22 marzo 2011

Incipit del 22 marzo




Quando la signora Peressi fu prelevata dal suo appartamento per essere accompagnata in Questura, Torino era spazzata da un vento freddo e teso che aveva lasciato il cielo azzurrissimo e qualche nuvola sfilacciata.
"Proprio come nell'olio del Bellotto" osservò tra sé.
Alma Peressi il lavoro del Bellotto lo conosceva bene.
Aveva infatti promosso per il suo circolo Lyons una giornata di studi sulle vedute del Canaletto.
"Che del Bellotto era lo zio, appunto" mormorò piano.


Rosa Mogliasso.L'assassino qualcosa lascia. Salani editore
Dopo Fruttero e Lucentini e Margherita Oggero ancora una giallista che ambienta i suoi romanzi a Torino e , chissà come mai, nei gialli ambientati a Torino si ha sempre la sensazione che la città non sia un palcoscenico dove si svolge una scena, quanto piuttosto che la città sia uno dei protagonisti. I vizi e le miserie della Torino ricca sono dipinti con disincanto e con sapiente tragica ironia

7 commenti:

oriana ha detto...

questo titolo me lo ero già segnato, ne aveva parlato il Bianchini in trasmissione, ma poi ho perso l'appunto. Grazie Amanda per il promemoria.

Ernest ha detto...

grazie!!!

alessandra ha detto...

Infatti mi ricordavo l'intervista alla Mogliasso, grazie Amanda sono appassionata di gialli!

Marilina ha detto...

Anche a me piacciono molto i gialli e Torino non la conosco.
Unirò l'utile al dilettevole, la storia alla geografia, le mani alle manette.
Grazie Amanda!

P.S. E' stato il maggiordomo?

amanda ha detto...

@Marilina:a proposito del PS a volte succede

Alle ha detto...

anch'io avevo un appunto di questo titolo. Bisognerà allungare le ore di lettura per tenere questo ritmo!

P.s. ma esistono ancora i maggiordomi ?

amanda ha detto...

nella torino bene e in inghilterra pare di sì