La riconobbe subito.
Si era fatta più tonda certo , ma aveva ancora quella sua splendida luce trasparente; in certi momenti, quando si voltava a cercarlo, brillava proprio. Come la ciliegia candita al centro della torta di panna, quella che fa tremare le mani ai bambini, quella che ti sporca il naso prima delle labbra, quella che lasci viaggiare in bocca a baciare tutti i denti prima di mordere.
La sua pelle sembrava ancora così. Faceva tremare le mani, la toccavi col naso prima delle labbra perché aiutava a respirare, aveva un sapore che ti faceva passare la lingua sui denti.
Mi da una fetta di quella vita ? con la ciliegia…
Lui si sentiva salato invece. Sfoglia leggera, prosciutto, stracchino e oliva; tutto puntato da uno stecchino. Salato di sudore, sempre di corsa anche quando era in anticipo. La puntualità è importante, ci vuole un cuore preciso per addormentarsi bene. Ci vuole un cuore che salta per sognare.
Lui era da scuotere per far cadere i granelli di sale, prima
Lei era da morsi piccoli
Lui è la maionese che scappa dai lati
Lei è lo zucchero a velo che ti mappa le guance
Lui è il prosciutto di praga
Lei è l’ingrediente misterioso e zucchero di canna.
Ora lei sembrava impaziente, continuava a guardare la strada, le auto che rallentavano, gli uomini soli dentro le auto che rallentavano (erano tante, erano tanti). Il sorriso di lei era disegnato come un “tanti auguri amore” su una torta di compleanno.
Non posso, pensò. Tornò in macchina (aveva parcheggiato distante dall’appuntamento). Sul sedile trovò il glucometro acceso e tirò fuori la striscia reattiva. La sua piccola goccia di sangue era ancora indecisa se trasformarsi in un’amarena o restare una lacrima, per sempre.
Si era fatta più tonda certo , ma aveva ancora quella sua splendida luce trasparente; in certi momenti, quando si voltava a cercarlo, brillava proprio. Come la ciliegia candita al centro della torta di panna, quella che fa tremare le mani ai bambini, quella che ti sporca il naso prima delle labbra, quella che lasci viaggiare in bocca a baciare tutti i denti prima di mordere.
La sua pelle sembrava ancora così. Faceva tremare le mani, la toccavi col naso prima delle labbra perché aiutava a respirare, aveva un sapore che ti faceva passare la lingua sui denti.
Mi da una fetta di quella vita ? con la ciliegia…
Lui si sentiva salato invece. Sfoglia leggera, prosciutto, stracchino e oliva; tutto puntato da uno stecchino. Salato di sudore, sempre di corsa anche quando era in anticipo. La puntualità è importante, ci vuole un cuore preciso per addormentarsi bene. Ci vuole un cuore che salta per sognare.
Lui era da scuotere per far cadere i granelli di sale, prima
Lei era da morsi piccoli
Lui è la maionese che scappa dai lati
Lei è lo zucchero a velo che ti mappa le guance
Lui è il prosciutto di praga
Lei è l’ingrediente misterioso e zucchero di canna.
Ora lei sembrava impaziente, continuava a guardare la strada, le auto che rallentavano, gli uomini soli dentro le auto che rallentavano (erano tante, erano tanti). Il sorriso di lei era disegnato come un “tanti auguri amore” su una torta di compleanno.
Non posso, pensò. Tornò in macchina (aveva parcheggiato distante dall’appuntamento). Sul sedile trovò il glucometro acceso e tirò fuori la striscia reattiva. La sua piccola goccia di sangue era ancora indecisa se trasformarsi in un’amarena o restare una lacrima, per sempre.
Giardi/Amanda
La Varano Editore indice un concorso tra i suoi lettori per il titolo di questo nuovo racconto.
I vostri suggerimenti devono essere inviati entro le ore 18 del 26 marzo il più bel titolo verrà assegnato a questo racconto e comparirà sulla copertina della prima edizione.
La Varano declina ogni responsabilità sui link al racconto (Gloria avvisata mezza salvata)
La Varano declina ogni responsabilità sui link al racconto (Gloria avvisata mezza salvata)
17 commenti:
Quando eravamo dolce e salato
oppure
Le calorie elettive
:)
la foto è da occultare tra le 11 e le 12 e tra le 17 e le 18 perchè non rispondo più di me
Per il link non dico niente!! parafrasando Humphey bogart in casablanca ( ma con tutti i bar di casablanca...) ma con tutte le canzoni che esistono al mondo.....!!
per il titolo ci penso per bene : ci avete dato un po' di tempo bravi.
comunque il racconto è buonisssssimo!
@Ernest:le calorie elettive entra in graduatoria sentiremo il giardi
amanda si è tirata un po' indietro, ma sa benissimo l'importanza della scintilla in un racconto, di una goccia o di una lacrima. Quanto sono importanti e come direbbe il poeta :
Una briciola contiene il pane.
Una goccia
l’acqua della ciotola.
Non
viceversa.
''Dolce...un po' salato''
ora i link funziano scusate :)
Complimenti Giardi/Amanda.
Ci sono delle frasi in questo testo che trovo sensazionali.
Il sorriso disegnato come un tanti auguri...
Il cuore che salta...
E qui, la goccia che contiene l'acqua della ciotola... noi piccoli esseri infinitesimali che racchiudiamo il tutto...
Ed è tutta per te, Amanda.
Già la foto della copertina è da 10e lode, aspettiamo il titolo!
Per la mia proposta attendo ispirazione... anzi no:
"Pillole di cioccolato"
E che non vinca il solito raccomandato!!
:-)))))))))))))))))))
Allora al momento abbiamo:
le calorie elettive
dolce... un po' salato
pillole di cioccolato
si attendono altre proposte
a me era venuto : una dolce amarena ma ci sto pensando
@Gloria: puoi fare di meglio
Direi "Una lacrima dissalata"...
Bello anche il finale stringicuore!
BRAVI!!!!
Questo racconto mi è piaciuto moltissimo, sarà che adoro queste parole così evocative e sensoriali, bravi davvero e complimenti alla Varano Editore che ha avuto l'occhio lungo.:-)
Ora penso al titolo, calorie elettive non è affatto male.
Intrigante.....
Bello, possiamo partecipare anche noi.
Lui e lei dolcemente sapidi
Sarà che è primavera e ho una fame....
Semplicemente, evocativamente, ambivalentemente, propongo: "Amarena".
Ciao, bravi!
Franz
"una fetta di vita, con ciliegia"
"una goccia di amarena"
"Assapori"
"Granelli di sale e zucchero di canna"
Bravissimi, continuate vero ?
@alle: le faremo sapere :)
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