Che cos'è necessario? E' necessario scrivere una domanda, e alla domanda allegare il curriculum.
A prescindere da quanto si è vissuto è bene che il curriculum sia breve.
È d'obbligo concisione e selezione dei fatti. Cambiare paesaggi in indirizzi e malcerti ricordi in date fisse.
Di tutti gli amori basta quello coniugale, e dei bambini solo quelli nati.
Conta di più chi ti conosce di chi conosci tu. I viaggi solo se all'estero. L'appartenenza a un che, ma senza perché. Onorificenze senza motivazione.
Scrivi come se non parlassi mai con te stesso e ti evitassi.
Sorvola su cani, gatti e uccelli, cianfrusaglie del passato, amici e sogni.
Meglio il prezzo che il valore e il titolo che il contenuto. Meglio il numero di scarpa, che non dove va colui per cui ti scambiano. Aggiungi una foto con l'orecchio in vista.
È la sua forma che conta, non ciò che sente. Cosa si sente? Il fragore delle macchine che tritano la carta.
7 commenti:
:-(
triste realtà...
già...
che poi sono etichette vuote!
Grandissima la Szymborska come al solito....
Il triste destino di tutti i CV:
finire nelle fauci crudeli del trita carta!
Non c'è niente di più freddo e impersonale di un curriculum vitae,
si sprecano tante parole alle quali poi quasi mai fanno seguito i fatti.
Quelli che ho visto negli ultimi anni sembrano fatti tutti con lo stampino, poi alla fine se cerchi qualcuno da assumere si utilizza sempre il vecchio metodo della conoscenza. Mah !
non con lo stampino ma con il copia incolla in rete :)
"mi dispiace ma con questo curriculum non la posso assumere perchè dovrei darle una paga normale" (anni fa, prima della crisi)
@hzkk: tristessa
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