21 febbraio 2011

L'uomo e l'Immaginazione




Nostra Signora dell'Immaginazione lo prese per mano che era bambino sulla strada per la scuola.

La sua mano era calda e lui si sentì protetto.

Lei si chinò e gli sussurrò all'orecchio:" guarda la gente, parla con loro, osservali con benevola attenzione, cogli i particolari, anche quelli buffi, ed impara a distinguere chi ci mette del suo e chi no. Quando sarai grande, loro ti forniranno il tessuto, io i pizzi ed i modelli e potrai creare".

Lui l'ascoltò.

Quando era ragazzo, Nostra Signora dell'Immaginazione si trasformò in una splendida fanciulla di cui lui si innamorò.

Come Sherazade lei, nelle lunghe notti dopo l'amore, gli regalò i versi dei poeti e dunque i loro cuori e quando fu il momento di lasciarlo gli disse:" ciò che ti ho donato con amore diventi per te richiamo di altro amore, chè il cuore delle donne si apre ai poeti".

Poi lui divenne uomo e padre e Nostra Signora dell'Immaginazione nelle notti dei pianti vegliò con lui quei teneri dolori e donò lui le parole per rasserenarli.

E lui narrava di paperi ubriachi, di nuvole al guinzaglio, dei loro 18 nonni, dei 65 zii, dei 381 cugini. Li faceva viaggiare in luoghi lontani nel tempo e nello spazio, conoscevano Esaù, tremavano per Isacco, volavano su strani pianeti abitati da esseri piccoli che erano abili giardinieri e loro non si sentivano mai soli.

Un giorno Nostra Signora dell'Immaginazione si spense, non era più un mondo a sua misura e quando i figli dell'uomo furono grandi, lui si ricordò dei doni che lei gli aveva fatto ed iniziò ad imbastire le sue storie per chiunque amasse ascoltarlo e furono in molti a sedersi attorno al fuoco.

A volte sapeva scavare nelle miserie umane con tale lucidità che le sue parole erano lame nel costato, limone sulla piaga.

Ma una cosa è certa seguendolo in sella alla sua immaginazione, iniziavi a cavalcare la tua.

10 commenti:

giardigno65 ha detto...

Albero dì un eden spoglio, nel sogno ha ottenuto
di riportare l'inverno all'estate.
Nulla indica più chiaramente
che la vita non nasce dalla necessità
ma dal sovvertimento
e la bellezza è il frutto dell'immaginazione.
Donatella Bisutti

giacy.nta ha detto...

Si, hai fatto cavalcare anche la mia e battere il mio cuore più forte!
Buona giornata, cara amica!
giacinta

alessandra ha detto...

Amanda ma hai scritto tu questo splendido racconto? Che meraviglia, l'immaginazione al potere!! E a proposito di immaginazione vado ad annientarla lavorando...ufff...

Gloria ha detto...

che bello iniziare il lunedì con questa fiaba così romantica...come l'hai creata?

amanda ha detto...

@Gloria: venerdì mi è venuta una traccia che però era molto diversa da com'è ora, sabato prima di andare a sciare ho avuto l'idea che poi si è sviluppata e ieri l'ho finita

claudia ha detto...

Caspita.Sono esterrefatta! Ti fa bene andare a sciare, Amanda. Stimola la tua vena artistica, mi pare.

@giardigno: "la vita non nasce dalla necessità ma dal sovvertimento"... Mi dà da pensare...Ci rifletterò parecchio, mi sa. Grazie :-)

Alle ha detto...

Mi sono letta con attenzione parola per parola, mi sono lasciata trasportare sulle nuvole al guinzaglio, ho volato con i paperi ubriachi e mi sono ricordata delle tante miserie umane. E poi ho desiderato che Nostra Signora dell'Immaginazione vegliasse anche il mio sonno.....

meraviglioso regalo della tua generosa e amorevole immaginazione.
Grazie Amanda, o meglio nostra signora.

Anonimo ha detto...

E' un piccolo gioiello prezioso questa pagina, in bilico, nella sua intensità lirica e di contenuti, fra racconto fantastico e poesia.

Davvero brava, non aggiungo altro.
E d'altra parte l'ha capito anche Al Bano, la cui canzone di Sanremo comincia con i versi:

"Nell’aria tiepida della periferia
Amanda è libera piena di fantasia"
:-)

Salutone.
Franz

amanda ha detto...

Ah Franz me mancava solo Al Bano! :D

Marilina ha detto...

Grazie Amanda, che bel testo.
Sono stata educata a mettere a tacere immaginazione e fantasia, il far di conto era necessario.
Immaginazione e fantasia le sto coltivando negli ultimi anni, semplicemente scoprendo chi sono e lasciandomi andare.
Credo vadano di pari passo con la lettura, la musica, la danza, la conoscenza, la curiosità, tutto fini a sè stesse.
Prendersi troppo sul serio ed essere avidi fa sparire tutto ciò.