31 gennaio 2011

il ritmo giusto








Ieri il cielo era una cappa grigia carica di neve, l'aria era a meno 4, la neve sotto gli sci era ghiacciata e ruvida come la carta vetrata e quelli erano inchiodati, nella piana una luce che impediva di vedere, che rendeva tutto piatto ed uniforme e feriva, la luce peggiore per i miopi come me.

Le punta delle dita che si erano intirizzite, nonostante due paia di guanti, si sono scaldate troppo in fretta ed un dolore atroce, che ho provato solo raramente, mi ha costretto a morsicarle. Le rare volte che mi è successo in montagna, automaticamente ho pensato ai quei ragazzi che, in quegli stessi posti, senza guanti tecnici, erano sottoposti a quella tortura prima di finire i loro giorni, quasi 100 anni fa, come carne da cannone, senza praticamente avere mai vissuto.

Poi improvvisamente inizia la salita, io mi scaldo, la temperatura della neve anche, prendo il mio ritmo, entro in sintonia con i miei muscoli, con il respiro, e nel bosco la luce è più dolce e gli occhi ritrovano le forme. Ai lati del sentiero cataste di tronchi emanano il loro intenso profumo di legna umida, dopo un'ora di salita, nel piano inizia la danza e sorrido e me la godo tutta e corro e respiro e scivolo leggera e mi sento in pace con me stessa.

11 commenti:

Gloria ha detto...

Hai fatto una bellissima foto. davvero, molto molto bella. mi piace, mi dà un senso di pace.
mi è venuto il fiatone mentre leggevo il post, ora vado a riposarmi un po' leggere di queste cose stanca troppo.

maria grazia ha detto...

Ha ragione Gloria, la foto è molto bella e rende al meglio lo scritto che accompagna.
Sei ammirevole.. .pensare che sabato mi sono alzata alle 10,30 a quell'ora tu eri già arrivata a destinazione, vero?

Alle ha detto...

Sono rimasta ferma sulla foto a lungo, è vero trasmette belle sensazioni e poi mi piacciono i
solchi degli sci in primo piano, precisi, lucidi, induriti. Fanno capire come si passa da quelle parti.
Brava! per tutto.

Buon lunedì gioventù !

amanda ha detto...

non vorrei deludervi ma la foto non l'ho fatta io, anche se è il posto in cui ho sciato sabato: piana di Marcesina, la fine e l'inizio del giro; alle 10 e 30 avevo appena finito la salitona restavano ancora circa 20 km da percorrere ma la parte più dura era andata rimaneva il ballo :)

mariangela ha detto...

@amanda sei BRAVISSIMA, FOTISSIMA,
IMPAREGGIABILE, AMMIREVOLE, CIAO

alessandra ha detto...

Eccomi in ritardissimo oggi. Amanda tutta la mia ammirazione per la tua volgia di sport al freddo, grandi emozioni comunque!!!

oriana ha detto...

non ci deludi affatto, non importa chi ha scattato la foto, l'immagine è molto suggestiva. Io riesco a vederti che sfrecci veloce nei solchi lasciato dagli sci, riesco a "sentire" le tue sensazioni. Bello!

claudia ha detto...

Il posto é favoloso e tu sei la vera sportiva della squadra: con questo freddo chiunque altro sarebbe rmasto volentieri sotto le coperte al calduccio!!

amanda ha detto...

ehm ehm altra delusione non vado per binari faccio skatting, non alternato, è come pattinare avete presente?

Marilina ha detto...

Invece a me la foto con quel filo spinato (ma per le mucche non è sufficiente elettrico?) mi fa proprio pensare a quei poveri ragazzi di cui hai scritto.
Grande come sempre, Amanda.
E collegandomi al post precedente provo ancora più tristezza, ma queste bestie raccoglieranno quello che hanno seminato?

Io Amy in montagna ci vado domenica prossima, con le ciaspe-ciaspole-cispe-ciuspe... nin sò.

Buon lunedì a tutti, e ciao ciao gennaio!

giacy.nta ha detto...

Mi hai fatto sentire lì con te!
Bacio di buon mattino!