detto...

Che bello sarebbe avere una libreria internazionale con tanta gente di diversi paesi che entra! quante storie si potrebbero vivere, quante persone conoscere...e nella libreria metterei una caffetteria. così il profumo dei libri si mischierebbe col profumo di caffè e creerebbe un'atmosfera splendida.

Tonino ha detto...

Lavorare in sanità ?
Non era previsto,ne lo cercavo.
Ero attratto dalle costruzioni industriali o realizzazioni di grandi opere come ponti,strade.
Anche l'elettronica industriale mi affascinava,movimenti di macchine telecomandate e controllate da robot.
Nel lontano 1970 l'elettronica era relegata nei televisori e nei registartori a cassetta ed io m'improvvisai piccolo riparatore cosa che non mai smesso di fare.
Riparo da me, l'auto,la caldaia del riscaldamento, il telecomando della tv, il citofono dell'ingresso, il lettore dvd, il computer.
La riparazione e il ''vederci dentro ''non l'ho mai tralasciato.
In sanità uso grandi macchine elettromedicali, entro ''dentro'', scruto, rendo l'idea al chirurgo, mostro immagini bellissime .
Riparare ,riparo quasi tutto, ho tentato anche di fare il cardiochirurgo,ma non ci sono riuscito ho il ''cuore matto''.
Ciao bellissime !

sergio pasquandrea ha detto...

per quanto sembri strano, non mi sono mai immaginato a fare un qualche lavoro preciso, da grande.
l'unica cosa che volevo era continuare a fare le cose che mi piacevano: leggere, scrivere, ascoltare musica, parlare di tutto ciò.
e, per fortuna, devo dire di esserci riuscito.

p.s.: condivido con alessandra la passione per le lingue. se avessi tanti soldi e non avessi bisogno di lavorare, la prima cosa che farei sarebbe proprio quella. migliorare il mio scarsissimo francese, riprendere a studiare il cinese che ho cominciato e abbandonato, imparare finalmente il tedesco, studiare per bene il greco di cui so pochissimo (ho fatto lo scientifico), e poi dedicarmi... che so? all'arabo, o al russo, o all'ebraico, o al tamil, o al giapponese, o all'egiziano antico, e chissà a cos'altro...

alessandra ha detto...

@Sergej
Bello essere riuscito a conciliare le tue passioni nel tuo lavoro.
Il greco antico è davvero una lingua affascinante, io ho fatto il classico, ci vuole solo tempo e quello ci manca sempre.

antonio lillo ha detto...

oh bella, secondo te? ;D

http://www.youtube.com/watch?v=oCGG9KM_pVY

oriana ha detto...

Nelle vacanze estive, i genitori ci mandavano dalle suore nel convento in paese ad imparare a ricamare, c'era una suorina dolcissima, il suo nome era suor Umilde, emanava una pace e una serenità che io decisi mi sarei fatta suora, poi però di quel periodo mistico mi è rimasta solo la passione per il ricamo.

@ Gloria che bella pasticcera pasticciona saresti stata!

Marilina ha detto...

Bha, mi ricordo, ai tempi delle elementari, l'assidua frequentazione della cartoleria del sig. Guido.
Adoravo i pennarelli, i cartoncini, i quaderni, il necessario per la scuola, i diari, qualche libro.
Ed attendevo con ansia l'arrivo dell'avvento, quando faceva spazio sopra al bancone per sistemare decine di scatoline con i bigliettini augurali natalizi...
Ecco, forse mi vedevo al suo posto.
Poi pensavo di fare la giornalista, ma sarei dovuta andare a Milano, e poco c'ho messo a cambiare idea.
E a non trovarne più una.

Adoro anch'io la libreria col caffè e se Oriana non avesse cambiato idea ora avremmo anche agganci in convento...

Gloria ha detto...

Marilina : ci vedi protagoniste di sister act, cicloni in convento?

Marilina ha detto...

Gloria, è decisamente una delle ambientazioni possibili delle Tiffany's Angels...

amanda ha detto...

lillo-grisù-il pompiere fantastico ;)

Anonimo ha detto...

Anche se nel mio fuso orario è arrivata un po' in ritardo, raccolgo la provocazione, non volendo disprezzare snobisticamente la nobile arte del cazzeggio in buona compagnia.
Risponderò sinteticamente a tutte le sette-domande-sette:

1) Primo idolo musicale. In ordine di tempo, difficile dirlo: ascoltavo, anche grazie a mio fratello più grande, troppe cose diverse; in ordine di importanza, invece, Angelo Branduardi (dieci memorabili concerti dal vivo!), poi Banco del Mutuo Soccorso, De André, Guccini, e tanti altri cantautori anni '70.
2) Compleanno più bello e perchè. Ho solo un paio di ricordi belli: uno da bambino, con mia cugina e mia compagna di giochi che all'ora precisa mi fece un applauso; l'altro, una decina d'anni fa, quando la mia allora neo-fidanzata mi riempì di regali di vestiario e poi, alla presenza della sua bambina, mi fecero delle foto, a casa sua, con tutti i vestiti nuovi addosso.
3) Cartoni animati e giochi preferiti. Il Leone Svicolone (duiù rimember?); Lego, ricordo le scatoline azzurre con i pezzi di ricambio in vari colori a scelta: che passionaccia, e che nostalgia!
4) Avrei voluto fare e non ho ancora fatto. Imparare a nuotare!
5) Prima passione sportiva. Pallacanestro (praticata), una passione formidabile.
6) Richiesta a Babbo Natale. Un catalogo di francobolli di tutto il mondo (ne esisteva un'edizione francese, che immagino ora per forza di cose molto, molto sommaria).
7) Cosa volevo fare da grande. Da piccolo proprio non mi ricordo. Nell'adolescenza il regista cinematografico.

Ecco fatti i compiti. Un salutone e un bacione a tutte le Tiffanine e i Tiffanoni.
Franz

amanda ha detto...

@franztesoro: era sul tuo blog che dovevi rispondere,per quella idea di fare una cosa trasversale tra blogger, ma per questa volta ti prendiamo così