24 novembre 2011

Dentro il racconto





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La stanza enorme era gelida, l'ampia parete a vetrate portava all'interno la fredda luce, ormai invernale, radente.
La donna cercava conforto sedendo vicino all'unico calorifero funzionante, bramava una tazza di the fumante tra le mani, da sorbire a piccoli sorsi, come se fosse la vita.
Dopo giornate convulse non sapeva quasi che farsene di quegli attimi di calma che la coglievano impreparata e fuori posto e pensava all'uomo dai castelli di parole, lui avrebbe preso il blocco ed avrebbe scritto di cani stonati, di formule fisico-matematiche sulla relatività delle emozioni, di frutti di alberi delle sue mille vite, vere ed immaginate così arditamente da risultare più consistenti di mille giorni messi uno in fila all'altro e divisi solo da un buongiorno e una buonanotte.
E lei, così concreta, di quell'uomo sognava le pieghe dei polsi e l'intonazione della voce e immaginava di abitare in una di quelle storie, di scivolare fuori da quella penna o di saltellare tra le sue dita sulla tastiera, sicura che per lei avrebbe inventato una storia felice.
La pausa intanto era finita e si avviò e parlando dalle labbra le uscirono bolle di sapone colorate e le bolle scoppiando emisero il suono di un organetto ed i capelli si colorarono delle infinite sfumature di un bosco in autunno e la sua pelle profumò di mela matura.
Guardandosi indietro vide che era seguita dal pennino di una stilografica e camminava su un pavimento di carta a quadretti, la mano che reggeva la penna la raccolse dal foglio, la annusò ed infine se la portò alle labbra e la gustò in un unico boccone

8 commenti:

giardigno65 ha detto...

mangiandote

sei bello bello
da mangiare a pane e baci
da leccare piano accucciata
tra le cosce scure di terra
alla terra ancorate radici
dove la mia lingua prepara
un nido di sospiri e tu
che mi afferri la testa - così!
così trattenuta
con mani molli e affamate
del ventre biscotto che ti riporta
arreso da quel bianco bacio
poi condiviso

alessandra ha detto...

Meraviglioso racconto Amanda, la tua fantasia galoppa anche nelle brume autunnali...

@Giardi
Di chi è la poesia?

Alle ha detto...

in un sol boccone ???????

Magnifico intreccio tra realtà e fantasia, una favola per grandi, per sopravvivere, per sognare di
avere un bosco nei capelli e la pelle che sa di mela matura.....

sempre bello leggerti !

grazie anche a te Giardi, di chi sono i versi ?

oriana ha detto...

li raccogli vero, questi tuoi piccoli racconti? Chissà che un giorno.....

Ernest ha detto...

grazie grazie e brava!

George ha detto...

Oggi sono Best.

Franz ha detto...

Qualcosa mi fa pensare che, fra le tue infinite letture, non sia mancato qualcosa di Michael Ende...

Comunque bravissima, come sempre!

amanda ha detto...

@Franz: e se ti dicessi mai letto?