30 novembre 1980

Novembre stava morendo e la nebbia era così fitta e pesante che ricadeva in gocce, come ormai non si vede quasi più , ed il freddo umido penetrava nelle ossa.
Il giovane uomo era febbricitante, ma voleva cancellare le cose dette la sera prima, e soprattutto il tono con cui le aveva pronunciate e si fece accompagnare da lei.
Se non avesse avuto la febbre, forse non sarei qui a raccontarvi nulla.
C’era tanta gente in quella stanza che odorava di fumo e di ormoni adolescenziali, ma appena lui entrò, lei capì che era lì per lei, la prese per mano, se la portò via. La passione mangiò i mesi, l’ amore accompagnò gli anni, le lacrime e le risate si mischiaro, e i polmoni respirarono la stessa aria, i piedi percorsero strade comuni, a volte tortuose, a volte molto erte, che sembravano talora divergere ma poi tornavano a distendersi vicine.
Il bello del viaggio è viaggiare, certi viaggi sono lunghi… quasi una vita