Allora eccomi qua a darvi ragguagli sul mio lungo weekend madrileno! Prima di passare al resoconto della vacanza vera e propria ho pensato di fare un doveroso preambolo legato alla mia paura di volare visto che il mio viaggio è cominciato e si è concluso in aereo. La foto che ho allegato è stata scattata durante il viaggio di ritorno, ho avuto il privilegio di assistere a uno splendido tramonto e al passaggio di consegne tra il sole e la luna. Ogni volta che devo partire per una vacanza che richiede uno spostamento"volatile" avverto già da qualche giorno prima uno sfarfallio allo stomaco per niente piacevole, cominciano a scorrermi davanti immagini di disastri aerei, penso di chiamare le persone care con cui magari ho bisticciato per partire col cuore leggero e dopo aver sistemato tutte le cose perbene sulla terra in caso di mia dipartita definitiva da questo pazzo mondo. Lo so a chi non paura di volare queste cose fanno sorridere, però da un pò di anni per me è così, volo forzandomi perchè è l'unico modo per muoversi qaundo si hanno poche ferie, si risparmiano tempo e soldi. Da ragazzina avevo molta meno paura, forse era l'incoscienza della gioventù che ti spinge a non renderti conto del pericolo o l'ottimismo che ti fa pensare che non ti potrà mai capitare niente di male. Certo l'11 settembre e tutta l'attuale trafila all'imbarco non aiutano a stemperare l'ansia: mi hanno fatto togliere le scarpe, aperto la valigia, un mio amico lo hanno perquisito da cima a fondo, a un altro volevano smontare la chiavetta USB...ussignur!
Sarà che forse da segno di terra quale sono preferisco viaggiare incollata al suolo, adoro per esempio viaggiare in treno, lì riesco a leggere, studiare, ascoltare musica e chiacchierare in relax, anche se poi le solite statistiche ti dicono che l'aereo è il mezzo più sicuro, anche più del treno.
Certo durante i vuoti d'aria e le turbolenze cerco di controllarmi, magari faccio la faccia seria seria e fingo un'impeccabile concentrazione su un articolo di giornale di cui non riesco a capire una riga per la tensione,; nel volo di ritorno io e la mia amica un pò fifona come me abbiamo lanciato qualche simaptico urletto durante uno sballottolamento un pò forte, ma per fortuna breve. Avrei dovuto registrare le surreali conversazioni con la mia amica paurosetta che mi diceva. "Ma non ti sembra che le ali dell'aereo del ritorno siano più sottili di quelle dell'andata?"...due sceme, lei ancor più di me!Quello che mi fa sentire stupida è vedere la gente intorno che invece non ha la minima paura, chi ride, chi dorme mentre io al minimo cigolio scruto le facce delle hostess e che sollievo vederle sorridenti! Io comunque la paura di volare continuo a combatterla, adoro viaggiare, certo preferirei farlo in macchina o in treno, sia per evitare l'aereo sia perchè è più bello assistere lentamente ai cambiamenti di paesaggio e di facce, ti permetterebbe di essere più viaggiatore che turista, il che è di gran lunga meglio, ma questa mia attuale vita da impiegata non me lo consente.
C'è chi dice che nella paura di volare si proiettino altra paure, di vivere, di abbandonarsi alla corrente, di buttarsi della vita, come dice Kevin Kline in versione simpatica canaglia francese in questo spassoso dialogo con Meg Ryan nel film "French Kiss"; non credo sia così per me, forse nei periodi in cui ho più pensieri tendo ad essere più ansiosa anche nel volo e comunque conosco persone molto coraggiose che si buttano senza paura in molte imprese e invece conservano un sacro terrore di volare.
Peccato però non avere mai incontrato come vicino di sedile il materassabile Kevin Kline, il volo sarebbe trascorso più velocemente che dite?
Sarà che forse da segno di terra quale sono preferisco viaggiare incollata al suolo, adoro per esempio viaggiare in treno, lì riesco a leggere, studiare, ascoltare musica e chiacchierare in relax, anche se poi le solite statistiche ti dicono che l'aereo è il mezzo più sicuro, anche più del treno.
Certo durante i vuoti d'aria e le turbolenze cerco di controllarmi, magari faccio la faccia seria seria e fingo un'impeccabile concentrazione su un articolo di giornale di cui non riesco a capire una riga per la tensione,; nel volo di ritorno io e la mia amica un pò fifona come me abbiamo lanciato qualche simaptico urletto durante uno sballottolamento un pò forte, ma per fortuna breve. Avrei dovuto registrare le surreali conversazioni con la mia amica paurosetta che mi diceva. "Ma non ti sembra che le ali dell'aereo del ritorno siano più sottili di quelle dell'andata?"...due sceme, lei ancor più di me!Quello che mi fa sentire stupida è vedere la gente intorno che invece non ha la minima paura, chi ride, chi dorme mentre io al minimo cigolio scruto le facce delle hostess e che sollievo vederle sorridenti! Io comunque la paura di volare continuo a combatterla, adoro viaggiare, certo preferirei farlo in macchina o in treno, sia per evitare l'aereo sia perchè è più bello assistere lentamente ai cambiamenti di paesaggio e di facce, ti permetterebbe di essere più viaggiatore che turista, il che è di gran lunga meglio, ma questa mia attuale vita da impiegata non me lo consente.
C'è chi dice che nella paura di volare si proiettino altra paure, di vivere, di abbandonarsi alla corrente, di buttarsi della vita, come dice Kevin Kline in versione simpatica canaglia francese in questo spassoso dialogo con Meg Ryan nel film "French Kiss"; non credo sia così per me, forse nei periodi in cui ho più pensieri tendo ad essere più ansiosa anche nel volo e comunque conosco persone molto coraggiose che si buttano senza paura in molte imprese e invece conservano un sacro terrore di volare.
Peccato però non avere mai incontrato come vicino di sedile il materassabile Kevin Kline, il volo sarebbe trascorso più velocemente che dite?
15 commenti:
Oh Ale sei fantastica. quando ho letto paura di volare mi è subito venuto in mente french kiss nella mia top 3 dei film e poi scorrendo più giù ho visto che avevi inserito il video.
quella scena mi fa impazzire : lui che le dice che è axiliata, lei che lo chiama Liuk e lui tenta inutilmente di correggerla con il suo accento francesce....ah che film!!!!!
io ho tante paure, da quella del buio a quella della velocità in macchina (ho preso la patente da nonna papera e non supero quasi mai gli 80 all'ora, per terrore) però la paura di volare quella no!
ho irritato una mia amica anni fa perchè esausta mi sono spatasciata sul sedile e mi sono svegliata dopo 8 ore saltando anche i pasti e non sentendo un signore enorme che vicino a me russava come una locomotiva...
e pedro???? e fernando??? e roberto??? alejandra...
Arriverà il reportage madrileno...pazienta!
Oh Ale, è esattamente, punto per punto, come vivo anch'io il prima ed il viaggio in aereo!!
Ma che soddisfazione quando il carrello tocca la pista, la frenata si conclude e tu ti slacci la cintura dipingendoti naturalmente sul viso l'espressione di frequent flyer...
Come a dire, e che mai sarà? Volo ogni giorno, anche più di una volta al giorno...
E quando esci dal ritiro bagagli col tuo trolley, spalle diritte, sguardo fiero, si aprono le porte scorrevoli e guardi negli occhi tutte le persone come se tu fossi la diva famosa e loro lì per te...
Y Josè? Y Pablo? Y Paco?
@Ale: settimana enigmistica, ascolta la zia, e più è complesso la griglia e meno ti accorgi di decollare e di atterrare, non volerei mai senza settimana enigmistica. Quando sono su non è un problema ma in atterraggio e decollo meglio che non ci pensi troppo su
@Marilina
Infatti sono le mie precise sensazioni, all'arrivo mi atteggio da "volatrice" consumata e senza paura! :-)
@Amanda
Io ho paura al decollo e anche un pò durante il volo, odio le turbolenze..all'atterraggio sono più tranquilla perchè sto per toccare terra, anche se dicono sia il momento più pericoloso.
anfatti
Ale un mio amico che proprio non è amante del volo, nonostante abbia volato, e molto , dice... io non ho paura di volare, io ho paura di cadere...
credo che tutti, anche i piu' consumati utilizzatori dell'areo in decollo e atterraggio abbiano un po'sfarfallio nello stomaco, percio' tranquilla, sei in buona compagnia, l'importante e non perdersi le buone opportunità per vedereil mondo solo per quel motivo.
Io ho volto abbastanza, e per lunghe tratte, ma al decollo stringo i braccioli e.. medito, in silenzio, sento e ruote che si staccano dalla pista , poi sono tranquilla.
Beh veniamo al dunque, allora? Paco ? dove lo hai lasciato?
Oh ma vi pare che se avessi avuto una storia con Paco o Pedro o Juan o Javier non ci avrei fatto subito un post? :-) Seguiranno resoconti dettagliati, ma l'ormone c'entra poco, però in compenso molto divertimento, cultura e gastronomia a gogo!
E' bellissimo !
Il viaggio in aereo è il gioco che più mi piace.
Quanto è bello :
Già sulla scaletta che porta sù noto l'espressione dei viaggiatori, la fila ''quasi '' inglese, la scelta dei posti se non precedentemente assegnati, gli sguardi alle hostess con annessa una rapida classifica fra quelle presenti e quelle già incontrate e relativi commenti ''peggiorano'' !.
La partenza : un'accelerazione fantastica, la schiena stretta al sedile, difficilmente riproducibile in auto, sentire la potenza dei motori, la forza, le vibrazioni e poi.....plaffff... morbida salita con le gambe che salgono su, una leggera virata, le orecchie leggermente tappatee poi il fantastico percorso più o meno accidentato fra ed oltre le nuvole.
Azzurro, bellissimo, sulla panna che mostra una voragine con il mare e la costa ed il porticciolo, la scacchiera dei terreni le grandi vie.
Ora le virate sono frequenti , le cadute di quota più silenziose,i tetti, le strade visibili ad una velocità fantastica e poi giunge il tocco, lo stridore delle gomme, i motori che rombano per freno, tutto trema, ma che ebbrezza.
''Pà , mi fai l'aereo ?''
Come non accontentarla.
Seconda ,terza, l'auto parte con il turbo che sibila, 100 120, 140 in pochi secondi, per pochi secondi, poi tutto ritorna tranquillo ed i punti della patente ed i 150 cv del motore al loro posto.
Meglio l'aereo !
ma che donne vissute! Volano vanno all'estero e io...? Mai riuscirò a superare la paura di volare, mi terrorizza anche l'idea di quella scatola di latta tutta chiusa, comincio ad aver paura anche ad andare in macchina in autostrada, ma.... sarà l'età?
La Trip si rifiuta di volare non tanto perché ha paura, quanto per la sistemazione proposta alla sua categoria, cioè una bella gabbietta nella stiva con i bagagli. Non voleva crederci quando le ho detto che è il regolamento.Dice che questa sistemazione può andar bene a qualche felino narcotizzato...non bastavano i panini di plastica , adesso risparmiano anche sui posti..
@Emilys: dì alla Trip che tra poco andrà meglio a loro in gabbia seduta che a noi in cabina ma in piedi
meglio la bici
Cara la mia Ale, credo che chiunque salga su un aereo si faccia delle domande sulla sua reale sicurezza. Vale anche per me, però puntualmente questi dubbi vengono sovrastati dall'eccitazione del viaggio che prende il sopravvento su tutto. Trovo inebriante la fase di decollo, mentre l'atterraggio mi dà sempre l'impressione che l'aereo non ce la farà mai a fermarsi in tempo, prima che la pista termini. Lì mi diverto un pò meno e quando di colpo l'aereo rallenta e si ferma, tiro sempre un sospiro di sollievo.
Ricordo che durante un volo dal nord europa, all'improvviso incontrammo un temporale, i fulmini sfioravano l'aereo, le hostess ritirarono tutto e si cinturarono.Iniziammo un ballo serio, da gara internazionale. Fu allora che mi rivolsi ai miei compagni chiedendo una sigaretta: "ma tu non fumi!!?!", bè potevo imparare in fretta......
naturalmente la sigaretta non fu accesa nè lì nè poi, ma la cosa servì ad esorcizzare la paura e in breve il nostro ritrovato buon umore contagiò buona parte dell'aereo...
Emilys: adoro la Trip! Sempre di più.
Certo che se si riesce a far prevalere le emozioni di cui parla Tonino, l’idea del volo è proprio bella.
Del resto ho degli amici che abitano alla fine della pista dell’aeroporto di Treviso (scalo molto frequentato per i voli Ryanair), ed ogni volta che sono a casa loro mi incanto a guardare gli aerei che decollano ed atterrano… li trovo simboli di libertà, via dalla pazza folla…
Però quando stringo il mio di biglietto in mano, la prospettiva cambia…
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